Chapter 23

39 3 2
                                    

Pov's Caroline*
Mi sveglio, provo ad alzarmi, ma ho un peso sul mio torace. Guardo in basso e c'è ancora la testa di Brad appoggiata sul mio seno.
Gliela accarezzo. Lo sento muovere.
"Buongiorno, principessa!"
Afferma con la voce impastata col sonno.
"Buongiorno, amore."
Dico sorridendo.
Si alza e avvicina il suo viso al mio per baciarmi. Prendo il suo viso tra le mani e lo anticipo. Lo bacio io.
"Ti amo, piccola."
Mi dice.
"Anche io, amore."
Affermo.
Mi alzo e mi vesto.
Anche Brad lo fa.
Mi abbraccia da dietro.
"Come ti senti nell'essere la mia fidanzata?"
Mi chiede nell'orecchio.
"Secondo te? Sono felicissima."
Rispondo.
Mi lascia un bacio sul collo e scende in salotto. Lo raggiungo.
"Preparo la colazione."
Dico.
Si alza da divano e mi viene incontro.
Mi blocca.
"Non ti azzardare, piccola. La preparo io."
Dice serio.
"No, la preparo io, amore."
Affermo.
"Ti ho detto di no."
Dice ancora.
Cerco di ribattere, però, mi bacia e mi prende in braccio per poi portarmi sul divano.
"Adesso tu stai ferma qui, chiaro?"
Chiede.
Alzo le braccia a mo' di resa.
"Va bene, hai vinto."
Dico.
Va in cucina e, dopo un quarto d'ora, la colazione è pronta.
Mangiamo.
"Tutto buonissimo, amore."
Dico.
"Grazie mille, piccola principessa."
Dice sorridendomi dolcemente.
Ricambio il suo sorriso.
Finita la colazione, mi alzo. Devo tornare a casa.
Mi avvicino a Brad e lo bacio.
"Io devo tornare a casa, amore."
Gli dico.
"Mi devi proprio lasciare da solo?"
Mi chiede facendo gli occhi dolci.
Devo resistere.
"Sì, caro. Sto aspettando una chiamata importante."
Affermo.
"Da chi?"
Mi chiede serio.
"Da un detective, cugino di Leo. Voglio scoprire chi mi manda messaggi anonimi."
Spiego.
"Da quanto?"
Mi chiede ancora alzandosi.
"Da qualche giorno. Tranquillo, però, si sistemerà tutto."
Affermo.
"Lo spero "
Dice.
"Cambiando discorso, domani ti aspetto a casa mia nel pomeriggio per imparare le battute del copione."
Affermo facendo l'occhiolino.
"Ci puoi contare!"
Afferma ridacchiando.
"Va be', io ti saluto. No, aspetta. Mi devi accompagnare, non ho la macchina "
Dico.
"Sì, giusto. Aspetta un attimo, allora."
Dice scomparendo in un'altra stanza.
Dopo qualche minuto torna con le scarpe. Prende le chiavi della macchina e saliamo in macchina. Partiamo. Tra chiacchiere e risate, i quaranta minuti passano in fretta e mi ritrovo sotto casa mia. Scendo dalla macchina e gli mando un bacio volante. Me ne manda una anche Brad.
Entro in casa. Il tempo di entrare e mi chiama qualcuno. Prendo il telefono per vedere chi è. È un numero sconosciuto però, non è quello dei messaggi anonimi. Rispondo.
*Inizio chiamata*
Io: "Pronto? Con chi parlo?"
Lui: "Caroline. Sono Julius, il cugino di Leo!"
Io: "Ah, sei tu. Hai qualche novità?"
Julius: "Sì, ne ho e non penso che ti renderanno felice."
Io: "Dimmele, forza."
Julius: "Il tizio del numero sconosciuto è Alexander, è lui. Mi dispiace, Caroline."
Io: "Leo lo aveva detto che era lui. Oddio, ti ringrazio tanto, Julius. Sei un angelo. Grazie."
Julius: "Non devi ringraziare me, ma te stessa e il tuo coraggio. E anche Leo per averti portato da me."
Io: "Cosa posso fare per evitare che mi scriva ancora?"
Julius: "Purtroppo non puoi fare niente, perché il tuo numero lui lo ha ancora. Però, una cosa la puoi fare. Cambia scheda SIM, in contemporanea cambi anche numero. Segnati i numeri che vuoi tenere memorizzati e cambia SIM. Questo è l'unico consiglio che ti posso dare."
Io: "Ok, seguirò il tuo consiglio, Julius. Ti ringrazio per tutto."
Julius: "Non devi ringraziarmi, Caroline. Sei una ragazza coraggiosa, devi ringraziare te stessa. Senti, io ora devo andare. Ti ho chiamata con il mio numero personale, se vuoi salvalo, così, se in futuro avrai bisogno del mio aiuto, sai come contattarmi. Ci sentiamo, ciao."
Io: "Ok, lo farò. Ciao Julius."
*Chiamata terminata*
Seguirò il suo consiglio, comprerò una nuova SIM e scriverò su un foglietto tutti i numeri che ho. Anzi, lo inizio a fare già ora.
Dopo aver preparato il foglietto, vado da Leo. Busso e mi fa entrare.
"Heylà, bellezza. Che piacere. Forza entra."
Afferma.
"Hey, Ciccio!"
Saluto.
Entro.
Lo abbraccio e ricambia.
"Cosa ci fai qui?"
Mi chiede.
"Volevo dire una cosa estremamente importante al mio migliore amico."
Rispondo.
"Dimmi pure, allora."
Dice.
Gli mostro la mano sinistra con l'anello.
Non dice niente. Mi guarda semplicemente interrogativo.
"Scusa, cosa vuol dire?"
Mi chiede.
Non ha visto l'anello.
"Guarda bene, Lello."
Dico.
Passa lo sguardo da dito a dito. Quando poi arriva all'anulare, si blocca. Passa lo sguardo dal dito a me e viceversa.
"No! NO! Non mi dire!"
Esclama.
Annuisco.
"Ti ha chiesto di essere la sua fidanzata?!"
Esclama.
"Sì, sì, me lo ha chiesto."
Affermo.
Mi abbraccia e mi fa girare.
"Oddio, sono troppo felice per te, baby. State bene insieme, vi completate a vicenda."
Afferma.
"Grazie, Leo. Ti voglio bene."
Dico.
"Anche io, bellezza!"
Afferma sorridendomi a 32 denti.
Ricambio il sorriso.
"Comunque, prima mi ha chiamato Julius, tuo cugino. Avevi ragione tu. Il numero sconosciuto è di Alexander."
Dico seria.
"Lo avevo detto io. Cosa farai?"
Mi chiede serio.
"Mi ha consigliato di cambiare scheda SIM ed è quello che ho intenzione di fare."
Dico.
"Bene, ti accompagno. Con i numeri di telefono come farai?"
Mi chiede.
"Li ho segnati su un foglietto."
Dico.
"Brava. Aspetta, metto le scarpe e ti accompagno a prende la scheda SIM."
Dice.
Annuisco.
Usciamo di casa e saliamo in macchina.
Andiamo in una tabaccheria. Entriamo ed andiamo alla cassa.
"Come posso esservi utile, ragazzi?"
Ci chiede una commessa di mezza età.
"Buongiorno, vorrei prendere una nuova SIM per il mio telefono."
Dico.
"Ok, nessun problema."
Dice andando in uno sgabuzzino.
Torna.
"Allora, queste sono le varie SIM in nostro possesso, scelga quale."
Dice.
Prendo la prima partendo da destra.
"Va bene questa, grazie."
Dico.
Annuisce.
La pago.
Usciamo dal negozio e torniamo in macchina.
Andiamo a casa sua. Percheggia la macchina ed entriamo.
"Grazie per il tuo aiuto, Leo."
Dico sorridendogli.
Ricambia il sorriso.
"Tranquilla, è un piacere aiutarti."
Dice.
"Allora, mi aiuteresti a togliere la vecchia SIM e ad inserire la nuova?"
Gli chiedo.
"Ma certo."
Dice.
Ci sediamo al tavolo e, in un'ora mezzo, configuriamo il nuovo telefono. Inserisco e salvo tutti i numeri, scrivo ad ogni numero dicendo loro che ho cambiato numero.
Rispondo quasi tutti. Mi arriva un messaggio da Lucy. Lo leggo.
*Inizio chat*
Da "Lucy💕":
"Hey, come mai hai cambiato numero? Comunque, ti volevo dire che mi trasferisco a San Francisco il 31 agosto, tra sei mesi."
A "Lucy💕":
"Ciao Lucy. Dopo ti spiego tutto, tranquilla. Sono felice per te, però, mi dispiace da un lato. Comunque sia, abbiamo ancora sei mesi da passare insieme😉😉"
Da "Lucy💕":
"Certamente, allora, quando tornerai a casa, mandami un messaggio e vengo da te."
A "Lucy💕":
"Va bene, a dopo!"
Da "Lucy💕":
"A dopo!"
*Fine chat*
Sono il telefono.
"Se lo spieghi a Lucy, penso che dovresti spiegarlo anche a Brad, no?"
Dice Leo.
"Hai pienamente ragione. Gli dirò tutto, tranquillo."
Dico sorridendogli.
Ricambia il sorriso.
"Io adesso devo tornare a casa. Grazie per tutto, Ciccio."
Affermo.
"Oh, va bene. Ti accompagno a piedi!"
Propone.
"Ma no, dai. Sarebbero cinque minuti sprecati, Leo."
Dico.
"Ma a me fa piacere!"
Dice.
"Non fare il bambino che non lo sei!"
Dico incrociando le braccia sotto il seno.
Alza gli occhi al cielo.
Gli do un bacio sulla punta del naso.
"Ti ricordi quando lo facevamo da bambini? Intendo il bacino sul naso."
Affermo.
Sorride dolcemente.
"Come potrei dimenticarlo?!"
Esclama.
Sorrido anche io.
"Ci vediamo nei prossimi giorni, Lello!"
Lo saluto andando alla porta d'ingresso.
"Va bene. Ciao, bellezza!"
Mi saluta sorridendo e raggiungendomi alla porta.
Ci abbracciamo.
Esco dalla sua casa e torno a casa mia.
Dopo cinque minuti, bussano alla prota. Apro e mi ritrovo davanti Lucy.
La faccio entrare.
"Lucy, siediti pure."
Dico.
"Ciao. Allora, siediti a che tu. Mi devi raccontare alcune cosine o sbaglio?"
Mi slchiede ghignando e appoggiando le mani sui fianchi.
Ridacchio e mi siedo sul divano anche io.
"Sì, in effetti, ti devo raccontare molte cose."
Dico.
"Forza allora, dimmi tutto."
Dice.
Le racconto tutto ciò che è successo ieri sera e arrivo al punto del fidanzamento. Non le dico niente, come con Leo, alzo solamente la mano sinistra.
Mi guarda e poi guarda l'anello.
Lo indica e, stupita, mi chiede.
"Non sarà successo ciò che ho sempre immaginato succedesse tra voi due, vero?!"
Esclama sbigottita.
Ridacchio e annuisco.
"No, no. Non ci posso credere. Awww, che bello, sono troppo felice per voi!"
Esclama abbracciandomi.
Ricambia l'abbraccio. Ci stacchiamo e mi sorride. Ricambio anche il sorriso.
"Grazie Lucy "
Dico.
"Di niente. Comunque, stamattina dov'eri?'
Mi chiede.
"Oh, ehm, sono andata a cambiare SIM. Da alcuni giorni mi arrivavano messaggi sconosciuti, così, Leo mi ha accompagnato da un detective, suo cugino Julius, che stamattina mi ha chiamata per informarmi che aveva scoperto chi c'era dietro il numero sconosciuto. Era Alexander, il ex ragazzo, quel mostro."
Le dico.
"Oh, mi dispiace. L'importante è che tu abbia cambiato numero di telefono. Speriamo che non ti scriva più."
Dice.
"Lo spero tanto. Cambiando discorso, quindi ti trasferisci?"
Dico.
"Esatto, il 31 agosto, tra sei mesi."
Dice.
"Oh bene, sono molto felice per te. I lavori sono iniziati?"
Le chiedo.
"Sì sì, la ristrutturazione è iniziata proprio questa mattina, per questo ti ho scritto."
Dice.
Annuisco.
"Beh, abbiamo ancora sei mesi da passare insieme, non ti perdere d'animo."
Affermo.
"Certamente."
Dice.
"Senti, è ora di pranzo, che ne dici di fermarti qui?"
Le propongo.
"Ma no, recò solo disturbo."
Dice.
"No no, tu da qui non esci. Anzi, ti tengo occupata. Prepara la tavola."
Dico.
"Va bene, signora."
Dice ironica fingendosi sottomessa.
Ridiamo.
Lucy prepara la tavola mentre io cucino la pasta al pesto. Dopo un quarto d'ora, i piatti sono pronti, li devo a tavola e li mangiamo.
"È molto buon, brava!"
Afferma la mia amica.
"Grazie."
Dico.
Appena finiamo di mangiare, ci sediamo sul divano a chiacchiera un po'. Alle 15:30, Lucy si alza.
"Devo tornare nella dependance, devo finire delle cose."
Dice.
"Va bene, ci vediamo!"
La saluto.
"Certo, ciao!"
Saluta lei.
Se ne va.
Torno a sedermi sul divano quando qualcuno bussa alla porta. Vado ad aprire e, non ho il tempo di vedere di chi si tratta, che mi ritrovo qualcuno che mi abbraccia senza farmi respirare.
"Come sono felice per voi, cavolo. Non puoi capire. Siete una coppia bellissima!"
Sento esclamata da una voce femminile gentile. È Kate.
"Grazie mille, però, mi stai soffocando."
Dico senza respirare.
Scoglie l'abbraccio.
"Scusami, sono troppo contenta."
Dice tenendo ancora le mani sulle mie spalle.
Mi sorride dolcemente. Ricambio.
Mi sposto dalla porta e li faccio entrare.
"Prego, accomodatevi ragazzi!"
Esclamo sorridendo.
Sì, c'è anche Leo.
Mentre passa lo guardo interrogativo.
Ridacchia.
Si siedono sul divano.
"Allora, mi devi raccontare tutto, Carol!"
Esclama Kate.
Annuisco sorridendo.
Le racconto tutto.
"Ma è una dichiarazione bellissima! Anche io avrei sognato una dichiarazione d'amore e una richiesta di fidanzamento così."
Dice Kate incrociando le braccia sotto il senno, mettendo su un finto broncio e fulminando Leo con lo sguardo.
Leo si gratta la nuca imbarazzato.
"Hey, non è mica colpa mia se Brad è più geniale di me!"
Esclama per difendersi.
Scoppio a ridere.
"Ahahahah, ma dai! Immagino che anche la sua proposta sia stanca bella, è un gran romantico e sotto sotto il tuo Leo!"
Esclamo.
"Eh no, carissima. Mi ha fatto la proposta durante le riprese del film, ti sembra?"
Mi chiede Kate guardando ancora Leo.
Li guardo entrambi. Leo è ancora molto imbarazzante. Trattengo le risate per la faccia che ha.
"Ok ok, Leo, da te non me lo sarei mai aspettata. Avresti potuto portarla in un ristorante, no?"
Affermo.
"Dai, non metterti anche tu contro di me!"
Esclama.
Rido.
"Ma guarda che questo non è mica un complotto contro di te, eh. Stiamo dicendo solo che avresti potuto fare di meglio, vero Kate?"
Le chiedo.
"Certamente, concordo con te."
Dice Kate sorridendomi.
Ricambio il sorriso.
Continuiamo a chiacchierare del più e del meno fino alle 19:30.
Sì alzano dal divano.
"Noi togliamo il disturbo, è stato un ouacere passare un pomeriggio con te, Carol."
Afferma Kate.
"Anche per me, Kate. Sei una bravissima e bellissima ragazza."
Affermo.
Ci abbracciamo.
"Ci vediamo nei prossimi giorni, Ciccio."
Lo saluto sorridendo lo e abbracciandolo.
Ricambia.
"Certo, baby. Ci vediamo!"
Mi saluta lui.
Se ne vanno.
Preparo la cena e mangio qualcosa velocemente. Poi, faccio una doccia e mi metto sul divano a guardare un film. Alle 23:30, il film finisce e prendo il telefono. Mi è arrivato un messaggio. È da Brad. Mi augura la buonanotte. Gliela auguro anche io. Spengo il telefono e vado a letto.

I Will Always Love You❤️ ~Brad Pitt~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora