Chapter 22

46 3 2
                                    

*Pov's Caroline*
Mi sveglio alle 09:00. Bene. Mi alzo, faccio colazione e mi cambio. Accendo il computer per controllare se ci sono e-mail. Niente. Accendo il telefono e mi arrivano dei messaggi. Due da Brad e due da Leo.
*Inizio chat*
Da "My Brad💓":
"Buongiorno, piccola❤️ come va?"
"Stasera usciamo?"
A "My Brad💓":
"Hey, buongiorno, amore. Tutto bene, te? Certo, sono libera, non ho niente da fare🥰"
Da "My Brad💓":
"Perfetto, ti vengo a prendere alle 20:00. Vestiti elegante, piccola😏😉😘"
A "My Brad💓":
"Oh, va bene. A stasera!❤️"
Da "My Brad💓":
"A stasera💞"
*Fine chat con "My Brad💓" e inizio chat con "Lello❤️💗"*
Da "Lello❤️💗":
"Hey, bellezza😘 Che ne dici di passare una giornata insieme? Ci sarebbe anche Kate con noi."
"Fammi sapere se riesci😉"
A "Lello❤️💗":
"Hey, Ciccio💕 Certo, per me va bene. Però, non avete le registrazioni nel pomeriggio?"
Da "Lello❤️💗":
"Le avevamo, rimandate a venerdì pomeriggio🙃"
A "Lello❤️💗":
"Ok. Però, ti dico già che alle 19:00 devo essere a casa, stasera esco con Brad💓"
Da "Lello❤️💗":
"Oh, bene😏. Tranquilla, Kate deve essere a casa alle 18:00 a caricare in macchina gli scatoloni da portare da me ed io l'aiuteró."
A "Lello❤️💗":
"Oh, va bene. Allora, per che ore?"
Da "Lello❤️💗":
"11:00?"
A "Lello❤️💗":
"Va bene. A dopo💕"
Da "Lello❤️💗":
"A dopo, baby😘"
*Fine chat*
Perfetto, ho un giorno intero impegnato. Controllo che ore sono. Sono le 09:45. Vado a fare una lunga doccia. Dopo mezz'ora, esco dalla vasca e inizio a cambiarmi. Indosso una camicia azzurrina abbianata a degli shorts. Metto un paio di Puma. Raccolgo i capelli in due trecce laterali francesi. Mi trucco con eyeliner, ombretto e un glossip brillantinato. Bene, sono pronta e sono solo le 10:40. Che faccio nei 20 minuti restanti? Non lo so, potrei andare a salutare Lucy. Sì, vado da lei.  Esco di casa e vado alla dependance. Busso e mi viene ad aprire Lucy.
"Hey, buongiorno!"
Dico sorridendole.
"Buongiorno a te. Come stai?"
Mi chiede ricambiando il sorriso.
"Bene, grazie. Tu?"
Le chiedo.
"Tutto bene. A cosa è dovuta questa visita?"
Mi chiede.
"Ti volevo solo passare a salutare, alle 11:00 esco con Leo e Kate e stasera non ci sarò."
Le dico.
"Uh, bene. Salutameli, mi raccomando. Stasera esco? Con chi?"
Mi chiede.
"Con Brad. Mi ha anche chiesto espressamente di vestirmi elegante."
Affermo.
"Ma bene, salutami anche lui. Ho già capito cosa ha intenzione di fare."
Dice Lucy.
"Dimmelo."
Dico.
"No, perché non ne sono certa."
Dice.
Alzo gli occhi al cielo.
"E va bene, comunque domani ti racconto tutto."
Dico.
"Va benissimo. Sai, anche io nel pomeriggio devo uscire. Con Paul."
Mi dice.
"Bene, sono felice per te, credimi."
Affermo.
"Io ora vado, si sono già fatte le 10:50, vado da Leo."
Affermo.
"Ok, buona giornata e anche buona serata, allora!"
Afferma lei sorridendo.
Ricambio il suo sorriso.
Ci abbracciamo.
Torno a casa e prendo le chiavi. Chiudo il portone e vado da Leo.
Quando arrivo, lo trovo già fuori, di spalle, che chiude il portone. Mi avvicino lentamente a lui con l'intenzione di spaventarlo.
"Ciao!"
Gli dico nell'orecchio.
Urla e sobbalza dalla paura.
Scoppio a ridere.
"Ma sei scema?!"
Mi chiede girandosi verso di me.
Continuo a ridere.
"Buongiorno, Ciccio!"
Affermo ridacchiando ancora.
"Buongiorno, baby. Non è stato divertente, comunque. Mi hai fatto spaventare!"
Afferma Leo.
Roteo gli occhi.
Lo abbraccio. Ricambia.
"Uff, ma è stato divertente, Lello. Comunque, Kate viene qua o la dobbiamo andare a prendere?"
Gli chiedo.
"La dobbiamo passare a prendere, fortunatamente, non abita molto lontano da qui, nelle vicinanze del centro, come Diana."
Mi dice.
Annuisco.
Saliamo in macchina e partiamo.
"Quindi stasera esco con Brad?"
Mi chiede Leo.
"Sì, esco con lui. Te lo avevo detto, Leo "
Rispondo.
"Sì, lo so. Penso di aver già capito la sua intenzione, ma non te la dirò!"
Esclama Leo guardandomi e sorridendomi.
Scuoto la testa e ricambio il suo sorriso.
"Non distrarti, stai guidando. Comunque, anche Lucy, prima che venissi da te, mi ha detto la stessa cosa."
Affermo.
"Evidentemente, pensiamo la stessa cosa."
Dice lui.
"Lo penso anche io."
Dico.
Continuiamo a chiacchierare. Dopo una ventina di minuti, arriviamo sotto casa di Kate.
"Vado a bussare."
Dice Leo uscendo dalla macchina.
Bussa ed esce Kate vestita molto simile a me.
Nel frattempo, dal posto davanti, vicino al guidatore, mi metto dietro, per far mettere Kate vicino a Leo.
Kate mi vede e si avvicina a me. Ci abbracciamo.
"Ciao, che piacere vederti!"
Mi dice sorridendo.
"Ciao. Piacere tutto mio!"
Affermo ricambiando il sorriso.
Saliamo in macchina.
Leo, dopo cinque minuti, la parcheggia in un parcheggio libero.
Scendiamo e ci avviamo verso il centro parlando del più e del meno. Le ore passano tra chiacchiere e risate. Io e Kate ci fermiamo in alcuni negozi di abbigliamento, di scarpe e di cosmetici e profumi. Ad un certo punto, notiamo un negozio di Louis Vuitton. Io e Kate, seguite da Leo, ci avviciniamo e guardiamo le vetrine. C'è un vestito bellissimo. È un tubino blu oceano con sfumature nere con uno spacco fino a metà schiena, a vista d'occhio. È bellissimo. Lo vorrei tanto comprare, ma non ho abbastanza soldi.
Vedo Kate che guarda un vestito lungo fin sopra il ginocchio nero con una spaccatura a V sopra il seno e ad U dietro la schiena. Bello anche quello.
"Guarda quell'abito, non è bellissimo?"
Mi chiede indicandolo.
"Sì, è molto bello. A me piace questo, invece."
Dico indicando il tubino.
"Wow, hai buoni gusti, è bellissimo."
Afferma lei.
Le sorrido.
"Avete addocchiato qualche vestito, signorine?"
Ci chiede Leo.
"Sì, amore."
Dice Kate.
"Sì, abbiamo addocchiato qualcosa. Però, non penso che ce li possiamo permettere, sono troppo cari!"
Affermo.
"Nessun problema, ragazze. Forza, entriamo."
Afferma Leo prendendoci entrambe per mano e portandoci dentro il negozio.
"Allora, provate tutti i vestiti che volete ed io ve li compro."
Dice serio.
"No, ma sei pazzo?!"
Esclamo.
"Per niente, anzi, sono serio, molto serio."
Dice lui.
"Ha ragione lei, tesoro. Sei uscito fuori di testa?"
Gli chiede anche Kate.
"Per niente. Forza forza, prendete i vestiti che avete addocchiato e provateli."
Ci dice ancora.
"No, non po..."
Cerco di parlare, ma vengo interrotta da una commessa che si avvicina a noi.
"Buongiorno, signorine. In cosa posso esservi utile?"
Ci chiede cordiale.
"Salve, le signorine vorrebbero provare i due vestiti in vetrina, il tubino blu oceano e il vestito nero."
Dice Leo non permettendo a me e a Kate di rispondere.
"Certamente, che taglie indossate?"
Ci chiede.
"Una 44, penso."
Dico.
"Penso più una 42, comunque sia, le darò sia la 44 che la 42. Quale vestito vuole provare?"
Mi chiede.
"Il tubino blu oceano."
Dico.
"Perfetto, un attimo e sono di nuovo da voi."
Dice andando nello sgabuzzino.
Torna dopo qualche minuto con in mano i due tubino. Me li porge ed io li prendo.
"Lei, signorina, invece?"
Chiede la commessa a Kate.
"Indosso una 44, ne sono certa, e vorrei provare il vestito nero."
Dice Kate.
"Vado a prenderglielo."
Dice la commessa.
Lo prende e glielo da.
Andiamo nei camerini a provarli.
Provo prima la 44, troppo larga. Ha ragione la commessa, indosso una 42. Mi sta alla perfezione. Mi specchio. Sto benissimo. Esco dal camerino. Nello stesso momento, esce anche Kate. Ci guardiamo a vicenda.
"Stai benissimo!"
Esclamo.
"Grazie. Anche te, sei bellissima con quel tubino indosso."
Esclama.
"Ragazze, state benissimo con quei vestiti!"
Esclama Leo.
"Grazie, Leo!"
Diciamo all'unisono io e Kate.
Ci guardiamo e ridiamo.
"Benissimo, andate a cambiarvi."
Ci dice.
Ci cambiamo. Do il 44 alla commessa che lo mette a posto. Leo ci prende i vestiti dalle mani e va alla cassa.
"Ma sei matto?!"
Esclamiamo in coro raggiungendolo alla cassa per impedirgli di fare ciò che vuole fare. Però, è troppo tardi. Ha già pagato.
Ci dà le buste con i vestiti da noi provati appena usciamo dal negozio.
"Io...io...non so come ri graziarti, Leo. Non dovevi farlo."
Affermo.
"Invece sì che lo dovevo fare. È un regalo per voi."
Ci dice sorridendo.
Lo abbraccio. Ricambia.
Anche Kate lo abbraccia. Poi, si baciano. Stanno benissimo insieme. Continuiamo a passeggiare per due ore.
"Sono le 13:30, che ne dite se ci fermiamo a mangiare qualcosa velocemente in quella panineria?"
Propone Leo.
"Sì, ho un certo languorino."
Dico.
"Anche io."
Dice Kate.
Ci fermiamo nella panineria e ordiniamo tre panini che mangiamo mentre continuiamo a passeggiare.
"Cosa farai stasera?"
Mi chiede Kate.
"Esco con Brad, mi ha chiesto di vestirmi elegante, chissà cosa vorrà fare!"
Affermo.
"Uh, bene. Allora, metti il tubino che Leo ti ha regalato, no?"
Propone.
"Sì, metterò quello. Ci avevo già pensato!"
Affermo.
Sorride. Ricambio.
Continuiamo a chiacchierare fino alle 17:45.
"Io devo tornare a casa, ragazzi. Devo preparare gli scatoloni da portare a casa da Leo."
Afferma.
"Sì sì, so tutto. Leo me lo ha detto. Torno a casa a piedi, tranquilli, voi andate pure."
Affermo.
"Ma scherzi? Ti accompagnamo a casa, baby!"
Esclama Leo.
"Ciccio, no, tranquillo. Fate quello che devo fare, io torno a piedi."
Affermo.
"Non rechi disturbo, Carol. Ti accompagnamo con la macchina, facciamo prima."
Afferma Kate.
"Apprezzo il vostro pensiero, ma rifiuto. Andate su, io vado a piedi."
Dico.
Leo sbuffa.
"Leo, tranquillo."
Dico.
"Ma come faccio a stare tranquillo con la mia migliore amica che vuole tornare a casa a piedi dal centro di Los Angeles con quel mostro nei paraggi?!"
Esclama il mio amico.
Cavolo. Mi ero dimenticato un piccolo dettaglio. Alexander è qui. Mi blocco e inizio a guardare un punto indefinito.
"Vieni in macchina, forza ti porto a casa e poi aiuto Kate."
Dice serio Leo.
Resto in silenzio. Annuisco semplicemente.
Li seguo fino alla macchina senza dire una parola.
Saliamo in macchina e mi riaccompagna a casa. Scendo dalla macchina.
"Grazie mille del passaggio, ragazzi. È stata una bellissima giornata!"
Affermo sorridendo.
Mi sorridono entrambi.
"È stato nostro il piacere, bellezza. Forza, vai a prepararti."
Afferma Leo facendomi l'occhiolino e ridacchiando.
"Mi ha fatto piacere, molto piacere, Carol. Dai, divertiti. Buona serata!"
Afferma Kate.
"Grazie, anche a voi!"
Affermo.
Entro in casa.
Sono le 18:15. Bene, ho tutto il tempo per prepararmi.
Vado in bagno, mi svesto e faccio un lungo bagno caldo lavandomi anche i capelli.
Dopo un bagno di 45 minuti, esco dalla vasca e mi asciugo. Inizio a vestirmi. Metto il tubino blu oceano che mi ha regalato Leo, non so come ringraziarlo, a cui abbino delle scarpe con tacco a spillo sempre color blu oceano. I capelli li lascio sciolti e faccio i boccoli. Mi trucco con un po' di eyeliner, ombretto blu oceano, abbinato al tubino e alle scarpe, e un rossetto rosa carne che rende le labbra più carnose. Prendo una borsa nera che si abbina perfettamente al vestito, grazie alle sfumature nere, e metto dentro gli oggetti più importanti, tra cui il telefono. Leo non mi ha detto prima se domani vorrà sapere com'è andata, però, glielo dirò io. È il mio migliore amico, gli dirò sempre tutto.
Alle 19:20, mi arriva un messaggio.
*Inizio chat*
Da "My Brad💓":
"Hey, piccola. Sto uscendo di casa😘"
A "My Brad💓":
"Hey! Ok, ti aspetto, sono già pronta😘💕"
*Fine chat*
Bene. Mentre aspetto che arrivi mi siedo sul divano ed inizio a guardare un film. Dopo quaranta minuti, qualcuno bussa alla porta. Di sicuro è Brad. Spengo la TV e prendo le chiavi di casa che metto dentro la borsetta. Vado ad aprire e mi ritrovo Brad davanti con tutta la sua bellezza con indosso uno smoking nero.
Mi prende la mano e ci lascia un bacio.
"Buona sera, principessa!"
Afferma guardandomi negli occhi e sorridendo.
Ricambio il suo sorriso imbarazzata e arrossendo.
"B-buona sera a te, Brad!"
Dico balbettando.
Mi apre la portiera e salgo in macchina. Sale anche lui.
"Ma come siamo gentili questa sera!"
Affermo.
"Tutto per te!"
Mi dice.
Arrossisco.
Iniziamo a chiacchierare fino a quando arriviamo di fronte ad un ristorante di lusso. Parcheggia la macchina e mi viene ad aprire la portiera. Mi allunga la mano e l'afferro. Scendo dalla macchina. Chiude la portiera e ci avviamo verso l'entrata.
Brad appoggia la sua mano destra sulla mia che a nuda a causa dello spaccio del tubino.
"Stai benissimo con questo vestito. Sembri una principessa!"
Mi sussurra nell'orecchio.
"Grazie, ma non esagerare. Non sono una principessa."
Affermo.
"Per me lo sei e lo sarai per sempre, piccola!"
Mi dice ancora.
Gli sorrido. Ricambia.
Entriamo.
Si avvicina a noi un giovane cameriere vestito in abito elegante con unaano dietro la schiena.
"Cosa posso fare per voi, signori?"
Ci chiede cordiale.
"Ho prenotato un tavolo per due a nome di Brad!"
Dice Brad.
"Oh, venite, vi accompagno al vostro tavolo."
Ci dice voltandosi di spalle e camminando.
Lo seguiamo e ci fa avvio.odare ad una tavolo per due.
Il tavolo è apparecchiato con una tovaglia bianca con un centrino rosso. Calici d'acqua e di vino, due posate, due coltelli e forchetta da dolce. Come centro tavola ci sono due candele rosse.
Ci sediamo.
"Ma dove mi hai portata? Questo posto è bellissimo!"
Esclamo sorpresa.
"È il ristorante più lussuoso di tutta Los Angeles, non molti se lo possono permettere."
Mi risponde sorridendo.
Ricambio il sorriso.
"Perché mi ci hai portata?"
Gli chiedo ancora.
"Lo scoprirai più tardi, fidati di me."
Mi dice facendo l'occhiolino.
"Mi fido di te."
Affermo.
Prendo il menù e lo leggo. Dopo una decina di minuti, si avvicina al nostro tavolo lo stesso cameriere di prima.
"Cosa ordinano i signori?"
Ci chiede con il taccuino in mano.
Ordiniamo i piatti che abbiamo scelto.
Mentri li aspettiamo, parliamo del più e del meno.
Dopo mezz'ora, arrivano i nostri ordini.
Mangiamo tra chiacchiere e risate. Ordiniamo anche i dolci.
Arrivano e li mangiamo.
Iniziamo a chiacchierare.
"Io dico che posso andare a pagare!"
Dice Brad.
Annuisco.
Va a pagare ed io inizio ad uscire dal ristorante.
Dopo qualche minuto, esce anche lui ed entriamo in macchina.
"Adesso dove mi stai portando?"
Gli chiedo sorridendo.
"In un posto speciale."
Risponde.
Arriviamo alla meta da lui scelta dopo un quarto d'ora di macchina. Parcheggia e scendiamo dalla macchina.
"Chiudi gli occhi, piccola. Ti guido io."
Mi dice nell'orecchio.
"Ok, va bene."
Dico facendo ciò che mi ha chiesto di fare.
Chiudo gli occhi.
Mi prende la mano e camminiamo per cinque minuti.
"Puoi aprire gli occhi, principessa."
Dice ancora Brad.
Apro gli occhi e guardo il paesaggio che ci circonda. Siamo su una collina di Los Angele. Il panorama è fabtastico. Si vede il'Oceano Pacifico il cui orizzonte si confonde con il blu del cielo. Cielo ed oceano si unisco, sono una cosa sola.
"Wow, questo panorama è mozzafiato, sono senza parole!"
Esclamo sorridendo.
"Sono felice che ti piaccia, piccola."
Mi dice ricambia do il sorriso.
"Adesso mi vuoi dire il motivo di questa cena?"
Gli chiedo ancora.
"Mi sa tanto che non sai aspettare, dico bene?"
Chiede ridacchiando.
"Dico bene, questo è un mio difetto "
Dico.
"Tranquilla. Ormai penso che sia arrivato il momento giusto."
Dice.
Annuisco.
"Io, in realtà, non ho preparato nessun discorso, quindi, perdonami se mi bloccherò o se dirò cose sbagliate."
Mi dice.
"Non ti preoccupare, dimmi pure."
Dico.
"Allora, quando ci siamo conosciuti, al set, non avrei mai immaginato che saremmo arrivati ad essere ciò che siamo ora. In realtà, non so neanche cosa siamo. Siamo diventati amici, siamo usciti insieme. Ogni volta che siamo usciti, ho sentito crescere in me un sentimento che non ho mai provato prima. Un sentimento che va oltre l'amicizia. Poi, quando mi hai raccontato di ciò che ti è successo con quel tuo primo ragazzo, Alexander, devo dire che hai avuto molto coraggio nel dirmelo, e sei scoppiata a piangere, avrei voluto stringerti tra le braccia e dirti ciò che provavo. Però, tu mi hai anticipato, sei stata tu la prima a rivelare a me ciò che provavo. Io penso che tu sia una ragazza gentile, altruista, dolce, ma, allo stesso tempo, anche coraggiosa. Tutte queste caratteristiche,l mi hanno fatto innamorare di te, Caroline. Sì, hai capito bene. Ti amo, ti amo con tutto il mio cuore!"
Afferma Brad.
Sono letteralmente stupita delle sue parole, sinceramente, non me lo sarei mai aspettata.
Arrossisco.
"Io...io...non so cosa dire, veramente...sono...sono praticamente stupita, Brad, credimi..."
Dico.
"Tranquilla, tanto sono consapevole che avrò sbagliato nel dire qualcosa "
Dice lui.
"NO...non dire stupidaggini...non hai sbagliato niente nel tuo discorso... è stato perfetto..."
Dico.
"Ok, allora, posso continuare?"
Chiede.
"Oddio, ti ho interrotto, scusami."
Dico.
"Tranquilla, non ti preoccupare."
Dice.
Sì inginocchia e tira fuori una scatolina nera dalla tasca destra del pantalone.
"Volevo sapere il motivo di questa cena? Eccolo. Ti ho portata qui perché volevo dichiararmi in un luogo adatto. E anche perché volevo chiederti una cosa per me estremamente importante. Caroline, vuoi essere la mia fidanzata?"
Mi chiede aprendo la scatolina che contiene un anello di argento con un diamante sopra.
Sono ulteriormente stupita. Spalanco gli occhi e mi copro la bocca con le mani.
Quasi mi scappa un urlo.
"Io...io..."
Dico non riuscendo a parlare.
"Tu?"
Mi chiede.
Lo abbraccio solamente e lo bacio.
Quando ci stacchiamo, mi sorride.
"È un sì?"
Mi chiede.
"Secondo te?"
Gli chiedo a mia volta.
Sorride.
Mi prende la mano sinistra e mi infila l'ancella all'anulare.
"Io...sono felicissima, davvero. Ti amo da morire."
Affermo sorridendo.
"Ti amo anche io, mi piccola principessa!"
Afferma prendendo il mio viso tra le sue mani e baciandomi le labbra.
Lo abbraccio di nuovo e cadiamo sull'erba della collina. Lui sotto ed io sopra.
Lo bacio di nuovo, lui porta la sua mano sinistra dietro la mia nuca e approfondisce il bacio.
Ci stacchiamo.
"Mi sa che ti conviene alzarti, questa posizione non mi è molto utile."
Mi dice Brad imbarazzato.
Guardo in basso.
Siamo in una posiziona non molto utile per lui, infatti. Sono a cavalcioni su di lui e le nostre intimità combaciano.
Mi alzo e mi sdraio al suo fianco appoggiando la testa sul suo petto. Brad circonda le mie spalle con il suo braccio sinistro e mi lascia un bacio sulla fronte.
"Se vuoi ti porto a casa, amore "
Mi dice.
"Se a casa tua, va bene!"
Dico ghignando.
"Sai, non ti credevo così."
Mi dice ridacchiando.
"Così come?"
Chiedo di vendo di non aver capito a cosa alludesse.
"Hai capito bene a cosa alludevi, cara mia."
Dice baciandomi.
"Allora? Andiamo a casa tua o no?"
Chiedo.
"Sì, va bene."
Dice.
Andiamo in macchina e, dopo un'ora, arriviamo a casa sua.
Entriamo in casa e lo bacio. Allaccio le mie gambe alla sua vita e lui poggia le sue mani sui miei fianchi.
"Direi che è meglio andare in camera!"
Dico.
"Direi che è la cosa giusta da fare."
Dice.
Andiamo in camera sua e finiamo con il fare l'amore per tutta la notte. Appena finiamo, appoggia la sua testa bionda sul mio seno.
"È stato bello."
Dice Brad.
"Anche per me, amore."
Dico sorridendo.
"Sei così bella."
Dice ancora.
Sorrido.
Prende la mia mano e l'appoggia alla sua.
"Hai le mani così piccole!"
Afferma.
"Son 12 anni più piccola di te."
Affermo.
"Lo so, però, ti amo lo stesso."
Dice.
"Anche io."
Dico.
Gli accarezzo i capelli e si addormenta. Chiudo gli occhi e mi addormento anche io.













I Will Always Love You❤️ ~Brad Pitt~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora