*Pov's Caroline*
Mi sveglio di buon'ora ed ho ancora un giramento di testa, non da svenire, però.
Mi sa che ha ragione Tom. Devo andare da un dottore, un ginecologo.
Prendo il telefono e chiamo l'ospedale per prenotare una visita. Oggi pomeriggio alle 14:45. Devo chiedere a qualcuno di accompagnarmi. Chiederò a Leo, sperando che non sia occupato.
Faccio velocemente colazione e mi vesto.
Vado da Leo. Busso alla porta e mi apre Kate. Mi abbraccia sorridente e mi fa entrare.
"Leo?"
Chiedo.
"È un attimo in bagno."
Mi dice.
Annuisco.
"Che succede?"
Mi chiede preoccupata.
Ci sediamo sul divano.
"In questi giorni non mi sono sentita molto bene, ho avuto nausea e giramenti di testa. Sono svenuta due volte."
Dico massaggiandomi le tempie.
"Oddio, mi dispiace un sacco. Hai prenotato una visita dal ginecologo?"
Mi chiede accarezzandomi le spalle.
"Sì, prima di venire qui."
Dico.
"Ehyla, baby. Come mai da queste parti?"
Chiede Leo alle mie spalle.
"Oggi l'accompagni dal dottore, Leo. Non si sente molto bene "
Interviene Kate.
"Carol, è vero?"
Mi chiede serio Leo.
Annuisco.
"A che ore? Dove?"
Mi chiede.
"Alle 14:45, al Cedars-Sinai Medical Center."
Dico.
"Alle 13:50 passo a prenderti."
Mi dice.
"Grazie, ragazzi."
Dico.
"E di che. Anzi, ti vuoi fermare a pranzo?"
Propone Leo.
"Va bene, non ho niente da fare."
Dico.
Mi sorridono entrambi.
Continuiamo a chiacchierare del più e del meno, quando si fanno le 13:00.
"Oh, si è fatto un po' tardi. Vado a preparare qualcosa da mangiare."
Afferma Kate sorridendo.
Va in cucina ed inizia a preparare da mangiare.
"Con Tom come va?"
Mi chiede Leo.
"Oh...ehm...bene..."
Dico
"Baby, parlami."
Mi dice serio.
Annuisco.
Gli dico di ieri e degli inviti al Gala che mi ha mostrato Tom.
"Sì, ha ragione, ci saremo anche io e Kate. Mi farebbe piacere che tu venissi."
Afferma sorridendomi.
"Anche a me."
Dico.
"Vieni allora. Accetta l'invito. Senti, non te lo dovrei dire, ma, secondo me, Tom è cotto di te."
Mi dice ridacchiando.
Sono imbarazzata. Mi sento rossa come un peperone.
"Non devi arrossire, Ciccia. È una bella cosa."
Mi dice.
"Lo so, lo so, ma non so cosa provo io."
Dico.
"Lo capirai col tempo."
Dice lui.
Annuisco.
"Ragazzi, è pronto da mangiare!"
Esclama a gran voce Kate dalla cucina.
La raggiungiamo e ci sediamo a tavola.
Mangiamo.
Finiamo alle 13:40, tra dieci minuti dobbiamo uscire di casa. Vado un attimo nel loro bagno e mi sciacquo la faccia.
Torno in salotto dove trovo Leo già pronto.
"Andiamo?"
Mi chiede.
Annuisco.
"Fatemi sapere come va, ok?"
Chiede Kate.
"Certamente."
Dico.
"Fai il prudente, amore."
Afferma Kate dando una bacio sulle labbra a Leo.
"Sì, tranquilla, my love."
Afferma Leo sorridendole.
Usciamo di casa e saliamo in macchina.
Partiamo.
Arriviamo in ospedale alle 14:35. Entriamo.
"Avete un appuntamento?"
Mi chiede una ragazza del cup.
"Appuntamento dal ginecolo a nome di Caroline Di Nuzzo."
Dico.
Guarda il computer.
"Ecco. Questo è il numero dell'ambulatorio, al secondo piano, verrà chiamata dentro attraverso questo numero qui."
Mi dice la giovane mostrandomi entrambi i numeri.
"La ringrazio."
Dico prendendo i fogli e andando all'ascensore.
Leo mi segue. Solo adesso noto che ha un cappello in testa, forse per non farsi riconoscere.
Entriamo nell'ascensore e pigio il pulsante 2.
"Sei agitata?"
Mi chiede Leo.
Annuisco.
"Sì, ho paura."
Dico.
"E di cosa? Di cosa dovresti aver paura?"
Mi chiede.
"Di scoprire cos'ho."
Rispondo.
"Non devi averne, baby."
Mi dice dandomi un bacio sulla fronte. Arriviamo al secondo piano ed usciamo dall'ascensore.
Raggiungiamo l'ambulatorio segnatomi sul foglio e ci sediamo su delle sedie.
Giocherello con le mani per cercare di scacciare l'ansia.
"Più fai così, più ti agiti, Ciccia."
Mi dice Leo.
"Lo so, lo so."
Dico.
Dopo venti minuti, esce una ragazza dall'ambulatorio.
"Caroline Di Nuzzo."
Chiama a gran voce.
Alzo la testa e mi alzo.
"Eccomi. Arrivo."
Dico.
Si alza anche Leo ed entriamo nell'ambulatorio.
"Non possono esserci accompagnatori."
Dice fredda l'infermiera.
Annuisco.
Mi volto verso Leo.
"Io ti aspetto qui fuori, baby, ok?"
Mi dice sorridendo.
Annuisco.
"Sorridi, sei più bella quando sorridi."
Dice il mio migliore amico.
Gli sorrido lievemente.
Se ne va.
L'infermiera mi accompagna nell'ambulatorio e mi fa accomodare.
"Un minuto ed il dottor Williams è qui."
Dice.
"La ringrazio."
Dico.
Dopo tre minuti, arriva il dottore.
Mi alzo e ci stringiamo le mani.
"Signorina Di Nuzzo, è da un po' che non ci vediamo. Come mai è qui?"
Mi chiede.
Ci sediamo.
"È da tre giorni che mi sento sempre la testa girare e sensazione di nausea. Sono svenuta due volte. Non so cosa mi stia succedendo."
Dico.
"Beh, dai sintomi che mi ha elencato, signorina, mi azzarderei a dire che lei è incinta. Ma non ne posso essere certo. La prego di togliersi la maglia, vorrei farle un'ecografia per accertarmene."
Dice alzandosi e preparandomi il lettino su cui mi devo sdraiare.
"Va bene."
Dico.
Tolgo la maglia e mi sdraio sul lettino.
Passa una gel freddo sul mio ventre e lo spalma con l'ecografo. Vedo qualcosa su uno schermo.
"Vedo qualcosa di strano. Ingrandisco...ah, ecco...affermazione accertata. Le faccio le mie più sincere congratulazioni, signorina. È in dolce attesa. È incinta."
Mi dice sorridendomi lievemente.
Ricambio il sorriso, anche se non so se esserne felice o meno, poiché il figlio è di colui che mi ha tradita, ne sono certa.
Dovrei esserne felice perché questo bambino è una gioia, non c'entra niente nella mia storia con il padre ed io ho sempre desiderato avere un bambino.
Però, sono triste perché crescerà senza un padre, senza una figura paterna.
Scendo dal lettino e rimetto la maglia.
"Ecco a lei le immagini dell'ecografia, le ho anche prescritto la prossima visita, tra un mese."
Mi dice porgendomi una cartella che afferro.
"La ringrazio, dottore. Arrivederci."
Dico uscendo dall'ambulatorio.
Appena Leo mi vede, si alza e mi viene incontro.
"Com'è andata?"
Chiede.
"Possiamo andare a casa tua? Vorrei parlartene da sola, senza nessuno intorno."
Dico.
Annuisce.
Usciamo dall'ospedale, saliamo in macchina e, dopo quaranta minuti, siamo a casa sua.
Entriamo dove troviamo Kate seduta sul divano. Appena ci sente entrare si alza dal divano e spegne la TV.
Ci viene incontro.
Mi abbraccia e poi bacia Leo.
"Com'è andata, ragazzi?"
Ci chiede.
"Io do a lei la parola."
Dice Leo indicandomi.
"Sono incinta."
Dico.
Si bloccano e mi guardano stupiti.
"C-cosa?! Scusa...ho...abbiamo...capito bene...?"
Chiede a tratti Leo.
Annuisco.
"Oh ma che bella notizia, congratulazioni, cara!"
Esclama gioiosa Kate abbracciandomi.
Mi abbraccia anche Leo.
"Non hai l'aria tanto felice, tesoro."
Dice Kate.
"Infatti, non lo sono. Non fraintendetemi, sono in parte felice ed in parte no. Felice perché ho sempre desiderato avere un figlio, triste perché crescerà senza un padre."
Dico sedendomi sul divano ed appoggiando una mano sul mio ventre.
Piccolo mio, non sai quanto io ti abbia sempre desiderato, ma in questo momento non sono in forma.
"È una bellissima cosa avere dei bambini. Sappiamo che sei triste, anche io lo sarei, ma ci siamo noi qui con te. Il tuo bambino crescerà tra persone che gli vorremmo tanto bene, come ne vogliamo alla mamma. Per qualunque cosa, io e Leo ci siamo."
Dice Kate stringendomi le spalle e sorridendomi.
Ricambio il sorriso.
"Grazie Kate, grazie ad entrambi. Vi voglio bene."
Dico abbracciando entrambi.
Sono di buon umore ora.
Chiacchieriamo del più e del meno fino alle 18:30.
"Ragazzi, io ora vado. Ci sentiamo!"
Dico alzandomi dal divano.
Annuiscono.
"Ci sentiamo, baby!"
Esclama Leo.
"Ciao, cara!"
Mi saluta Kate.
Saluto e torno a casa mia.
Dovrei fare sapere anche a Tom che sono incinta. Mi mordo il labbro inferiore. Che faccio? Lo chiamo e glielo dico? Oppure lo chiamo e lo invito a casa?
Alla fine, opto per la seconda.
*Chiamata iniziata*
Io: "Ehy, Tom. Ti devo parlare. È una cosa importante, per me."
Tom: "Ehy, certo."
Io: "Riusciresti a venire a casa mia?"
Tom: "Oh... sì, ci vediamo fra poco, allora."
Io: "Grazie. A dopo."
*Chiamata terminata.*
Mi butto a peso morto sul divano e sbuffo.
Mi copro il viso con le mani.
Perché proprio ora?! Adoro i bambini, ma questo non è il momento giusto, no.
Dopo una ventina di minuti, sento bussare alla porta. Mi alzo dal divano ed apro la porta. È Tom.
Mi sorride. Ricambio lievemente.
"Ehy."
Mi chiede.
"Ciao!"
Ricambio.
Lo faccio entrare e ci sediamo sul divano.
"Sei strana. Che succede?"
Mi chiede preoccupato, prendendomi una mano e stringendomela.
"Beh, qualcosa è successo."
Affermo.
"Dimmi tutto, allora. Ti ascolto."
Afferma guardandomi.
"Aspetto un bambino."
Dico velocemente.
"Sei...sei incinta?"
Mi chiede.
Annuisco.
Mi abbraccia.
"È una meravigliosa notizia. Congratulazioni!"
Esclama.
"Grazie."
Dico appoggiando la testa nell'incavo del suo collo.
"Solo che questo bambino crescerà senza una figura paterna!"
Esclamo.
Sento le lacrime agli occhi ed inizio a singhiozzare.
Mi asciuga le lacrime che scendono.
"Sarà vero quel che dici, ma crescerà con l'amore di una madre che gli vuole bene."
Mi dice.
"Hai ragione. Ho sempre desiderato un figlio."
Dico.
"Ci sarò per qualunque cosa accada!"
Esclama.
Gli sorrido e lo bacio a stampo sulle labbra.
Ricambia il mio sorriso.
"Io adesso dovrei andare, mia madre mi ha invitato a cena. E sai come sono le mamme."
Afferma alzando gli occhi al cielo.
Scoppio a ridere.
"Va bene, va bene. Ci sentiamo!"
Esclamo sorridendo.
"Naturalmente, a presto!"
Saluta ricambiando il sorriso.
Se ne va.
Nel frattempo, si sono fatte le 19:30.
Preparo un piatto di pasta per cena. Mangio. Poi, mi lavo. Guardo un film su Netflix e, alle 23:45, vado a letto.
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I Will Always Love You❤️ ~Brad Pitt~
عاطفيةCaroline è una giovane attrice che recita nei ruoli delle comparse nei film. Il suo migliore amico è Leonardo DiCaprio, che considera come un fratello. Un giorno, riceverà una e-mail e, da quel momento in poi, la sua vita cambierà per sempre. Cosa s...