Chapter 26

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*Pov's Caroline*
"Principessa, principessa. È ora di svegliarsi!"
Sento pronunciare.
Mi sento scuotere dolcemente.
Apro gli occhi e alzo lo sguardo. È Brad. Mi strofino gli occhi e sbadiglio.
"Buongiorno, amore!"
Dico.
"Buongiorno a te, piccola."
Mi dice sorridendo e, prendendo il mio viso tra le sue mani, mi bacia.
"Che ore sono?"
Gli chiedo.
"Le 10:00, piccola."
Mi dice ridacchiando.
Mi metto a sedere sul letto di botto.
"COOOSA?! SCUSA, E TI DA QUANTO SEI SVEGLIO?!"
Esclamo.
"Hey, Hey. Stai calma, non è successo niente, tranquilla. Io mi sono svegliato solo un quarto d'ora fa, mi sono semplicemente soffermato a guardati. Sei bellissima quando dormi."
Mi dice sorridendo e accarezzandomi una guancia.
"Io direi di vestirci, salutare i miei e andarcene."
Dico.
"Dico che sarebbe un'ottima idea!"
Dice.
Mi alzo e rimetto i vestiti che avevo ieri pomeriggio. Lo fa anche Brad.
Scendo in cucina e preparo due tazze di caffè.
"Buongiorno, tesoro."
Mi sento salutare alle spalle.
Sobbalzo.
Mi volto.
È mia mamma.
"Oddio, mamma! Mi hai fatto prendere un colpo!"
Esclamo.
"Oh, scusa. Non era mia intenzione. Che fai?"
Mi chiede.
"Preparo un po' di caffè per me e per Brad. Dobbiamo tornare a casa nostra."
Dico.
"Convivere?"
Mi chiede.
"Ma no, intendo dire ognuno a casa propria."
Mi correggo.
"Ah, ok. Beh, se restasse ancora un po', a me e a tuo padre ferebbe piacere, tesoro."
Mi dice accarezzandoni un guancia.
"Grazie mamma, appresso molto. Ma abbiamo un lavoro. Lui fa l'attore ed io l'attrice, recitiamo nello stesso film."
Dico.
"Davvero? Non me lo avevi detto che recitate insieme!"
Mi dice mia mamma.
Ridacchio.
"Avrò dimenticato di dirtelo, scusa."
Dico.
"Tranquilla, adesso, però, non vedo l'ora che esca per vedere mia figlia come recita!"
Esclama.
Brad viene in cucina.
"Buongiorno, signora Vittora."
Saluta mia mamma.
"Oh, buongiorno a te. Non chiamarmi Vittoria, mi fai sentire vecchia, chiamami semplicemente con il mio nome."
Lo saluta mia mamma sorridendo.
"Va bene, Vittoria."
Dice il mio ragazzo sorridendo a mia madre venendomi incontro e circondandomi le spalle con un braccio.
Mia madre ci sorride dolcemente e poi se ne va.
Sospiro.
"Sono gentili i tuoi genitori."
Dice a bassa voce Brad.
"Lo so, però, dopo un po' diventano pesanti. Per ora no, ma tra un po' ti inizieranno a chiedere della tua famiglia, da dove vieni, cosa facevi prima di fare l'attore. Per questo dico che diventeranno pesanti."
Dico sospirando nuovamente.
"Tranquilla, tutti i genitori fanno questo, ma, in fondo, voglio solo il bene dei propri figli."
Afferma Brad sorridendomi ed accarezzandomi dolcemente la guancia destra.
Appoggio la mia mano sulla sua e gliela stringo.
"Grazie."
Dico.
Mi guarda interrogativo.
"Per cosa?"
Mi chiede.
"Per esserci."
Dico ammiccando un sorriso.
Ricambia e mi lascia un bacio sulla fronte.
"Grazie a te, principessa."
Afferma.
"Ti ho preparato una tazza di caffè!"
Gli dico.
"Oh, grazie mille, sei un tesoro."
Mi dice dolcemente.
Prende la sua tazza di caffè e lo beve.
"È buonissimo."
Mi dice dopo averlo bevuto.
"Grazie, è il caffè italiano."
Dico.
"Allora, è il migliore."
Afferma Brad sorridendo.
Ricambio il suo sorriso.
"Allora, torniamo a casa? Cioè, mi accompagni a casa mia?"
Gli chiedo.
"Certo, piccola."
Mi dice.
"Ok, allora andiamo a salutare i miei e poi andiamo."
Dico.
Annuisce. Lo prendo per mano e lo porto in giardino.
Troviamo i miei genitori che puliscono il giardino.
Ci vedono e ci vengono incontro.
"Buongiorno, tesoro. Buongiorno, Brad."
Ci saluta mio padre.
"Buongiorno, papà. Noi dobbiamo andare a casa."
Dico loro.
"Ma trattenetevi ancora un po', ci farebbe piacere."
Cerca di convincermi mio padre.
"Papà, abbiamo entrambi un lavoro molto impegnativo. Mi dispiace, ma non possiamo restare. Ti prometto, anzi vi prometto, che torneremo a trovarvi."
Affermo.
"Va bene, va bene. Allora, io e la mamma vi aspetteremo con ansia."
Dice ridacchiando mio padre.
Ridacchio anche io.
"Certo certo. Allora, abbraccio?"
Chiedo.
Mi abbracciano e poi asalitanoo calorosamente Brad.
"Trattamela bene, mi raccomando. È il mio unico tesoro."
Afferma serio mio padre al mio ragazzo dandogli una pacca sulla spalla.
Brad ridacchia
"Certamente. Sta tranquillo."
Dice lui.
"Allora, alla prossima, ragazzi!"
Ci salutano i miei genitori.
"Ciao mamma! Ciao papà!"
Lo saluto.
Usciamo dal giardino e saliamo in macchina. Partiamo.
"Pensi che piaccia ai tuoi genitori?"
Mi chiede Brad.
Gli sorrido.
"Certo che gli piaci.'
Dico.
"E a te piaccio?"
Mi chiede ghignando.
"Ma sei scemo o cosa?!"
Esclamo.
"Sono fin troppo serio."
Dice.
Gli tiro un pugno amichevole sul braccio destro.
"No, non mi piaci."
Dico.
Sembra rimanerci mali.
"Non mi non puoi piacere se ti amo da impazzire, scemo! Stavo scherzando."
Affermo.
"Lo avevo capito, volevo stare al tuo gioco."
Dice facendomi l'occhiolino.
Ridacchio.
Mi sorride.
"Sei bellissima quando ridi!"
Mi dice sorridendo.
"Grazie. Tu lo sei di più."
Dico sorridendogli.
"Non dire sciocchezze, piccola. Non sono bello."
Afferma.
"Invece sì. Sei l'uomo più bello che abbia mai incontrato!"
Esclamo.
"Mi trovi veramente così bello?"
Mi chiede.
"Ma certo! Non devi mai dubitare di te stesso, amore. Sei perfetto."
Affermo accarezzandogli la guancia.
"Mi fai impazzire, principessa."
Afferma dolcemente.
"In quale senso della frase,amore?"
Chiedo avendo intuito il doppio senso della frase.
"Hai già capito cosa intendo, non fare l'ingenua."
Dice.
"Ah, sai, in realtà non l'ho capito.e lo puoi spiegare."
Dico ghignando.
"Lo vuoi davvero sapere?"
Mi chiede.
Annuisco.
"Ok, lo hai voluto tu."
Dice.
Esce dalla strada e finiamo in un bosco sperduto. Parcheggia la macchina.
"Che vuoi fare?"
Chiedo fingendo di non aver capito le sue intenzioni.
"Vieni qua."
Mi dice facendomi segno di sedermi sulle sue gambe.
Lo faccio.
"Mh, sai non ho ancora capito."
Affermo ridacchiando.
"Ah sì?! Ok, va bene."
Dice.
Inizia a baciarmi il collo arrivando fino alla mascella per poi riscendere al collo. Appoggio le mani il suo petto e mi lascio scappare un gemito.
Stringo la sua camicia tra leani quando passa una sua mano sotto la camicia per poi risalire fino a raggiungere il mio seno che afferra e stringe.
Si stacca.
"Ora hai capito?"
Mi chiede.
"Sta zitto e continua con quello che sta facendo."
Sbotto.
Mi bacia le labbra mordendomi il labbro inferiore. Passo le mani nei suoi capelli e glieli stringo.
Torna abbaciarmi il collo e mi toglie la camicia. Slaccia anche il reggiseno e mi bacia tutta.
"Sì, però, qui l'unica ad essere spogliata quasi del tutto sono io."
Dico.
"Che aspetti, allora?"
Mi chiede per poi baciarmi di nuovo.
Gli slacciò e tolgo la camicia facendolo rimanere a dorso nudo.
Torna a baciarmi le labbra.
"Non ce la faccio più."
Dice.
Lo guardo interrogativa.
"Alzati."
Mi dice.
Lo faccio e mi toglie i pantaloni.
Mi bacia mentre stringe il mio interno coscia. Gemo.
Si slaccia la cintura e la lancia. Si iniziaa slacciare i pantaloni per poi toglierli e rimanere in boxer.
"Sei bellissima."
Afferma col fiatone.
Gli accarezzo il viso e passo l'indice sul suo contorno labbra.
"E tu sei perfetto im tutto e per tutto."
Dico.
Gli accarezzo i capelli.
Mi toglie le mutande e si toglie i boxer.
Mi penetra. Gemo.
"Ora...ora hai capito?"
Mi chiede.
"Aah...lo avevo capito fin dall'inizio!"
Dico.
Mi bacia. Inarcò la schiena.
Continuiamo a farlo nella macchina per mezz'ora. Poi, mi rivesto. Anche lui lo fa.
Torno sul sedile del passeggero. Sospiro.
"Wow, non me lo sarei mai aspettata."
Dico.
"Aspettati anche di peggio, piccola."
Mi dice ghignando.
Ridacchio.
Ripartiamo.
Dopo quarantacinque minuti, arriviamo a casa mia. Scendo dalla macchina. Anche lui.
Mi viene incontro e mi abbraccia.
Ci stacchiamo.
"Perché?"
Chiedo.
"Perché lo volevo fare."
Dice.
"Ti vuoi fermare a pranzo?"
Chiedo.
Ci pensa su.
"Se non disturbo..."
Dice.
Lo prendo per mano e lo porto dentro casa.
Ci sediamo sul divano e appoggio la testa sulle sue gambe sdraiandomi. Mi accarezza la testa. Chiudo gli occhi.
"Ti stai addormentando?"
Mi chiede dolce.
"Può darsi, se continui ad accarezzarmi così."
Dico.
"Alzati un attimo, scusa."
Mi dice. Lo faccio.
Si sdraia sul divano e mi fa segno di sdraiarmi su di lui. Lo faccio e appoggio la testa sul suo petto.
Mi accarezza la schiena e poi passa l'indice sulla mia colonna vertebrale facendomi inarcare la schiena.
"Ti amo."
Dico.
"Anche io e non sai quanto."
Dice lui.
Lo bacio e poi chiudo gli occhi.
"Piccola! Piccola! Svegliati!"
Mi sento chiamare e scuotere.
Aro gli occhi.
"Mmmmh, cosa c'è?"
Chiedo con voce impastata col sonno.
"Ci siamo addormentati. Sono le 14:15."
Afferma Brad.
Mi alzo di scatto.
"COOOSA?! Dobbiamo ancora pranzare. Vado a preparare qualcosa di fretta!"
Esclamo correndo in cucina.
"No no, ordiniamo due pizze."
Dice Brad.
"No, preparo io qualcosa."
Dico.
"Ok, va bene. Ordino due pizze."
Ribatte lui.
"No."
Dico.
Prende il telefono e chiama una pizzeria. Ordina sue pizze margherite.
"Ok, perfetto. Fatto."
Dice.
Faccio un finto broncio.
"Non fare così. Ti faccio cucinare la prossima volta."
Dice.
Alzo gli occhi al cielo.
"Uff, va bene."
Sbotto.
Sorride. Ricambio.
Torniamo a sederci sul divano e accendiamo la TV. Guardiamo un film mentre aspettiamo le pizze. Dopo mezz'ora arrivano le pizze. Le mangiamo mentre chiacchierariamo.
Quando le finiamo, Brad si alza.
"Hey, te ne devi già andare?"
Gli chiedo tristemente.
"Purtroppo sì, è ora che vada. Però, non ti preoccupare, ci vediamo domani, ok?"
Dice.
Annuisco con un piccolo sorriso.
Mi bacia. Ricambio.
Se ne va.
Ok, adesso che faccio? Vado da Leo, anche da Kate aggiungerri.
Di fronte a casa sua, busso alla porta e mi viene ad aprire Kate.
"Oh, ciao Carol."
Mi saluta sorridendo e facendomi entrare.
"Buon pomeriggio, scusa l'intrusione senza preavviso."
Dico.
"Vai tranquilla, mi, anzi, ci fa sempre piacere stare in tua compagnia."
Mi dice sorridendo.
"Leo?"
Chiedo.
"Oh, sta sistemando una cosa in camera. Adesso scende."
Mi dice lei
Annuisco.
Iniziamo a chiacchierare del più e del meno. Dopo un po', scende anche Leo.
"Hey, baby. Come va?"
Mi saluta sorridendo.
"Hey, Ciccio. Tutto ok. Da come posso intuire anche a voi va alla grande."
Ricambio il suo saluto sorridendo a mia volta.
Si siede con noi sul divano e continuiamo a chiacchierare. Tra risate e chiacchiere di fanno le 19:30. Mi alzo e mi avvio verso la porta.
"Fermati a cena, Carol."
Mi propone Kate.
Le sorrido.
"Ci ringrazio per l'invito, ma rifiuto."
Dico.
"Ci farebbe piacere."
Dice Kate.
"Leo, convincila tu, dai."
Continua guardando Leo.
"Baby, dai. Resta con noi. Ti prego. Se non resti mi offendo."
Dice Leo.
Ridacchio.
"E va bene, resto. Ma la prossima volta venire voi da me."
Dico.
Io e Leo prepariamo la tavola mentre Kate prepara da mangiare. Dopo mezz'ora e pronto. Porta i piatti in tavola e ma Fiano. Tra risate e chiacchierare si fanno le 21:45. Adesso è veramente ora di andare. Mi alzo.
"Ragazzi, grazie per la bellissima serata, adesso devo veramente tornare a casa."
Dico sorridendo loro.
"Oh, va bene. Ci vediamo la prossima volta."
Mi saluta Kate con un sorriso dolce e abbracciandomi.
Ricambio sia il sorriso sia l'abbraccio.
Anche Leo mi abbraccia. Ricambio.
"Ci vediamo, bellezza."
Mi saluta sorridendo.
"Ci puoi contare. A presto, ragazzi!"
Saluto sorridendo.
Torno a casa mia.
Tolgo le scarpe e vado a fare una lunga doccia calda. Dopo mezz'ora, mi asciugo e vado direttamente a dormire. È stata una lunga giornata.

I Will Always Love You❤️ ~Brad Pitt~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora