Chapter 32

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*Pov's Caroline*

Mi sveglio alle 09:45. È un tardi. Faccio velocemente colazione e mi vesto.
Cavolo. Devo dire a Leo com'è andata con Tom. Gli scrivo.
*Inizio chat*
A "Lello❤️💗":
"Ehy Ciccio. Ieri sera tutto ok, mi sono dimenticato di dirtelo🙃"
Da "Lello❤️💗":
"Ehy, baby. Bene bene, ti inviterei pure a casa per parlarne, ma io e Kate siamo fuori, magari domani💞"
A "Lello❤️💗":
"Certo, salutami Kate. Buona giornata💟"
Da "Lello❤️💗":
"Grazie, Ciccia. Anche a te😘"
*Fine chat*
Non ho niente da fare. Improvvisamente, mi viene in mente Diana
È da un bel po' che non ci vediamo. Quasi quasi le chiedo di uscire. Ma sì. La chiamo.
Dopo tre squilli, risponde.
*Chiamata iniziata*
Diana: "Caroll, da quanto tempo. Che piacere risentirti!"
Io: "Dianaaa, amica mia. Da molto tempo direi. Sono successe diverse cose in questo periodo, ma non te le posso raccontare in chiamata. Ci vediamo oggi? Magari usciamo a pranzo e facciamo un giretto."
Diana: "Uh, adesso sono curiosa. Certamente, prenoto io in un posticino in centro. Per le 12:45 ti va bene?"
Io: "Ottimo. Dopo mi mandi l'indirizzo?"
Diana: "Logico, tesoro."
Io: "Ahahaha, a dopo!"
Diana: "A più tardi!"
*Chiamata terminata*
Sinceramente, mi manca un po' Diana, è sempre stata una cara amica sempre presente. Ho bisogno di parlarle.
Guardo un po' la TV e, quando si fanno le 12, inizio a cambiarmi.
Metto delle calze termiche ed una gonna bianca a cui abbino un maglioncino nero e degli anfibi con tacco. Raccolgo i capelli in una coda alza e mi trucco. Metto eyeliner, ombretto, matita per gli occhi, mascara, una rossetto rosa e un lip gloss. Sono pronta e sono le 12:20. Prendo una borsetta in cui metto le cose essenziali. Prendo le chiavi di casa ed esco di casa, Diana mi ha mandato la posizione del ristorante e non è molto distante da casa mia.
Dopo una decina di minuti, arrivo a destinazione. Il ristorante in questione prepara piatti italiani ed è molto carino.
"Caroll, eccomi!"
Sento esclamare alle mie spalle mi volto e vedo Diana già seduta ad un tavolo per due.
La raggiungo.
Si alza e ci abbracciamo.
"Madooo, da quanti giorni non ci vediamo."
Afferma sorridente e gioiosa.
Ricambio il sorriso.
Ci accomodiamo al nostro tavolo. Guardo un po' il menù. Prenderò una lasagna alla bolognese.
"Allora? Cosa mi devi dire? Sono curiosa."
Mi chiede appoggiando i gomiti sul tavolo e la testa sulle mani.
"È meglio che te ne parli più tardi, c'è troppa gente. Adesso godiamoci il pranzo."
Affermo.
Prova a dire qualcosa ma la guardo dritta negli occhi. Tace.
"Cosa prendete, ragazze?"
Ci chiede un giovane ragazzo, direi il cameriere.
"Una lasagna bolognese per me."
Dico.
"Una carbonara, grazie."
Ordina Diana.
Il giovane annuisce e se ne va.
"Dimmi almeno questo. Sono buone o brutte notizie?"
Mi chiede.
"Una buona es una brutta."
Dico.
"C'entra qualcuno che conosco?"
Insiste.
"Sì, ma te ne parlo dopo."
Dico dura.
"Va bene, va bene."
Dice alzando le mani a mo' di resa.
Ridacchio.
Dopo mezz'ora arrivano i piatti. Mangiamo e poi andiamo a pagare.
Usciamo dal ristorante.
"La macchina la lasciama parcheggiata qui, tanto il centro è a due passi."
Dice Diana.
Annuisco.
Passeggiamo.
"Adesso ti dico tutto."
Dico abbassando lo sguardo e facendo un gran sospiro.
"Oh oh, qualcosa ami dice che vuoi partire con la brutta notizia."
Dice.
Annuisco.
"In qualche modo si collega alla buona."
Dico.
"Ti ascolto, parla pure."
Dice.
"Tu sai che mi sono fidanzata con Brad, no? Beh, adesso non più. L'ho lasciato. Il 18 dicembre, era il suo compleanno, gli volevo dare un piccolo pensierino e, quindi, sono andata a casa sua. Ho sentito dei rumori e, beh, puoi immaginare com'è andata. Era a letto con un'altra donna. Non puoi capire quanto mi abbia fatto male al cuore. Prima Alexander poi Lui."
Dico cercando di trattenere lacrime e singhiozzi.
"Oh cavolo, mi dispiace un sacco. Eravate una bellissima coppia. Adesso, gliene devo dire quattro per aver distrutto il cuore di una bella ragazza come te."
Afferma Diana duramente e stringendo le mani a pugno.
"No no, va bene così. Poi, il 16 gennaio è uscito il film con Leo e Kate e mi hanno dato un biglietto ed un pass per andarlo a vedere alla prima proiezione. È un film meraviglioso, devi andarlo a vedere in un modo o nell'altro. In poche parole e per farla breve, ho conosciuto Tom Cruise. E gli ho raccontato tutto. Non so perché, come mai io lo abbia fatto, ma ne avevo bisogno, avevo bisogno di aprirmi con qualcuno e l'ho fatto con lui. Sento che posso fidarmi di lui. Mi ha riaccompagnata a casa lui quella sera e..."
Dico.
"....e?"
Chiede la mia amica incitandomi a continuare.
"Beh...ecco...siamo finiti a letto...Ieri siamo usciti e stavamo di nuovo per finire a letto, ma l'ho bloccato."
Finisco di raccontare.
Resta qualche secondo in silenzio, per metabolizzare ciò che le ho appena detto.
"Aspetta, aspetta...tu hai conosciuto Tom Cruise...quel Tom Cruise?!"
Mi chiede sgranando gli occhi.
"Sì, quel Tom Cruise, non penso che ce ne siano altri."
Dico ridacchiando.
"E ci sei finita letto. Ok. Va bene. Ma provi qualcosa per lui? Che ne so attrazione?"
Mi chiede.
"Attrazione, si provo attrazione per lui."
Dico.
"Uh, bene bene. Allora. Com'è? Bravo? Bello? Affascinante? Ci sa fare a letto?"
Mi chiede entusiasta.
"Piano con le domande. È bravo, è affascinante e ci sa fare. Altro?"
Affermo.
"Ah, quanto vorrei conoscerlo di persona!"
Esclama guardando il cielo sognante.
Mi gratti la nuca e ridacchio.
"Beh, un modo ci sarebbe, a dirla tutta."
Affermo.
Le si illuminano gli occhi e sorride a 32 denti.
"Davvero?"
Chiede guardandomi.
"Sì, io avrei il suo numero. Che ne so, gli vuoi scrivere con il mio telefono specificando di essere una mia amica oppure preferisci che i scriva io e gli dica di venire?"
Chiedo.
Mi scuote.
"Parli del diavolo e spuntano le corna. Guarda lì, non è lui quello che si sta avvicinando?"
Mi chiede entusiasta indicando con gli occhi un uomo incappucciato.
Focalizzo l'immagine ed aspetto che si avvicini di più.
"Si sta avvicinando ed è proprio lui. È lui!"
Esclama Diana battendo le mani
"Eddai! Non fare la bambina, Diana. Sembri proprio una bambina quando vede la sua prima cotta!"
Esclamo roteando gli occhi al cielo.
Mi sento osservata. Alzo lo sguardo. Quell'uomo incappucciato mi guarda e, una volta incrociati gli sguardi, lo riconosco.
Sì, ha ragione Diana. È lui.
Mi viene incontro sempre incappucciato.
"Ehy, come stai?"
Mi chiede sorridendo.
"Ehy, dire bene, dai. Grazie ancora per ieri sera!"
Affermo ricbiando il suo sorriso.
"Figurati, tranquilla."
Dice.
Vedo la mia amica saltare dalla gioia e guardandolo con i cuori al posto degli occhi.
Scoppio a ridere. Alcune volte sembra essere una bambina.
"Ok, ho capito. Lei è Diana, una mia carissima amica, viene direttamente dall'Italia. Diana, tu lo conosci. Ecco, io ho fatto la mia parte."
Esclamo ridacchiando e tirandomi indietro, conoscendo la mia amica.
Tom le porge la mano.
Lei gliela stringe con in faccia stampato un raggiante sorriso.
"I-io sono Diana."
Dice balbettando la mia amica.
Tom le sorride.
"Tranquilla, Diana. Non ti mangio."
Dice lui sorridendole e ridacchiando.
"Oh...beh...sa... è il mio attore preferito..."
Dice Diana.
"Dammi del tu, se no mi fai sentire vecchio."
Dice Tom.
"Va bene, sig...Tom..."
Afferma Diana insicura.
"Sì, va bene così. Chiamami per nome."
Dice lui sorridendole.
Diana ricambia.
"Che facevate da queste parti?"
Ci chiede guardando me.
"Facevamo un giretto."
Dico.
"Esatto, Carol ha ragione. E tu?"
Chiede ancora gioiosa la mia amica.
Ma che intenzioni ha?!
"Come voi."
Risponde lui.
Diana, ti prego, non fare strane proposte!
Esclamo tra me e me.
"Ti piacerebbe unirti a noi?"
Propone Leo.
Ecco, lo sapevo. Me lo sentivo.
"Non so, se creo disturbo, vado via."
Afferma notando la mia faccia.
Di sicuro sarà un misto tra infuriata ed imbarazzata.
"No, no. Nessun disturbo."
Dico.
Mi sorride. Ricambio.
"Allora, madamoiselle. Andiamo a fare questo giretto."
Affermo Tom.
Passeggiamo e dietro di noi c'è sempre la guardia del corpo di Tom.
Mi sento in imbarazzo.
"Che c'è?"
Mi chiede sussurrando nell'orecchio Tom.
"Niente niente."
Dico arrossendo lievemente per il suo fiato sul mio collo.
"Sicura?"
Mi chiede ancora.
Annuisco.
Continuiamo a passeggiare ed io e Diana ci fermiamo davanti a diversi negozi.
Siamo davanti ad una libreria. Mi piace molto leggere, è una delle mie grandi passioni.
"Che ne dici? Entriamo?"
Mi chiede Diana.
"Con piacere."
Rispondo sorridendo.
Entriamo nel negozio e vado nel reparto che mi piace molto, quello dei libri classici e dei romanzi. C'è l'Iliade. Fin da piccola sono sempre stata affascinante dalla mitologia Greca e Romana, viste anche le mie origini. Deciso di prenderlo. Mi dirigo alla cassa.
"Prendo questo."
Dico.
"23$."
Dice il cassiere.
Tiro fuori il portafogli e pago il libro.
Esco fuori dal negozio.
"Non uscivi più, mi stavo preoccupando."
Dice Diana.
"Ahahah, tranquilla. Ho preso un libro."
Dico mostrando la busta.
"Di che si tratta?"
Mi chiede Tom.
"L'Iliade di Omero."
Dico.
"Oh, a te e questa mitologia antica!"
Esclama scherzosamente alzando gli occhi al cielo Diana.
"Divertente, guarda."
Affermo facendole la linguaccia.
Noto Tom ridacchiare.
Continuiamo a passeggiare per un'oretta.
"Io devo andare, è stato un piacere."
Afferma Diana sorridendo sia a me sia a Tom.
Ricambio il sorriso e l'abbraccio.
"Mi potresti dare un passaggio? Torno a casa anche io."
Dico.
"Certamente."
Dice lei.
"Ti accompagno io a casa, ti devo anche parlare di una cosa."
Dice Tom guardandomi.
"Oh, beh, allora, ci vediamo un'altra volta, Diana!"
Esclamo salutandola.
"Certamente, tesoro. Ciao ad entrambi!"
Saluta lei andandosene.
"Cosa mi devi dire?"
Chiedo a Tom voltandomi verso di lui.
"Ti accompagno prima a casa. John, tu puoi andare."
Dice lui all'uomo che se ne va.
Andiamo nella sua macchina e mi riaccompagna a casa. Entriamo in casa.
"Quindi? Che succede?"
Chiedo mentre ci sediamo sul divano.
"Ho due inviti per un gala, ho sentito da una voce che ci saranno anche Leo e Kate, a me hanno dato due inviti, ma non so chi portare. Verresti con me?"
Mi propone mostrandomi gli inviti.
Resto in silenzio per due minuti osservando gli inviti.
"Non saprei, non mi sentirei a mio agio."
Dico.
"Ci sarò io con te e anche i tuoi amici."
Dice accarezzandomi la guancia.
"E va bene, verrò con te."
Dico sorridendo lievemente.
"Grazie."
Mi dice dandomi un bacio a stampo sulle labbra.
Sorrido al contatto.
"Scusa, sto correndo troppo."
Dice.
"No, non è vero."
Dico.
"Invece sì, Carol. Invece sì."
Dice.
Sento di nuovo la testa girare, un senso di nausea e vista sfocata. Svengo di nuovo.
Sento delle carezze sul viso. Apro gli occhi. È Tom.
"Stai bene? Sei svenuta di nuovo!"
Afferma.
"Io sto bene."
Dico.
"Non direi sei pallida come la neve."
Dice accarezzandomi la guancia destra. Vado in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Bevo.
"Grazie ancora."
Dico.
"Tranquilla. Promettimi che andrai da un dottore."
Mi dice.
Annuisco.
Parliamo un altro po' e poi se me va.
Preparo qualcosa da mangiare visto l'orario e, alle 23:45, vado a dormire.

I Will Always Love You❤️ ~Brad Pitt~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora