I Will Always Love You❤️ ~Brad Pitt~

Chapter 29

*Pov's Caroline*

I giorni passano e arriva il 18 dicembre. Un giorno speciale. Il compleanno di Brad.
Mi sono svegliata presto questa mattina. Beh, a dir la verità erano le 09:00 quando ho aperto gli occhi.
Ho fatto colazione e mi sono anche vestita. Ho messo un abito nero con decorazioni color argento a cui ho abbinato delle scarpe bianche con tacco. Ho preso anche un bel regalo per Brad, ma l'ho nascosto a casa di Leo, lui è l'unico a sapere di cosa si tratta, insieme, naturalmente, a Kate. Vado a casa sua. Mi apre Kate.
"Ehy. Forza, entra!"
Esclama con un sorriso.
Entro in casa.
"Penso di aver capito perché sei qui!"
Esclama.
Ridacchio.
"Sono così prevedibile?"
Chiedo.
"No, affatto. Leo è stupido e mi ha detto che oggi è il compleanno d Brad!"
Esclama ridendo.
Mi unisco a la sua risata.
"Dove lo trovo il regalino?"
Le chiedo sorridendo.
"Vieni, seguimi. L'ho messo nel mio armadio in camera da letto."
Afferma.
Annuisco.
Andiamo nella stanza, che sarebbe anche la camera da letto di Leo.
"Leo non c'è?"
Le chiedo guardandomi intorno.
Sarebbe venuto a salutarmi, almeno penso.
"È andato a fare gli auguri al festeggiato."
Mi spiega Kate.
Annuisco.
Apre l'armadio e ne tira fuori una scatolina. È quello che stavo cercando. È il mio regalo per Brad.
Lo prendo e le sorrido.
"Grazie per averlo custodito, per averlo tenuto."
Affermo.
"È stato un piacere per me e per Leo renderci utili in qualcosa."
Afferma.
"Siete sempre utili voi due. Siete i migliori amici che io abbia mai potuto avere."
Affermo sorridendole.
Mi abbraccia.
"Grazie, anche tu lo sei!"
Esclama.
"Vuoi un caffè?"
Mi chiede appena sciogliamo l'abbraccio.
"Mi farebbe piacere, magari mi aiuta a tenere gli occhi più aperti!"
Esclamo.
Scoppiano a ridere.
Scendiamo in salotto e prepara il caffè.
Dopo cinque minuti, mi raggiunge e ci sediamo sul divano. Mentre beviamo il caffè e facciamo quattro chiacchiere, sentiamo aprire il portone.
Ci voltiamo e vediamo Leo.
"Oh ciao, baby!"
Mi saluta venendomi incontro ed abbracciandomi.
Ricambio.
"Ciao Ciccio!"
Ricambio il saluto.
"Che bella sorpresa, a cosa dobbiamo il piacere di questa visita?"
Mi chiede sorridendomi.
Ricambio il sorriso.
"È venuta a prendere il regalo per Brad!"
Risponde al mio posto Kate.
"Uh, giusto!"
Afferma di rimando Leo.
Va a baciare Kate. Quanto sono belli!
Tossisco per fare capire che sono ancora qui. Si staccano e diventano rossi come dei peperoni.
"Tranquillo, tranquilli. Me ne vado. Devo andare da Brad per fargli gli auguri e dargli il mio pensiero!"
Esclamo sorridendo.
Spero veramente che gli piaccia.
Annuiscono sorridendomi.
"Allora, più tardi passo e vi dico."
Affermo.
"Certamente, ti aspettiamo. Gli piacerà, fidati!"
Afferma Leo sorridendomi ed incoraggiandomi.
Gli sorrido e me ne vado.
Torno un attimo a casa mia per prendere le chiavi di casa e parto.
Dopo quaranta minuti, arrivo.
Scendo dalla macchina e busso. Non mi apre nessuno. Appoggio la mano sulla maniglia. È aperto. Entro. Sento dei rumori provenire dal piano superiore. Salgo lentamente le scale. Il rumore si fa più forte. Mi avvicino ad ogni camera appoggiando l'orecchio ad ogni porta. Arrivo alla sua camera. Sento dei rumori, strani, quasi gemiti. Apro leggermente la porta. Non è possibile! No, ti prego! Fai che sia un sogno, fai che sia frutto della mia immaginazione.
Sento le lacrime agli occhi e il mio cuore lacerarsi in mille pezzi. Il mio ragazzo, Brad, è a letto con un'altra donna.
Lascio la porta così e corro giù. Quasi rischio di inciampare. Arrivo fuori e sbatto il portone d'ingresso talmente forte che quasi si rompe. Corro verso la macchina.
Mi sento bloccare per le spalle. Mi volto. È Lui.
Scoppio a piangere e gli tiro uno schiaffo talmente forte che gli resta sulla guancia un segno rosso.
"SEI UN...GUARDA, NON FARMELO DIRE! TI DICO SOLO QUESTO: TRA NOI È FINITA. NON MI CERCARE E, SOPRATTUTTO, NON MI SEGUIRE, NON TI AZZARDARE A FARLO!"
Esclamo urlandogli in faccia.
Prova a parlare. Non gliene do modo perché volto le spalle e raggiungo la mia macchina.
"ASPETTA. FAMMI SPIEGARE!"
Lo sento urlare. Mi raggiunge.
"NO, NON C'È NIENTE DA SPIEGARE. SEI SOLO UN FIGLIO DI...AAH, NON LO DICO!"
Urlo.
"È STATO UN ERRORE, OK? LO AMMETTO. NON DOVEVA SUCCEDERE. MA QUELLA MI HA SEDOTTO IN TUTTI I MODI POSSIBILI ED INIMMAGINABILI E HO CEDUTO."
Esclama alzando la voce, anzi urlando.
"E QUESTA SAREBBE UNA SCUSA?! MA TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE JAI FATTO, EH?! MI HAI TRADITA. NON TI VERGOGNI?! ANZI, MI VERGOGNO IO AL POSTO TUO. MI VERHOGNO DI SSSERMI INNAMORATA DI TE. IL MIO PIÙ GRANDE ERRORE È STATO AVCETTARE IL RUOLO DI SUSAN. SONO UNA COMPLETA IDIOTA!"
Urlo.
"Perdonami. Non volevo spezzati il cuore, davvero!"
Esclama.
"NON VOLEVI SPEZZARMI IL CUORE. BEH, SEMBRA PROPRIO CHE TU NON SIA RIUSCITO NEL TUO INTENTO. IL MIO CUORE È A PEZZI E NESSUNO PUÒ RICUCIRLO. NESSUNO. IO TI HO DONATO TUTTA ME STESSA. E TU MI HAI USATA. VOI UOMINI SIETE TUTTI UGUALI. CI USATE PER I VOSTRI PIACERI E POI, QUANDO VI STANCATE, CI BUTTATE VIA COME SPAZZATURA. TI DEVI VERGOGNARE DI TE STESSO!"
Urlo ancora.
"MI DISPIACE, OK? IO TI AMO!"
Urla lui.
"MI AMI?! AHAHAHA, BELLA QUESTA. FANTASTICA BUGIA. IL TUO NON È AMORE. IL TUO È INVAGHIMENTO! IL MIO ERA AMORA, ADESSO È ODIO. ADESSO ME NE VADO. NON FARTI PIÙ VEDER, NON MI CERCARE, NON MI SCRIVERE E NON MI SEGUIRE!"
Urlo entrando in macchina e partendo.
Torno a casa. Parcheggio la macchina
Stringo il volante e scoppio a piangere.
"PERCHÉ?! PERCHÉ TUTTE A ME?!"
Urlo sbattendo le mani contro il volante. Scendo dalla macchina e corro verso casa di Leo. Busso violentemente, fino a farmi male alle nocche. Mi aprono.
"Chi...CAROLINE?!"
Esclama Leo sgranando gli occhi.
Non dico niente e lo abbraccio forte.
Ricambia l'abbraccio accarezzandomi i capelli.
Mi porta dentro e mi fa sedere sul divano.
"Baby, che succede?"
Mi chiede preoccupato.
Lo guardo piangendo.
"Mi...mi...mi..."
Cerco di dire tra le lacrime.
"Cosa?"
Chiede.
"Era a letto con un'altra donna."
Dico.
Le lacrime scendono.
"No, non è possibile!"
Esclama serio e duro.
"Sì, invece. L'ho visto con i miei occhi!"
Esclamo continuando a piangere.
Appoggio la testa sul suo petto e mi lasciò coccolare.
"Ti credo, tranquilla. Però, adesso, smettila di piangere, ok? Sei una ragazza forte, devi lasciarti tutto questo alle spalle ed andare avanti. Torna con il sorriso in faccia e asciugati quelle lacrime, baby!"
Esclama.
Sorrido flebilmente. Questo ragazzo è speciale.
"È t-tro-troppo doloroso!"
Esclamo tra le lacrime.
"Shhh, ci siamo qui noi per conosolarti!"
Mi sussurra.
"Oddio! Carol, che cos'è successo?!"
Esclama Kate correndomi incontro ed abbracciandomi.
"Quell'essere di cui è innamorata, l'ha tradita con un'altra donna!"
Esclama furioso Leo.
"Oh no, mi dispiace, cara!"
Afferma Kate abbracciandomi ancora.
"Grazie, ragazzi. Siete speciali."
Dico quando le lacrime smettono di uscire.
"No, siamo semplicemente persone che ti voglio veramente bene!"
Esclama Leo lasciandomi un bacio sulla tempia.
"Vuoi restare qui a dormire? Per calmarti."
Mi propone Kate.
"No, creo disturbo."
Dico.
"Non fare la scema, non crei affatto disturbo."
Afferma di rimando Kate.
"Resta."
Dice Leo.
Guardo entrambi con un piccolo sorriso.
"E va bene. Però, solo questa notte, domani torno a casa mia!"
Esclamo.
"Va bene, va bene!"
Esclama Leo ridacchiando.
Kate prepara qualcosa daangiare, ma non prendo niente. È stata una giornata troppo brutta. Non ho fame.
"Dov'è la mia camera?"
Chiedo.
"È quea degli ospiti, penso sappia dove sia!"
Esclama Leo.
Annuisco ee ne vado.
Mi sdraio nel letto e vado in un sonno profondo, anche se sono solo le 13:30.
Mi sveglio alle 19:30. All'ora di cena. Scendo in salotto dove trovo Leo e Kate.
"Oh, buonasera. Vuoi un piatto di pasta?"
Mi chiede Kate.
Nego con la testa.
"Almeno facci compagnia al tavolo, dai."
Dice Leo.
Mi vado a sedere con loro. Finiscono di mangiare. Poi, guardiamo un film. Loro due sono abbracciato. Trattengo le lacrime che voiono uscire.
"Scusate, vado a letto."
Dico alzandomi.
"Buonanotte, baby!"
Esclama Leo.
Sorrido flebile.
Ricambio il saluto.
Mi saluta anche Kate e poi vado nella stanza degli ospiti.
Mi sdraio di nuovo a letto e mi addormento nuovamente.