Ci siamo, è giunto il momento. Tra pochissimi minuti Mark suonerà alla porta. In effetti, perché deve essere così gentiluomo da venirmi a prendere a casa? Non potevamo darci appuntamento da qualche parte? E poi perché io non so neppure dove mi porterà stasera, è per caso un reato non mantenere la suspense fino all'ultimo? Così non va bene, ora lo chiamo e gli dico che la nostra uscita è annullata.
<El, smettila di fare la paranoica> vengo ammonita da mio fratello.
Ben fissa prima me poi il cellulare appena estratto dalla borsetta, che non esito a rimettere al suo posto.
<Allora ti rendi conto della stupidità che stavi per compiere?>
<Volevo solo controllare l'orario>
Il suo sguardo adesso dice ''certo, come no?'', il che mi fa pensare che forse Angie deve avergli trasmesso parte della sua vena investigativa, perché da quanto ricordo è la prima volta che Ben deduce qualcosa.
<Manda a quel paese tutte le paranoie che ti stai facendo, ok? Ti ricordo che tra dieci minuti un ragazzo, sempre ammesso che tu non ti sia inventata la storia dell'appuntamento, sarà qui solo per te, quindi mentre ti liberi di ogni stupida scusa per restare a deprimerti nella tua stanza cerca anche di cambiarti>
Dò l'ennesima occhiata al mio look.
<Cos'hanno che non vanno un paio di jeans e una maglia?> domando ben conoscendo in realtà la risposta.
<Stai scherzando, spero. Andiamo, El, sarete vestiti uguali così, vi scambieranno per gemelli. Indossa un abito adatto ad una serata romantica>
Ehmm, il fatto è che non si tratta di una serata romantica.
<Non sarei a mio agio> ammetto.
<E che mi dici del vestito rosso che hai indossato alla serata in spiaggia?> chiede spiazzandomi.
C'era proprio bisogno di ricordarmela?
<Era un'altra cosa. Un attimo, come fai a sapere come ero vestita? Tu non c'eri quando sono tornata>
<Sei comparsa nelle stories di almeno una decina di persone che non vedevano l'ora di condividere video con un centinaio di adolescenti che se la spassano, non dirmi che non lo sapevi? Comunque, non intendo chiederti cosa ci fosse di diverso quella volta, ho già una mezza idea che di certo non confermeresti. Conoscendoti cambieresti discorso e arriveresti magicamente a parlare del problema della siccità> risponde con nonchalance.
<Quindi ti arrendi?> domando incrociando le dita.
Ben scuote la testa mentre mi guarda con le sopracciglia alzate.
<Mi stai prendendo in giro? Tu non esci da questa stanza finché non indossi un vestito decente. Oltre a zittire le tue paranoie dai anche un bel calcio negli stinchi al tuo senso del pudore e mettiti qualcosa che non faccia fuggire una povera anima a cui piaci> distrugge le mie speranze.
<Pensi seriamente che io possa piacere a qualcuno?>
Oh no, perché accidenti l'ho detto?
<El, sei la ragazza migliore che conosco, e credimi, non lo dico solo perché sei mia sorella, ma perché è la verità. In un mondo pieno di adolescenti in cerca di like ad un post che spruzza filtri da tutte le parti tu non ti butti giù perché hai perso un follower. Al giorno d'oggi la maggior parte delle ragazze cerca approvazione dagli altri, mentre a te non ne frega niente di tutto ciò. Tu sei te stessa, il che significa che se un ragazzo ti ha chiesto di uscire è perché non si aspetta che tu sia come loro. Credi di più in te, perché se sei già fenomenale adesso figuriamoci quando avrai acquisito una maggiore sicurezza>
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Io odio l'amore
ChickLit"Ciao, mi chiamo Elizabeth Lewis. Sono una ragazza allegra, solare, determinata e soprattutto... timida" Queste sono le parole utilizzate da Elizabeth per descriversi. Lei è una ragazza americana come tante altre. Studia, legge molti libri d'amore...