Chapter 17

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*Pov's Caroline*
Mi alzo verso le 09:15. Che sonno che ho? Perché ho messo la sveglia a quest'ora?! Oh cavolo! Tra quarantacinque minuti, i miei vengono qui. Leo, invece, tra mezz'ora!
Mi alzo, faccio colazione e mi vesto. Metto una maglia blu a maniche corte aderente, che evidenzia le mie forme, a cui abbino degli shorts bianchi. Raccolgo i capelli in due trecce francesi laterali e sono pronta.
Scendo in salotto e guardo che ore sono. Sono le 09:30. Wow, sono stata velocissima. Tra quindici minuti dovrebbe arrivare Leo.
Preparo uno spuntino: delle noccioline e delle patatine in un piatto.
Dopo cinque minuti, qualcuno bussa. Apro ed è Leo. Lo faccio accomodare.
"Cinque minuti di anticipo, eh!"
Affermo sorridendogli.
"Volevo essere puntuale, bellezza!"
Dice lui.
Ridacchio.
"I tuoi dovrebbero arrivare tra un quarto d'ora, giusto?"
Mi chiede.
Annuisco.
"Ma perché proprio alle 10:00?! Ho sonno!"
Sbotto buttandomi sul divano e incrociando le braccia sotto il seno.
Si siede vicino a me.
"Ma dai, non farne una tragedia!"
Esclama Leo.
"Sì che ne faccio una tragedia!"
Ribatto.
Ride.
"Cosa c'è di tanto divertente da farti ridere?"
Gli chiedo infastidita.
"Calmina, baby. La tua espressione mi fa ridere, il tuo finto broncio!"
Esclamo.
Mi butto su di lui iniziando a fargli il solletico.
"Ahahahahah! Basta, ahahahah! Ti prego!"
Esclama ridendo.
Non la smetti e, così, inizia a farmi il solletico anche lui.
Ci facciano il solletico a vicenda fino a quando qualcuno bussa alla porta. Ci alziamo e sistemiamo i vestiti. Sono le 10:00, quindi, suppongo siano i miei genitori.
Vado ad aprire. Sono loro. Li abbraccio forte. Ricambiano l'abbraccio.
"Mamma! Papà! Che bello rivedervi!"
Esclamo sorridendo a 32 denti.
Ricambiano il sorriso.
"Oh tesoro! Il piacere è nostro! Ma quanto sei cresciuta, eh!"
Esclama mia madre accarezzandomi il viso.
"La mia bambina, come sei cresciuta!"
Esclama mio padre stringendomi ancora tra le sue braccia.
Li faccio accomodare.
Notano Leo e gli vanno incontro.
Si stringono le mani sorridenti.
"Leonardo, ma come sei diventato bello!"
Afferma mia mamma sorridendo al mio migliore amico.
Leo ricambia il sorriso con uno imbarazzato.
"Sei proprio un bel giovanotto!'
Esclama mio padre dandogli due pacche sulla spalla sinistra.
Leo si gratta la nuca imbarazzato e ringrazia.
Si siedono sul divano e vado a prendere gli stuzzichini, che poggio sul tavolino di vetro di fronte al divano.
"Allora, come va il lavoro?"
Ci chiede mia madre.
"Alla grande, direi. Procede bene!"
Rispondo.
"Tutto bene!"
Dice semplicemente Leo.
È in imbarazzo. Lo capisco. Lo capisco perché lo conosco troppo bene, è sempre stato timido, fin da piccolo. Lo capisco anche dai suoi sguardi e dal leggero rossore sulle sue guance.
"In coda state lavorando? Dai, raccontateci qualcosa, ragazzi. Siamo venuti per questo, vero Giovanni?"
Chiede mia madre guardando innamorata mio padre.
"Giustissimo, amore!"
Risponde papà.
Sono sempre stati innamorati, da quando sono nata. Sì, certo, qualche battibecco c'è sempre stato, ma niente di più. Nessun litigio. Più che altro, nessun litigio che ha compromesso il loro felice matrimonio. Mia mamma, Vittoria, è, secondo me, una donna bellissima, nonostante i suoi 53 anni tenuti benissimo, sembra una trentenne. È una donna abbastanza alta, insomma un'altezza nella media, ha grandi occhi verdi e lunghi capelli castano chiaro. È gentile con tutti. Mio padre non è di meno, ha due anni in più rispetto a mia madre, ed è un uomo alto, occhi scuri e capelli marroni. Anche lui, è di co.portamento come la mamma. Si assomigliano molto. Io sono sempre stata legata ad entrambi, però, diciamo che, da piccola, ero la cocca di papà.
"Ah beh, se proprio ci tenete a saperlo, sto recitando nel ruolo di protagonista in un film!"
Affermo sorridendo.
"Oh cavolo. Siamo orgogliosi di te, ma moltissimo, tesoro mio!"
Esclama mia mamma abbracciandomi.
"E tu Leo? Cosa fai?"
Gli chiede papà.
"Oh beh, sto recitando anche io in un film nel parte del protagonista!"
Dice il mio amico.
"Ma davvero? Chissà, cosa avranno detto i tuoi quando lo avranno saputo!"
Esclama mia madre.
"Oh, ehm...a dir la verità, non lo sanno. Non gliel'ho detto."
Afferma Leo.
"Come mai, caro?"
Chiede mamma.
"Mamma, non pensi di essere un po' troppo irrispettosa nei suoi confronti?"
Le chiedo.
Mamma cerca di rispondermi, ma Leo la precede.
"No, baby, tranquilla. Non gliel'ho ancora detto semplicemente perché sono molto impegnato e non ho mai tempo di incontrarli, non mi piace dirglielo in chiamata, preferisco dirglielo di persona."
Spiega il mio amico.
"Oh ok. Ma tra voi due le cose come sono?"
Chiede mia madre curiosa.
Mi copro il viso con le mani per nascondere il mio rossore sul viso, ma non perché privi qualcosa per Leo, ma per la vergogna.
Leo mi guarda interrogativa.
Sbuffo e poi sospiro.
"C-cosa ci dovrebbe essere tra di noi?"
Chiede Leo imbarazzato e balbettando.
"Oh, dal nomignolo che le hai dato suppongo tu prova qualcosa per lei!"
Dice mamma.
Basta non ce la faccio più!
"Mamma, ma in che lingua ti devo dire che siamo solo migliori amici, migliori amici ok?! Non siamo fidanzati, ma migliori amici. Capito?"
Esclamo sottolineando "migliori amici".
"Ma..."
Cerca di dire ancora mia madre.
"Nessun ma, mamma. Non provo niente per lui, solo un bene dell'anima, ma non c'è altro. Poi, è fidanzato!"
Esclamo innervosendomi.
"Scusa!"
Sussurro a Leo.
"Tranquilla!"
Dice lui sempre in un sussurro.
"Ah, non lo sapevo. E chi ha avuto l'onore di fidanzarsi con un ragazzo come te?"
Gli chiede mamma.
"L'attrice che sta recitando, al mio fianco, nel ruolo da protagonista nel film, Kate Winslet!"
Risponde Leo.
"Congratulazioni, Leonardo!"
Dice mio padre.
Leo ringrazia.
"E tu, tesoro? Quando hai intenzione di trovarti un ragazzo?"
Mi chiede.
"Ehm, beh, ecco...io..."
Dico.
"Tu?"
Mi incalza mio padre.
"Io mi vedo con un ragazzo!"
Dico mentendo.
Sì, in parte è vero. Però, è anche vero che, con quel ragazzo, che tanto ragazzo ormai non è, è 12 anni più grande di me, sono andata a letto.
"Uh, ma davvero? Forza, dicci tutto! Chi è?"
Chiede mia madre furiosa.
"Preferisco non dirvelo, vi dico solo che recita con me nel film ed ha il ruolo da protagonista!"
Rispondo.
"Dicci chi è, dai!'
Mi supplica mamma.
"No, mamma!"
Nego.
Non insiste.
Continuiamo a chiacchierare del più e del meno fino alle 12:55.
Si alzano ed io e Leo li imitiamo.
"Noi torniamo a casa, è stato un vero piacere passare del tempo con voi!"
Dice mamma sorridendoci.
Ricambia il sorriso.
"Piacere nostro!"
Dico.
"Leonardo, ti auguriamo il megliore, auguroni!"
Dice mio padre a Leo sorridendogli.
"Grazie!"
Dice il mio migliore amico imbarazzato.
"E tu, tesoro, ce lo farai conoscere questo ragazzo?"
Mi chiede mamma prendendo le mie mani e stringendomele tra le sue.
"Certo, datemi solo un po' di tempo!"
Affermo sorridendo.
"Tutto il tempo che ti serve, tesoro!"
Afferma mamma abbracciandomi.
Ricambia.
"Ragazzo, anche se sei già occupato, ti affido la mia bambina, proteggila!"
Dice serio mio padre.
Leo annuisce.
"Ehm, tesoro, in realtà, questo lo dovresti dire al suo ragazzo, quando lo avrà!"
Dice mamma.
"Si, ma visto che, per ora, non lo ha. La affido nelle mani di Leonardo!"
Dice papà.
La mamma sospira.
"Ma papà! So badare a me stessa!"
Esclamo.
Papà mi fulmina con lo sguardo.
"Però, sarai sempre la mia bambina!"
Dice lui.
Ridacchio.
"Allora, a presto ragazzi!"
Ci salutano un'ultima volta.
"Ciao mamma! Ciao papà!"
Esclamo sventolando la mano in segno di saluto.
"Ciao!"
Saluta Leo.
Se ne vanno.
Torniamo dentro.
"È stato imbarazzante!"
Esclama Leo.
"Eh eh, lo so!"
Dico.
"Che facciamo?"
Chiedo.
"Ah boh, usciamo? Mangiamo qualcosa fuori!"
Propone Leo.
"Ci sto!"
Affermo.
Metto le scarpe e usciamo.
"Invitiamo anche Diana?"
Gli chiedo.
"Oh, certo!"
Dice Leo.
La passiamo a prendere a casa sua.
Arriviamo da lei, bussiamo e, dopo un po', esce.
Ci viene incontro sorridendo.
"Hey, ragazzi! Cosa ci fate da queste parti?"
Ci chiede.
"Hey, Diana! Ti andrebbe di fare un giretto in centro con noi?"
Le propongo.
"Oh, accetto volentieri!"
Afferma.
Ci avviamo verso il centro.
Ci fermiamo in alcuni negozi e poi entriamo in una panineria. Prenotiamo un tavo e ci fanno sedere. Ordiniamo qualcosa e, tra chiacchiere e risate, dopo mezz'ora, ci portano i panini.
"Cosa avete fatto stamattina?"
Ci chiede Diana.
"Oh beh, praticamente, sono venuti a trovarmi i miei e volevano vedere anche Leo."
Rispondo.
"Ah, sempre gli stessi come l'ultima volta che li ho visti?"
Mi chiede.
"Sì, sempre gli stessi!"
Dico.
Menre chiacchieriamo, finiamo di mangiare. Vado alla cassa e pago.
Usciamo dal locale.
"Ma non dovevi! Perché lo hai fatto?"
Mi chiede Diana.
Avrebbe voluto pagare lei, ma l'ho preceduta.
"Sei nuova da queste parti, quindi, pago io!"
Dico.
Cerca di ri attere, ma la fulmino con lo sguardo. Si zittisce.
Continuiamo a passeggiare.
Mi sento dare una gomitata al fianco destro.
È stata Diana.
La guardo arrabbiata e dolorante. Metto la mano sinistra sul punto dolente.
"Ma perché?"
Le chiedo.
"Guarda un po' chi c'è, cara mia!"
Afferma indicando qualcuno poco distante da noi.
Sposto lo sguardo nel punto indicatomi e sul mio volto spunta un sorriso. Gli occhi mi si illuminano. C'è Brad.
"Qualcuno è felice!"
Esclama sorridendomi Leo.
Alzo gli occhi al cielo.
"Ma stettila, scemo!"
Affermo dandogli un pugno amichevole sulla spalla destra.
"Perché non lo vai a salutare, Carol?"
Mi chiede Diana.
"Ehm...ecco...io..."
Cerco di dire.
Mi spinge più avanti.
Mi volto verso Diana abbastanza arrabbiata.
Cerco di dirle qualcosa, ma qualcuno poggia le mani sui miei fianchi e mi lascia un bacio tra i capelli.
Mi giro. È Brad. Mi guarda sorridendo.
"Hey, piccola. Anche tu da queste parti?"
Mi chiede baciandomi dolcemente la punta del naso.
"Hey, a quanto pare sì!"
Affermo sorridendogli.
Prende il mio viso tra le sue mani e mi bacia dolcemente sulle labbra.
Si stacca.
"Cosa ci fai qui?"
Mi chiede.
"Sono fuori con Leo e Diana. Stamattina sono venuti a trovarmi i miei genitori, hanno voluto salutare pure Leo e poi, quando se ne sono andati, ne abbiano approfittato. Quindi, eccoci qui!"
Gli spiego.
Annuisce.
"Invece, tu che fai da queste parti? Sei famoso, potresti essere assalito dalle fan!"
Gli dico.
Ride.
"Non esageriamo adesso. Stavo facendo un giretto!"
Risponde.
"Mmmmh, non mi convinci!"
Dico fingendo di essere pensierosa.
Mi bacia di nuovo.
"Stai tranquilla, fidati di me. Anzi, mi posso aggiungere a voi?"
Mi chiede.
"Per me va bene, dipennda da loro!"
Dico riferendomi a Leo e a Diana.
"Nessun problema, baby!"
Esclama Leo.
Suppongo abbia sentito tutto.
"Oh, ok, puoi venire con noi!"
Dico.
"Bene!"
Dice.
Continuiamo a passeggiare e a chiacchierare. Io mano nella mano con Brad.
Ogni tanto ci guardiamo e ci sorridiamo.
"Va be', io devo tornare a casa!"
Dice Diana sbuffando.
"Ok, ti accompagnamo!"
Affermo.
"Ma no dai, vado da sola!"
Dice.
"Ed io ti ho detto che ti accompagnamo!"
Ribatto guardandola negli occhi.
"Ok ok, va bene!"
Dice.
"Bene, così mi piaci!"
Dico.
Dopo un quarto d'ora, siamo di fronte casa sua. Mi abbraccia, ricambio. Saluta con un gesto Brad e Leo e le entra in casa.
"Beh, che si fa?"
Chiede Leo.
"Boh, non lo so. E sono solo le 16:30."
Dico guardando l'orologio.
"Qualche idea?"
Chiedo a Brad guardandolo.
Nega con la testa.
"Chi si è dichiarato per primo?"
Chiede Leo all'improvviso.
Io e Brad lo guardiamo di stucco.
Mi sento arrossire.
"Cos...?!"
Esclamo.
"Hai capito bene, baby. Chi si è dichiarato per primo?"
Chiede di nuovo.
Arrossisco di più.
"Ok, ho capito!"
Dice Leo.
Gli tiro un pugno sulla spalla destra.
Mette la mano sinistra sul punto dolorante.
"Ahio, cavolo, però, fai male!"
Esclama.
"Te le cerchi alcune volte!"
Dico.
"Scusami!"
Dice ironico roteando gli occhi.
"Comunque si, ho capito che ti sei dichiarata prima tua, bellezza!"
Mi dice ancora Leo.
"C-come...c-come caspiterina hai fatto?!"
Esclamo.
"Oh, direi che è stato anche abbastanza facile. Alla domanda sei praticamente arrossita e Brad ti indicava da dietro. Quindi direi che è stato facile trovare la risposta!"
Afferma.
Mi volto verso Brad.
"Stupido! Anzi, sapete che vi dico. Siete entrambi degli scemi!"
Esclamo.
"Tu no?"
Mi chiede Leo.
"Razza di manigoldo!"
Esclamo.
Gli sto per tirare un altro pugno sulla spalla, quando Brad blocca il mio braccio.
"Vacci piano, dai!"
Mi dice.
Gli faccio la linguaccia.
"Comunque sì, sono stata io!"
Dico.
"Lo sapevo, lo hai detto troppo tardi!"
Afferma il mio amico.
"Sai che alcune volte mi chiedo come abbia fatto Kate a fidanzarsi con te?"
Affermo.
"Sarà stata attratta dal mio fascino, no?"
Dice.
"Sì sì, contaci!"
Dico ironica.
"Perché non lo sono?"
Mi chiede.
"No!"
Dico.
"Non ti credo!"
Dice.
"Credimi, allora!"
Ribatto.
Mi fa il solletico sui fianchi.
Rido.
"No, smettila. Ahahahahah!"
Esclamo ridendo.
"No fin quando non ammetterai che sono affascinante!"
Afferma ridacchiando Leo.
Continua a farmi il solletico. Sento Brad ridacchiare.
"Sì sì, ok. Se affascinante, contento?"
Esclamo.
Smette di torturarmi con il solletico.
"Ma mai come lui!"
Dico indicando Brad.
"Oh oh, sono geloso così, baby!"
Dice fingendo una faccia gelosa.
"Dai, non esserlo. Poi, lo ha detto lei che sono più bello di te!"
Dice Brad avvolgendomi le spalle con il suo braccio sinistro e dandomi un bacio sulla tempia destra.
"Mmmh, è così, allora. Ma che cos'è? È un complotto contro di me?"
Chiede offeso.
"Ma no, scemo. Ti voglio bene così come sei!"
Esclamo dandogli un pugno amichevole sul braccio.
"Anche io te ne voglio, anche se a volte sei insopportabile!"
Dice.
"Parla lui!"
Dico ironica.
Mi sorride e ricambio.
"Allora, ragazzi, al posto di discutere, che ne dite di prendere un gelato?"
Propone Brad.
Mi si illuminano gli occhi.
"Sei geniale, Brad!"
Esclamo sorridendogli.
Mi fa l'occhiolino.
Ci fermiamo in una gelateria di fronte a noi.
Andiamo al bancone.
"Prego, cosa desiderate?
Ci chiede il commesso.
"Io vorrei avere un cono medio al cioccolato fondente!"
Dico.
Me lo fa.
"Mmmh, che bontà!"
Esclamo.
Brad prende un cono al caffè e Leo al pistacchio.
Vado alla cassa e pago.
"Ma perché lo hai fatto?"
Mi chiede Brad.
"Dovevo farlo!"
Dico.
"No, non dovevi!"
Ribatte lui.
"Si che dovevo!"
Ribatto.
"Ragazzi, sembrate dei bambini di cinque anni!"
Ci dice Leo.
"Zitto tu!"
Dico fulminandolo con lo sguardo.
Leo alza gli occhi al cielo.
"Dai, basta, veramente. Ha ragione Leo, sembriamo dei bambini!"
Afferma Brad.
Annuisco.
Mangiamo il gelato e chiacchieriamo del più e del meno.
Finito il gelato, continuiamo a passeggiare. Si fanno le 18:35.
"Ragazzi, io devo andare!"
Ci dice Leo.
"Come mai?"
Gli chiedo.
"Forse ho un impegno, baby?"
Mi chiede.
"Scherzo, vai pure!"
Affermo roteando gli occhi.
"Ci vediamo allora!""
Dice sorridendo.
"Certo!"
Dico.
Mii sorride e mi dà un bacio sulla guancia.
Gli sorrido.
Abbraccia Brad e se ne va.
Guardo Brad.
"Che facciamo?"
Gli chiedo.
"Ti accompagno a casa tua?"
Mi chiede.
"Non mi cambia niente. Però, se mi accompagni a casa, ti fermi da me!"
Affermo.
"E se andassimo da me?"
Propone ridacchiando.
"Mmmmh, che intenzioni hai?"
Gli chiedo avvicinandomi al suo viso.
"Nessuna!"
Dice.
"Non mi fido tanto!"
Affermo.
"Ti dò resti fidare!"
Mi dice.
"Non credo, sei inaffidabile. Se accetto, di sicuro, finiremo di nuovo a letto, me lo sento!"
Affermo.
"Perché? Non ti piace farlo?"
Mi chiede guardandomi con aria di sfida.
"No!"
Dico mentendo.
"Mmmh, ti farò cambiare idea, allora, piccola!"
Afferma ghignando.
"Vedremo!"
Affermo.
Mi prende per mano.
Andiamo in un parcheggio e saliamo nella sua macchina.
Dopo quaranta minuti, arriviamo a casa sua.
Scendiamo ed entriamo dentro casa.
"Bene, e adesso cosa vuoi fare?"
Chiedo incrociando le braccia sotto il seno.
"Tu cosa vuoi fare?"
Chiede lui a me.
Mi avvicino a lui.
"Beh, non saprei, sai. Vorrei fare tante cose!"
Dico guardandolo negli occhi.
"Non eri tu quella che non lo voleva fare?"
Mi chiede sorridendo.
"E non eri tu quello che ha detto che mi voleva fare cambiare idea?"
Ribatto.
"Davvero? Avevo scordato questo dettaglio!"
Dice mentendo.
"Oh, mi stupisci. Cambiando discorso, visto l'orario, direi di mangiare!"
Dico.
"Oh, certo. Vado a preparare qualcosa!"
Afferma andando in cucina.
Lo raggiungo in cucina.
"Cosa prepari?"
Gli chiedo.
"Qualcosa che ti piacerà!"
Dice.
"Dai, non tenermi sulle spine!"
Sbotto per poi sbuffare.
"E invece sì!"
Afferma ridacchiando.
"Ti posso aiutare?"
Chiedo ancora.
"Se proprio lo vuoi fare, puoi apparecchiare la tavola?"
Mi chiede.
"Ma certo!"
Rispondo.
"In quel cassetto trovi tutto il necessario!"
Afferma indicando un cassetto.
"Va bene!"
Dico.
Prendo tutto il necessario e apparecchio la tavola.
"È pronto?"
Gli chiedo.
"Ancora? Sei impaziente!"
Afferma.
"Lo so!"
Esclamo sorridendo imbarazzata.
"Assomigli molto a mia sorella!"
Mi dice.
"Davvero?"
Gli chiedo.
"Sì, anche lei è molto impaziente, come te!"
Risponde.
"Allora, ci dovresti essere abituato!"
Affermo.
"Diciamo di sì!"
Dice.
"Mi puoi fare questo piacere? Puoi andarti a sedere a tavola?"
Mi chiede.
"Come mai?"
Gli chiedo
"Perché è pronto e devo portare i piatti a tavola?"
Dice.
Mi vado a sedere.
Porta i piatti a tavola. Panino tipo McDonald's. Panino con doppio hamburger accompagnato da patatine fritte.
"Ma io ti adoro!"
Esclamo per poi divorare il panino e le patatine.
Finito di mangiare, ci sediamo sul divano.
"Che vuoi fare?"
Mi chiedo.
"Non mi dovevi fare cambiare idea su qualcosa?"
Gli chiedo ghignando.
"Sì, lo so. Prima, però, facciamo qualcos'altro. Vediamo un film?"
Propone.
"Ci sto!"
Dico.
Accede a Netflix e guardiamo un film a caso. Nel frattempo, avvolge le mie spalle con il suo braccio destro e poggia la mano sul mio seno stringendolo. Mi mordo il labbro inferiore per non gemere.
Penso se ne sia accorto perché ha aumentato la stretta.
Mordo ancora di più il labbro finché sento il sapore di sangue in bocca. Mi sono graffiata il labbro.
"Cavolo! No!"
Sbotto.
Brad mi guarda.
"Che succede?"
Mi chiede.
"Mi sono morsa il labbro e mi sta sanguinando. Chissà di chi è la colpa!"
Esclamo.
Mi bacia.
Quando ci stacchiamo, lo guardo interrogativa.
"Ti ho asciugato il sangue!"
Dice allundendo alla domanda che gli avrei fatto.
"Scemo!"
Dico.
Ridacchia.
Mi siedo a cavalcioni su di lui.
"Non mi va più di guardare il film. Facciamo qualcos'altro!"
Affermo ghignando e sorridendo.
"Vogliosa la ragazza!"
Afferma.
Lo bacio.
Mi accarezza le guance e porta le sue mani sul collo. Mi scoglie le trecce.
Mi stacco dal bacio.
"Anche tu sei voglioso!"
Affermo.
"Tu mi fai venire la voglia di farlo!"
Dice.
Mi bacia e poi passa a baciarmi il collo. Porta le sue mani dentro la maglia e le poggia sui miei fianchi. Mi sfila la maglia. Faccio lo stesso.
Si stacca.
"Che ne dici se andiamo in un'altra stanza? Il divano è un po' scomodo!"
Afferma.
"Per me va bene!"
Dico.
Mi prende a mo' di principessa e andiamo in camera sua.
Mi bacia e facciamo di nuovo l'amore. Ci addormentiamo solo quando siamo sfiniti.

I Will Always Love You❤️ ~Brad Pitt~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora