Chapter 10

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*Pov's Caroline*
Mi sveglio alle 09:45. È un po' tardi. Faccio colazione e poi mi vesto.
Stasera devo andare da Leo. Sarà anche l'occasione in cui incontrerò la sua fiamma, Kate Winslet. Per come me l'ha descritta deve essere una ragazza simpatica e dolce.
Non vedo l'ora.
Faccio un passeggiata in centro. Ho chiesto a Lucy se può venire, però, ha detto che non può.
Mi fermo in alcuni negozi di abbigliamento e di scarpe e compro alcune cose. Dopo un'ora e mezza di shopping, alle 12:30, torno a casa.
Preparo velocemente un bal piatto di pasta con la panna e mangio.
Poi mi metto sul divano per vedere un film a caso quando bussano alla porta. Vado ad aprire ed è Lucy. La faccio entrare.
"Carol, non puoi capire!"
Esclama euforica.
La guardo stranita.
"Cosa sarà mai successo?"
Chiedo.
"Adesso ti spiego. Oddio, sono troppo felice!"
Afferma sorridente.
Mi siedo sul divano al suo fianco.
"Quindi?"
Chiedo ancora.
"Allora, praticamente, con mio fratello, la scorsa settimana, sono andata a visitare una casa a San Francisco. È la casa dei sogni. Mi è piaciuta dal primo momento. Non costa neanche tanto, sai. L'ho presa!"
Esclama.
"Sono troppo felice per te!"
Esclamo abbracciandola.
"Quando ti trasferirai?"
Le chiedo.
"Tra tre mesi, se tutto va bene, perché la voglio fare ristrutturare, devo far pitturare gli interi, sistemare il giardino e fare trasportare tutte le cose che ho qui e in casa mia in quella nuova. Quindi, penso che ci vorranno tre mesi o anche più!"
Mi spiega.
"Credimi, sono felice per te. Ricordati di mandarmi qualche foto, eh!"
Affermo ricambiando il sorriso.
"Hey, guarda che starò qui ancora per un bel po', quindi, abbiamo ancora tempo per stare insieme!"
Afferma.
"Ma certo! Questo era scontato!"
Affermo.
"Ma cosa stavi facendo?"
Mi chiede.
"Niente di niente, guardavo un film!"
Le dico.
"Ti faccio compagnia, mettilo da capo!"
Dice.
Annuisco. Faccio come mi ha detto.
Dopo due ore e mezza, il film finisce.
"A che ore dovrai andare alla festa con Leo?"
Mi chiede curiosa.
Ormai ha iniziato anche lei a chiamarlo con questo nomignolo, sono diventati amici.
"Alle 20:30 devo essere da lui. Ha detto che ci andiamo insieme!"
Le rispondo.
"Non sei curiosa di sapere chi ci sarà?"
Chiede ancora.
"In parte sì, dai!"
Dico.
"Bene, allora io ti saluto!"
Dice sorridendo.
Ricambio il sorriso.
"Ok, ma perché già te ne vai?"
Le chiedo.
"Ho una commissione da fare, sai stasera devo uscire!"
Afferma.
"Sì sì, mi avevi detto, ieri, che devi uscire. Con chi?"
Le chiedo.
"Con un amico!"
Dice rossa dall'imbarazzo.
"Eh no, non ti lascio andare. Torna qui! Mi devi spiegare chi è questo!"
Dico.
Torna sul divano.
"Allora, si chiama Paul e l'ho conosciuto la scorsa settimana, è un anno più grande di me ed è un ragazzo gentile, amorevole e premuroso. Mi sa che me ne sono innamorata!"
Afferma arrossendo.
"Che commissione devi fare?"
Le chiedo.
"Prendere dei trucchi, che i miei li ho finiti, e prendere un paio di scarpe!"
Dice.
"Ok, vengo con te, tanto non ho niente da fare!"
Affermo.
"Non devi disturbarti per me!"
Dice.
"Ma cosa stai dicendo, Lucy! A me fa piacere!"
Dico.
"Uff, e va bene! Ti aspetto!"
Dice.
Le sorrido.
Mi metto le scarpe e sono pronta.
Andiamo in un centro commerciale nella periferia di Los Angeles.
"Mamma mia! Quanti negozi! Non ci sono mai stata in questo centro commerciale!"
Esclamo.
"Davvero? Io invece vengo sempre qui!"
Dice lei.
"Guarda quel negozio! Vende cosmetici e trucchi!"
Affermo indicando il negozio di fronte a noi.
"Oh perfetto! Quello che stavo cercando!"
Afferma la mia amica.
Entriamo.
Mi trascina da uno scaffale all'altro.
Dopo mezz'ora usciamo dal negozio. Lucy ha comprato talmente tante cose che, fra un po', non riusciamo, in due, a portare le bustine.
Entriamo in un negozio di scarpe. Prende tre paia di scarpe diverse tra loro.
Poi, entriamo ancora in un altro negozio, dove, fortunatamente, non prende niente.
Usciamo dal centro commerciale e mettiamo tutte le buste e bustine nel cofano della macchina. Torniamo a casa.
"Mamma mia, Lucy! Non pensi di aver esagerato comprando tutte queste cose?"
Le chiedo buttandomi sul divano dopo averla aiutata a portare nella dependance tutte le buste.
"Ma no, dai! Non penso!"
Dice lei.
"Non pensi? Io fra un po' mi rompevo le braccia!"
Esclamo.
"Esagerata!"
Esclama.
Ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
"Cavolo, si sono già fatte le 17:40, io fra cinquanta minuti devo uscire!"
Esclama Lucy.
"Allora, vatti a vestire e poi torna qui a farti vedere!"
Le dico.
"Certo, lo avrei fatto comunque!"
Afferma.
Ci sorridiamo a vicenda.
Va nella dependance e, dopo una ventina di minuti, torna dentro casa.
"Wow! Sei meravigliosa, Lucy!"
Esclamo ad occhi aperti.
Ha indosso un tubino colore argento con dei ricami di oro che arriva fino sopra il ginocchio. Ha un paio di scarpe abbinate al vestito, cioè argento.
Ha un lieve strato di ombretto, gli occhi contornati dall'eyeliner e un rossetto rosa pelle.
I capelli li ha legati in un due trecce laterali.
"Grazie, Carol!"
Dice.
Sono già le 18:10, ti passa a prendere lui?"
Le chiedo.
"Oh mamma, è tardi!"
Esclama esasperata.
"Ma dai, Lucy. Sei seria? Mancano venti minuti alle 18:30, stai tranquilla!"
Le dico appoggiandole le mani sulle mani e facendola sedere sul divano.
"Sono agitata!"
Sbotta.
"No guarda, non lo avevo capito, sai?"
Dico ironica e roteando gli occhi.
Mi guarda irritata.
"Stavo scherzando, calma!"
Dico.
"Scusa!"
Dice.
"Tra quella, non fa niente!"
Dico.
Mi siedo vicino a lei ed iniziamo a chiacchierare del più e del meno. Nel frattempo, si fanno le 18:25.
"Oh mamma! Sono le 18:25! Carol, io, stavolta, devo veramente andare!"
Esclama alzandosi dal divano.
Mi alzo anche io.
"Va bene, allora, fammi sapere domani com'è andata, ok?"
Dico.
"Ma certo! Anche tu fammi sapere, mi raccomando! Ciao!"
Afferma abbraccia domi.
Ricbio l'abbraccio.
Se ne va.
Fra due ore anche io devo uscire. Vado a farmi un lungo e rilassante bagno.
Dopo un'ora esco dalla vasca ed inizio a prepararmi.
Raccolgo i capelli in una treccia alla francese laterale, contorno gli occhi con un eyeliner comprato tre giorni fa, metto un ombretto rosa chiaro e un leggero strato di rossetto rosa tenue. Poi, indosso l'abito che ho preso ieri con l'aiuto di Lucy abbinato a dette scarpe col tacco color panna, come il vestito.
Si sono fatte le 20:00. Fra mezz'ora devo andare da Leo. Aspetta, e se ci andassi già ora? Ma sì, dai. Tanto non ho niente da fare.
Esco di casa e, dopo cinque minuti, sono da lui. Busso e, dopo un quarto d'ora, mi fa entrare.
"Era ora, Leo. Stavo quasi per andarmene!"
Esclamo ironica.
Noto solo adesso che è a dorso nudo.
"Mi stavo lavando!"
Dice.
"Lo avevo capito!"
Affermo.
Sorride.
"Comunque, mi sa proprio che ti conviene metterti una maglia!"
Affermo.
"Qualche problema?"
Chiede con sguardo da pervertito.
"Ci devi provare con Kate, non con me!"
Affermo.
"Sì, hai ragione!"
Dice.
Va in camera e, dopo cinque minuti, torna con una maglietta in dosso.
"Vieni così?"
Gli chiedo.
"Sì, perché?"
Chiede con sguardo interrogativo.
Mi sbatto una mano in faccia.
"Certo che voi ragazzi non avete proprio niente a che fare con la moda, eh!"
Esclamo.
Lo trascino in camera sua e apro tutti i suoi armadi sotto il suo sguardo stupito.
Inizio a prendere vari vestiti.
"Mmmh, questo no...anche questo non va bene...neanche questo...Ah, ecco il vestito giusto!"
Esclamo tirandolo fuori.
È una camicia bianca a cui ho abbinato dei jeans neri.
"Ma sei seria, baby?"
Chiede.
"Naturalmente, Leo. Se vuoi fare colpo sulla tua bella, di certo non ci riuscirai con quei vestiti a dosso!"
Esclamo.
"Ma io non voglio fare colpo su di lei!"
Dice.
"Eddai Leo, lo so che è quella la tua intenzione, ti conosco fin troppo bene!"
Esclamo.
Si gratta la nuca imbarazzato.
"Uffa, e va bene. Metto i vestiti che hai in mano, ok?"
Afferma prendendoli e andando in bagno.
Dopo cinque minuti esce e si fa vedere.
"Ah, questo sì che va bene!"
Esclamo sorridendogli.
Ricambia il sorriso.
"Hai il colletto storto, aspetta, te lo sistemo!"
Dico.
Mi avvicino a lui e glielo sistemo.
"I capelli pensi vadano bene così?"
Mi chiede.
"Sì, vanno più che bene! Forza, dobbiamo andare sono le 20:25!"
Affermo.
Prende la macchina e partiamo.
"Allora? Dove ci incontriamo con i tuoi amici?"
Gli chiedo.
"In un bar!"
Risponde.
"Sei agitato, vero?"
Chiedo.
"Sì, è un interrogatorio, Carol?"
Chiede.
"Non volevo farti tante domande, scusa!"
Dico.
"Tranquillo, scusami tu. Comunque, ci dobbiamo ritrovare in un bar, che è a che un ristorante, non molto lontano da qui!"
Mi dice sorridendo.
Ricambio il sorriso.
Dopo un quarto d'ora, arriviamo. Scendiamo dalla macchina ed entriamo dentro il bar-ristorante.
"Oh guarda, ci sono già alcuni miei amici. Vieni, te li presento!"
Afferma trascinandomi da loro.
"Hey ragazzi!"
Saluta Leo.
Tutti ricambiando il suo saluto.
"Allora, lui è Thomas, lui Walter, lui Oliver e lui Luke! Ragazzi, lei è Caroline, o Carol, la mia migliore amica, o meglio sorellina!"
Afferma, tutto sorridente, Leo.
"È un piacere conoscervi!"
Dico.
Ci stringiamo le mani.
"Piacere nostro!"
Dice Oliver.
"Leo, oltre la tua fiamma, deve arrivare anche qualcun altro?"
Gli chiedo.
"Sì, oltre Kate, anche un'altra persona!"
Risponde.
"Chi?"
Chiedo.
"Lo vedrai quando arriverà!"
Dice.
"Uffa! Va bene!"
Dico facendo finta di essere arrabbiata.
"Sai che mi piace farti le sorprese, no!"
Affermo.
Annuisco.
Dopo cinque minuti, vedo entrare una bellissima ragazza dai capelli ricci e rossi con in dosso un bellissimo vestito nero che arriva fino sopra il ginocchio a cui sono abbinate un paio di scarpe col tacco sempre nere.
Volto lo sguardo verso Leo e lo noto lì che la guarda imbambolato. Ho capito. Lei deve essere Kate.
Do una gomitata al fianco di Leo.
"Vai a dalla tua bella e presentatela, Ciccio!"
Affermo.
"Sì sì, però la gomitata la potevi risparmiare!"
Afferma con una mano sul fianco.
"Vai e non lamentarti!"
Dico.
Fa come gli ho detto.
Va incontro alla ragazza. Si fermano. Si guardano e si sorridono. Poi, Leo la prende sotto braccio, come una principessa, e vengono da noi.
La presenta prima ai ragazzi e poi a me.
"Carol, ti presento Kate. Kate, lei è Caroline, Carol, come preferisci, la mia migliore amica dall'infanzia!"
Dice Leo.
Ci stringiamo la mano.
Le sorrido.
"È un vero piacere averti conosciuta, Kate. Sai, Leo mi ha parlato molto di te!"
Affermo
Voglio metterlo in difficoltà, voglio che si dichiari.
Infatti, noto che mi sta guardando con uno sguardo misto tra lo stupito e l'interrigativo.
"Piacere tutto mio, Carol. A dir la verità, anche lui mi ha parlato di questa sua amica conosciuta da piccolo, mi fa piacere che adesso ti abbia conosciuta!"
Afferma Kate.
Ci sorridiamo a vicenda.
Sono sicura che diverremo ottime amiche. È veramente una ragazza molto gentile.
"Leo, quando arriva l'altro tuo amico?"
Chiedo.
"Stai calma, adesso dovrebbe arrivare!"
Ribatte Leo.
Neanche il tempo di dirlo, che la porta del bar-ristorante si apre e chi entra? Brad. Ma come cavolo è possibile? È un'illusione? Lo sto immaginando? Sto sognando?
Mi avvicino a Leo.
"È un sogno o è la realtà?"
Gli chiedo.
"È la realtà, bellezza. Vai tu da lui, dai. Sono proprio curioso di vedere come ti comporterai!"
Afferma ghignando.
Mi spintona da lui.
Inciampo sulle mie stesse scarpe e sto quasi per cadere quando, due forti braccia, mi prendono.
"Dati attenta la prossima volta!"
Sento affermare.
E no, eh. Questa sì che è sfiga. Proprio tra le sue braccia dovevo finire?!
Alzo lo sguardo e lo vedo.
"C-c-ciao B-Brad!"
Lo saluto balbettando con un sorriso stampato in faccia.
"Oh ciao, Carol! Sei tu! Scusa, non ti avevo riconosciuta!"
Afferma Brad ricambiando il sorriso.
Mi sistemo il vestito e respiro.
"Oh... sì, sono io. Ehm...vieni dagli altri!"
Dico.
"Stai bene vestita così!"
Dice.
"Grazie!"
Dico arrossendo.
Vedo Leo che ci guarda compiaciuto.
Gli passo vicino.
"Sei uno stupido!"
Gli sussurro nell'orecchio destro.
"Lo so, baby!"
Afferma sorridendo.
Brad e Leo si abbracciano.
Non sapevo fossero amici.
"Da quando in qua voi due siete amici?"
Chiedo leggermente irritata.
"Da 2 anni. Ci diamo conosciuti 2 anni fa!"
Mi risponde Leo.
"Bene!"
Dico.
Prendo in disparte Leo.
"Perché non me lo hai mai detto?"
Chiedo.
"Non ero obbligato a dirtelo, non te la prendere!"
Risponde lui.
"Perché, se no cosa pensi che ti avrei fatto, eh? Ci sono rimasta male, Leo. Non me lo sarei mai aspettata da te. Ti ho sempre detto tutto e pensavo che anche tu lo facessi!"
Affermo tristemente.
"Io ti ho sempre detto tutto, evidentemente non te lo avrò detto perché era quel periodo duro per te, quando hai lasciato quel mezzo stupido del tuo ex!"
Mi dice.
"Sì, va be', però, ti potevi pur ricordare di dirmelo, no?"
Affermo.
"Mamma mia, Carol. Sei diversa! Dov'è quella Carol di dieci minuti fa, eh?"
Chiede.
"Leo, io sono sempre quella di dieci minuti fa!"
Dico incrociando le mani sotto il seno.
"Oppure, ora che ci penso, sei gelosa?"
Chiede ghignando.
Arrossisco di colpo.
"Oh, adesso capisco tutto!"
Afferma sorridendo.
"Ti sei innamorata!"
Afferma ancora.
"Ma che stai dicendo?!"
Esclamo.
"La verità, bellezza. Ti sei innamorata di Brad!"
Afferma Leo ghignando.
"Non urlare innanzitutto, ti potrebbe sentire!"
Esclamo a bassa voce.
"Va bene. Però, ho ragione? Ti sei innamorata di lui?"
Mi chiede ancora.
Abbasso lo sguardo.
"Ok, lo prendo come un sì alla mia domanda. Quando glielo dici?"
Mi chiede.
"Devo ancora capire se quello che provo per lui è amore vero oppure una semplice infatuazione!"
Affermo.
"Ok, va bene. Però, ti devi dichiarare, lo sai?"
Mi chiede.
"È fidanzato, non voglio che lasci la sua ragazza!"
Dico.
"Ne sei proprio sicura?"
Chiede ancora.
"Me lo ha detto lui!"
Affermo.
"Ok, però, mi sa proprio che è il momento di tornare dagli altri, se no li facciamo preoccupare!"
Dice sorridendo.
Ricambio il sorriso.
"Va bene!"
Dico.
Torniamo dagli altri e ci sediamo ad un tavolo. Alla mia sinistra c'è Leo e, alla mia destrA, Brad.
"Di cosa avete parlato prima?"
Mi chiede ad un certo punto Brad.
"Nah, niente gli dovevo chiedere una cosa!"
Rispondo. Spero ci sia cascato. Non voglio che venga a sapere che l'oggetto della discussione è stato lui.
"Sicura? Sembri un po' incerta!"
Dice.
"Sì sì, tranquillo!"
Dico sorridendogli.
Ricambia il sorriso.
Iniziamo a mangiare e a chiacchierare del più e del meno.
Finiamo di mangiare e parte la musica sfrenata. Balliamo all'impazzata. Poi, fanno partire la musica lenta. Perfetto, proprio la musica che odio. Inizio a ballare con Luke, poi, qualcuno tocca la sua spalla. Ci blocchiamo.
"Posso avere l'onore di ballare con la signorina?"
Chiede un ragazzo alle sue spalle. O meglio dire, Brad.
"Oh, va bene. Allora, Caroline, ti lascio nelle sue mani!"
Afferma Luke.
Gli sorrido.
Brad mi stringe a sé.
"Perché questa scelta improvvisa di baare con me?"
Gli chiedo.
"Tanto improvvisa non è, ci avevo già pensato prima, però, ha fatto prima Luke ed è andata così!"
Afferma.
"Come vi siete conosciuti tu e Leo!"
Gli chiedo.
"Eravamo alla prima di un film, ci siamo incontrati per caso e abbiamo fatto amicizia. Piuttosto, come vi siete conosciuti voi?'
Mi chiede.
"Lo conosco da quando avevo 4 anni e lui 3. È il mio migliore amico, lo considero come un fratello!"
Gli spiego.
"Non sono brava a ballare comunque, ti ho appena calpestato il piede!"
Dico.
"Neanche io a dir la verità. Lasciamoci trasportare dalla musica!"
Afferma.
Annuisco.
"Te l'ho già detto che sei bella vestita in questo modo?"
Mi chiede.
"S-sì, me lo hai già detto!"
Rispondo guardando da un'altra parte per non farmi vedere arrossita.
"Sei bella anche quando arrossisco!"
Dice sorridendomi.
"G-grazie!"
Affermo balbettando.
La musica, dopo cinque minuti, finisce. Ci stacchiamo.
"Grazie per il ballo, mademoiselle!"
Dice facendomi un inchino.
Arrossivo.
Mi volto e vedo Leo che parla con Kate.
Mi vado a sedere anche io.
"Heylà ragazzi, come va?"
Chiedo.
"Bene, tu? Ti ho vista ballare con Brad, vi conoscete?"
Mi chiede Kate.
"Oh, ehm. Sì, ci conosciamo. Posso praticamente dire che siamo amici. Stiamo girando un film insieme!"
Le rispondo.
"Davvero? Sei un'attrice? Leo non me lo hai detto, come mai?"
Chiede lei guardando prima me e poi Leo.
Questi si gratta, imbarazzato, la nuca.
"In realtà, ho sempre recitato nella parte della comparsa, però, qualcuno mi ha consigliato al regista del film in corso ed ho accettato!"
Le spiego.
"Wow, grande cambiamento. Allora, appena esce il film, lo devo andare a vedere!"
Afferma guarda do Leo.
"Leo, che ne dici di accompagnarla tu, Kate, a vedere il film con me quando uscirà?"
Gli chiedo sogghignando.
Mi guarda prima truce e poi guarda Kate.
"Certo, lo farò!"
Dice sorridendo forzato.
All'improvviso, parte un'altra canzone lenta. Do un calcio alla gamba di Leo in modo tale da farlo abbassare.
"Portala a ballare e dille i tuoi sentimenti!"
Gli sussurro.
"Ci avevo già pensato, sai?! Non sono così scemo!"
Afferma lui a bassa voce.
"Cosa state confabula do lì sotto?"
Chiede Kate curiosa.
"Niente, Leo mi stava giusto dicendo che vorrebbe ballare con te sulle note di questa canzone!"
Affermo.
Leo, intanto, è già in piedi.
"Oh, che dolce. Volentieri!"
Afferma Kate alzandosi anche lei, prendendo per mano Leo e iniziando a ballare.
"Che carini!"
Dico tra me e me.
"Eh sì, starebbero bene insieme!"
Sento dire da una voce.
Sobbalzo.
Una persona si siede al mio fianco. È Brad.
"Oddio, scusa. Non ti avevo sentito!"
Esclamo.
"Tranquilla! Più che altro, scusami tu per essere comparso così improvvisamente!"
Dice.
"No no, non ti preoccupare. Ero intanto a guardare Kate e Leo ballata. Comunque, anche secondo me, starebbero bene inisieme. Anzi no, devono mettersi insieme. Sono cotto l'uno dell'altra!"
Affermo.
"Strano che non lo capiscano, non trovi?"
Chiede.
Annuisco.
"Leo è tanto gentile, amorevole, premuroso, devo ammettere, carino, intelligente, solo che certe volte, in alcune situazioni, non ci capisce proprio niente!"
Affermo.
"Descrivendolo così, sembra proprio che anche tu abbia un debole per lui!"
Afferma Brad.
"Non è il mio tipo, è e sarà solamente il mio migliore amico. Poi, non sarebbe strano fidanzarsi con il proprio migliore amico?"
Affermo.
"Può darsi! Allora, se non è il tuo tipo, che tipo dovrebbe essere?"
Chiede lui.
"Oh, ehm...non saprei! So solo che dovrebbe essere gentile e amorevole!"
Mento spudoratamente. So perfettamente come dovrebbe essere il mio probabile futuro ragazzo solo che non glielo descrivo perché se no potrebbe capire, sbagliando, che si tratta di lui.
"Ah, davvero? Due aggettivi li ha in comune con Leo, allora!"
Dice Brad.
Gli sorrido. Ricambia.
"Invece, la tua ragazza com'è?"
Gli chiedo.
"È bella, dolce, premurosa, gelosa, anche troppo direi, e permalosa!"
Dice.
"Uh...interessante!"
Dico.
"Ero io il soggetto della tua discussione di prima con Leo, vero?"
Mi chiede Brad.
Annuisco.
"Come mai?"
Chiede ancora.
"Ci sono rimasta male perché due anni fa non mi aveva detto niente riguardo la vostra amicizia, ma evidentemente lo avrà fatto per una buona ragione, come lui mi ha detto!"
Gli spiego.
"Ah, mi dispiace!"
Dice.
"Non è colpa tua, Brad. Tranquillo!"
Dico.
Dopo aver detto ciò andiamo a ballare. Stiamo in questo bar-ristorante fino alle 01:45. È stata una belle, ma lunga serata. È stato un piacere, per me, conoscere Kate e passare del tempo con lei, Leo e Brad. Torno a casa, faccio una doccia e, poi, vado a dormire.

*Angolo autrice*
Ed ecco il 10° capitolo. Spero vi piaccia. 3269 parole, wow, un record.

I Will Always Love You❤️ ~Brad Pitt~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora