Chapter 18

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*Pov's Caroline*
Mi sveglio e apro gli occhi. Mi stiracchiò anche se sono impedita da un lato. Sono praticamente bloccata.
"Buongiorno, piccola!"
Sento dirmi dolcemente.
Alzo lo sguardo e vedo Brad.
"Buongiorno, Brad!"
Dico.
Mi bacia.
"Stanca?"
Mi chiede.
Annuisco.
"Mi dispiace solo dirti che sono le 10:45!"
Afferma.
Mi metto subito a sedere sul letto, coprendomi il seno con la coperta.
"Svegliarmi prima no, eh?"
Gli chiedo.
Mi alzo e mi vesto velocemente.
"Perché tutta questa fretta?"
Mi chiede abbracciandomi da dietro e lasciandomi un bacio nell'incavo del collo.
"Devo tornare a casa, devo ripassare il copione, anche se è già nella mia testa!"
Affermo.
"Nessun problema, lo ripassiamo insieme dopo aver fatto colazione!"
Dice.
"Mi vuoi proprio qui con te?"
Gli chiedo voltandomi verso di lui.
"Difficile da capire?"
Mi chiede.
Alzo gli occhi al cielo e sorrido
"Va bene, resto. Però, facciamo colazione, ripassiamo il copione e poi torno a casa!"
Affermo.
"Certo, signorina!"
Afferma uscendo dalla camera.
Esco anche io.
Lui va in cucina a preparare la colazione ed io mi metto un po' sul divano.
Dopo cinque minuti, la colazione è pronta.
Ci sediamo a tavola. Dopo averla finita, va a prendere due copioni, me ne dà uno e iniziamo a ripassare le parti.
Dopo un'ora di ripasso, ci sediamo sul divano.
"Diciamo che, dopo tutte le volte che lo abbiamo ripassato, lo abbiamo memorizzato benissimo!"
Affermo.
"Sì, hai ragione!"
Dice Brad.
Sì sdraia e appoggia la testa sulle mie gambe. Gli accarezzo i capelli e la testa.
Sorride.
"Sono felice di averti conosciuta!"
Esclama guardandomi e sorridendomi.
Mi lascia un bacio sul ventre.
Ricambio il suo sorriso.
"Ed io di aver conosciuto di persona te. Praticamente, già ti conoscevo!"
Affermo ridacchiando.
"Sì sì, me lo avevi detto. Sei una mia fan!"
Dice.
"Sì, soprattutto, quando hai interpretato Tristan in 'Vento di Passioni!"
Affermo.
"Ti piace tanto quel film?"
Mi chiede.
"Sì, moltissimo. Poi, che dire, la tua è stata un'interpretazione fantastica!"
Esclamo.
Mi sorride.
"Sai, ti si addicono i ruoli di persona dolce ma, allo stesso tempo, violenta e vendicativa!"
Dico.
"Grazie, se devo dirla tutta, mi piace fare quei ruoli!"
Dice.
Gli sorrido.
"Ti posso chiamare Tristan?"
Gli chiedo.
"Perché?"
Mi chiede.
"Perché sì!"
Dico.
"Se ti fa piacere, chiamami pure Tristan!"
Afferma.
"Va bene, Tristan!"
Affermo ghignando.
Sorride.
"Sei bellissima, piccola!"
Mi dice accarezzandomi una guancia.
Arrossisco.
"G-grazie. Anche tu lo sei!"
Affermo.
"Non dire scemenze!"
Dice.
"Non dico stupidaggini. Dico la verità. Sei un uomo bellissimo, forse il più bello di tutti i ragazzi che conosco!"
Affermo.
"Ci sono uomini più belli di me al mondo!"
Dice.
"Per me tu sei il più bello!"
Affermo.
Lo bacio dolcemente.
"Allora, ne sono onorato!"
Dice.
"Io dovrei tornare a casa!"
Affermo.
"Mi lasci solo?"
Chiede.
Mi fa gli occhi dolci.
Uffi, non posso resistere, ma devo farlo, per quanto trovi belli i suoi occhi.
"Sì, caro mio. Ti lascio solo!"
Affermo.
Mi alzo e metto le scarpe.
Mi avvio verso la porta.
"Domani ti passo a prendere io, andiamo insieme alle registrazioni. Per le 16:10 sarò da te!"
Mi dice Brad.
"Va bene. A domani, allora!"
Affermo sorridendo.
Ricambia e mi bacia.
"A domani, piccola!"
Mi saluta lui.
Esco, vado in macchina e torno a casa.
Entro in casa e metto qualcosa di più comodo.
Qualcuno bussa. Apro. È Lucy. La faccio entrare.
"Hey, Lucy!"
Affermo sorridendole.
Ricambia il sorriso.
"Carol, ciao!"
Mi saluta.
Ci sediamo sul divano.
Iniziamo a chiacchierare del più e del meno.
"Scusa se cambio discorso, ma cosa mi volevi dire? Secondo me, c'è un motivo per il quale sei venuta a trovarmi e non solo per fare quattro chiacchiere!"
Affermo.
"Sì, hai ragione. Sono qui anche per un altro motivo!"
Dice.
"Dimmi, ti ascolto!"
Dico.
"Allora, praticamente, ieri sera, quando tu non c'eri, ha bussato un ragazzo. Io gli ho detto che non c'eri. Ha insistito, ma non l'ho fatto entrare."
Mi spiega.
"Hai fatto benissimo. Per caso ti ricordi il nome di questo ragazzo?"
Le chiedo.
"Mmmh...aspetta...fammi ricordare...mmmh...ah sì: Alexander!"
Risponde.
Sbiancò di colpo e mi blocco.
"Cosa succede? Sei inpallidita di colpo!"
Mi chiede preoccupata.
"Io...io...non ci posso credere..."
Dico semplicemente.
"Cosa?"
Mi chiede.
"È arrivato il momento che ti racconti tutto!"
Affermo.
"Cosa mi devi dire? Carol, mi sto preoccupando!"
Dice Lucy seria.
"È una storia lunga, avvenuta due anni fa, che riguarda me e Alexander. Ti racconto tutto, però, ascoltami!"
Affermo.
"Sono tutta orecchie!"
Dice.
Le spiego tutto ciò che mi è successo con Alex, con quell'essere che umano non si può definire. E le dico anche della notte passata con Brad.
Alla fine del racconto, Lucy si copre la bocca con entrambi le mani. Poi, mi abbraccia.
"Oddio, Carol, non sai quanto mi dispiace. Io, veramente, non so cosa dire, sono stupita per tutto ciò che l'essere umano può fare superando i propri limiti!"
Esclama.
"Lo so, lo so. Sono stata malissimo, non riuscivo a superare il mio stato di malessere fisico ed interiore!"
Affermo.
"Per fortuna, stai riuscendo a superare ciò che ti è accaduto!"
Mi dice sorridendomi incoraggiante.
"Allora, ti fermi a pranzo?"
Le chiedo cambiando discorso.
Non voglio più parlare di ciò che mi è accaduto due anni fa.
"Volentieri!"
Dice.
Le sorrido. Ricambia.
"Senti, ti andrebbe di preparare la tavola mentre preparo velocemente qualcosa?"
Le chiedo.
"Nessun problema, dimmi solo dove posso trovare le cose che servono!"
Afferma.
Le indico un mobile e un cassetto e la lascio fare. Intanto, preparo pasta al pesto, con pesto fatto in casa.
Dopo un quarto d'ora, la pasta è pronta. La servo a tavola ed iniziamo a mangiare.
"È buonissima, Carol!"
Afferma Lucy.
"Grazie, il pesto l'ho preparato io ed è una specialità italiana!"
Dico.
"Nomini talmente tante volte l'Italia che mi viene voglia di andarci!"
Esclama la mia amica.
"Merita, fa vero. Vacci!"
Dico.
"Ci andrò. Tu da quanto tempo non ci vai?"
Mi chiede.
"Da un po', conto di andarci questo agosto e portarci anche Leo, non ci è mai stato nonostante le sue origini italiane!"
Rispondo.
"Ah bene, però, non dovresti portarci anche
Kate, la sua fidanzata, e Brad?"
Mi chiede.
"Io ci avrei anche pensato, ma comunque devo chiederlo a loro!"
Rispondo.
"Logico. Proponiglielo nei prossimi giorni!"
Mi dice.
Annuisco.
"Non è che vorresti venire anche tu con questo ragazzo che ti piace? Paul, se non sbaglio!"
Dico.
"Sì sì, è lui. Però, non saprei!"
Dice.
"Fammi sapere!"
Affermo.
"Ma certo!"
Dice.
Appena finito di mangiare, sparecchio la tavola e ci sediamo sul divano. Parliamo del più e del meno fino alle 15:30 quando Lucy se ne va. Dopo qualche minuto, qualcuno bussa alla porta. Ma è il giorno delle visite?
Vado ad aprire. È Leo. Lo faccio entrare.
Lo abbraccio.
"Hey, bellezza!"
Afferma sorridendomi.
Ricambio il sorriso.
"Ciao Leo!"
Lo saluto.
Ci sediamo sul divano.
"Come va?"
Mi chiede.
"Bene, dai!"
Rispondo.
"Ieri pomeriggio sono passato, ma le luci in casa erano tutte spente e, quindi, me ne sono andato. Dov'eri?"
Mi chiede.
"Oh...ehm...ecco...ero da Brad."
Dico.
"Ok, devo pensare a cose sconce?"
Mi chiede.
Gli do un pugno sulla spalla.
"Probabile!"
Dico sottovoce.
"Cosa? Non ho capito!"
Dice Leo.
"Scemo!"
Sbotto.
"Stai calma!"
Mi dice.
"Comunque sì, puoi pensare a quelle cose!"
Dico.
"Ma sei seria? Sapevo che eri un po' spinta in certe cose, però, non pensavo così tanto!"
Esclama Leo stupito.
Ridacchio.
"Che mi dici?"
Gli chiedo.
"Nah, niente. Sono venuto per sapere dov'eri ieri!"
Mi dice.
"Adesso che lo hai saputo sei contento?"
Gli chiedo.
"Sì, però, in parte lo avevo capito!"
Afferma.
"Ma sei scemo allora? Ma se lo avevi capito perché me lo hai chiesto?!"
Esclamo.
"Per confermare la mia idea!"
Dice.
Alzo gli occhi al cielo.
"Sei tutto strano. Come va il ripasso del copione?"
Gli chiedo.
"Alla grande. Tu quando le hai? Io questo mercoledì!"
Afferma.
"Io le ho domani!"
Dico.
"Buon fortuna!"
Dice.
"Grazie, anche a te. Come va con Kate?"
Chiedo.
"Tutto bene, a te con Brad?""
Mi chiede.
"Come dovrebbe andare? Bene!"
Affermo.
"Sono contento per te, veramente."
Dice Leo.
"Grazie mille, anche io lo sono per te!"
Affermo.
Ci sorridiamo a vicenda.
"Che facciamo?"
Chiede Leo.
"Non saprei. Guardiamo un film?"
Propongo.
Annuisce.
Accendo la TV e vado su Netflix. Metto un film a caso. Dopo un'ora e mezza, alle 17:00, il film finisce.
"Che si fa adesso che anche il film è finito?"
Chiedo.
"Ah boh!"
Risponde lui.
"Io un'idea l'avrei!"
Esclamo ghigando.
Leo diventa serio.
"Quale?"
Mi chiede
Mi butto addosso a lui ed inizio a fargli il solletico.
"Ahahahahahahahahahah! Baby, smettila, ti prego! Ahahahahahah!"
Esclama Leonardo continuando a ridere.
Notando che non smetto, inizia a farmi il solletico.
Rido
"Ahahahahahahah! Lello, smettila!"
Esclamo ridendo.
"Te la sei cercata, bellezza!"
Esclama il mio migliore amico continuando a farmi il solletico.
Continuiamo a farci il solletico a vicenda per un quarto d'ora quando il mio telefono vibra facendo.i capire che mi è arrivato un messaggio. Smettiamo di fare quello che stavamo facendo e prendo il telefono per vedere chi è. È quel numero sconosciuto che, l'altro ieri, mi ha inviato uno smile sorridente. Diventi seria.
"Che succede?"
Mi chiede Leo notando il mio sguardo preoccupato.
"Niente, tranquillo!"
Dico.
"Non sono affatto tranquillo e non lo sei neanche tu. Cosa succede?"
Mi chiede ancora insistendo.
"Niente...uff...ok...l'altro ieri mi è arrivato un messaggio da uno sconosciuto, era una faccina sorridente. Mi è arrivata anche ora! Poi, giorni fa mi è arrivato un bigliettino con uno smile sorridente."
Rispondo.
"Hai un'idea di chi possa essere?"
Mi chied ancora.
Nego con la testa.
"Non ne ho idea!"
Dico.
"Pensa a bene, io penso di aver capito di chi si tratta!"
Afferma Leo.
"Serio? Ma sei un detective o cosa?! Io non saprei!"
Dico.
"Se ti dicessi che si tratta di una persona che odi, che ti ha fatto del male?"
Mi chiede.
No, non ci posso crede.
"T-tu pensi che si tratti di Alexander?!"
Esclamo.
Annuisce.
"C-come f-fai a pensare a ciò?!"
Gli chiedo balbettando.
"È intuizione, bellezza."
Dice.
Abbasso lo sguardo. Guardo il pavimento.
"Hey hey, baby, tranquilla. Ci sono, anzi ci siamo io e Brad al tuo fianco. Su di me puoi sempre contare e questo lo sai perfettamente!"
Esclama Leo.
Lo abbraccio.
"Grazie, ti voglio bene, Leo!"
Affermo sorridendogli.
Ricambia l'abbraccio e il sorriso.
"Anche io te ne voglio, bellezza!"
Afferma.
"Sono le 18:35, io vado a casa, ho invitato Kate a cena da me!"
Esclama Leo alzandosi e avviandosi alla porta.
Lo raggiungo.
"Ok, allora, ci sentiamo!"
Affermo sorridendogli.
Ricambia il mio sorriso.
"Certo. Ciao, baby!"
Afferma andandosene.
Torno dentro e prendo il telefono per vedere delle cose. Ad un certo punto, mi arriva un messaggio. Lo leggo.
*Inizio chat*
Da "My Brad💓":
"Hey, piccola. Come va?"
A "My Brad💓":
"Hey, bene. Mi manchi, però."
Da "My Brad💓":
"Anche tu mi manchi, e non sai quanto!"
A "My Brad💓":
"Ora non esagerare🙄😅"
Da "My Brad💓":
"Non mi credi, piccola?"
A "My Brad💓":
"No, non ti credo, caro!"
Da "My Brad💓":
"Così mi offendo. Credimi, sto dicendo la verità!"
A "My Brad💓":
"Va bene, farò uno sgarro."
Da "My Brad💓":
"Brava, sai che ti amo?"
A "My Brad💓":
"Sì, anche io ti amo!"
Da "My Brad💓":
"Va be', io ti saluto. Buona serata, piccola❤️"
A "My Brad💓":
"Grazie, anche a te❤️💞"
*Fine chat*
Poso il telefono e, inizio a prepararmi da mangiare. Dopo cena, guardo un film e poi vado a letto.

I Will Always Love You❤️ ~Brad Pitt~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora