*Pov's Caroline*
Mi sveglio con il suono assordante della sveglia. Apro gli occhi e controllo l'orario. Perfetto, sono le 09:00. Mi alzo e vado a fare colazione. Poi, mi lavo e metto qualcosa di comodo per dentro casa.
Accendo il computer. È arrivata una e-mail dal signor Brest che ci comunica il giorno e l'orario delle prossime riprese. Saranno tra due settimane, un giovedì, alle 17:00.
Prendo il telefono e noto che mi è arrivato un messaggio. Oddio, ma chi cavolo è questo?! È sempre quel numero sconosciuto che mi manda uno smile sorridente.
Basta, ora.
Mando un messaggio a Leo.
*Inizio chat*
A "Lello❤️💗":
"Hey😘 sto andando da un detective per scoprire a chi appartiene quel numero sconosciuto, mi ha mandato un altro messaggio."
Da "Lello❤️💗":
"Hey, baby. Fai bene, così scopri, finalmente, di chi si tratta. Vuoi che venga con te?"
Da "Lello❤️💗":
"Se lo preferisci, vieni pure."
Da "Lello❤️💗":
"Sono curioso anche io, tra cinque minuti sono da te. Andiamo con la mia macchina!"
A "Lello❤️💗":
"Ok, ti aspetto😘"
*Fine chat*
Metto un paio di scarpe a caso e cambio maglia, ne metto una a maniche corte.
Esco di casa e aspetto Leo.
Dopo ci que mi uti arriva. Salgo in macchina.
Mi sorride.
"Allora, andiamo?"
Chiede.
Annuisco.
"Mio cugino, Julius, lo conosci, anni fa te l'ho presentato, fa, come lavoro, il detective ed è anche molto bravo. Se preferisci, ti porto da lui."
Mi dice Leo.
"Oh, sì sì, me lo ricordo. Va bene, mi fido di te. Portami da lui!"
Affermo.
Annuisce.
"L'unico problema è che, il suo studio, dista un'ora da qui."
Dice il mio migliore amico.
"Non mi interessa, portami da lui lo stesso. Devo scoprire che è questo che mi manda messaggi anonimi!"
Affermo.
"Ok, va bene."
Dice.
Partiamo.
Dopo un'ora di viaggio, arriviamo davanti ad un grande palazzo con finestre di vetro. Entriamo. Ci accoglie una signora di mezza età.
"I Signorini hanno bisogno di qualcosa?"
Ci chiede cordiale.
"Stiamo cercando Julius Indenbirken, il detective."
Dice Leo.
"Ok, avete un appuntamento?"
Ci chiede ancora.
"Sono il cugino, dobbiamo parlargli di una cosa importante!"
Afferma Leo serio.
"Oh, siete un suo familiare, quindi. Avevo notato una certa somiglianza. Seguitemi, vi porto da lui!"
Ci dice la signora.
La seguiamo come richiestoci.
Arriviamo di fronte ad un ufficio.
Bussa ad una porta.
"Signor Indenbirken, ci sono due persone per lei!"
Dice la signora.
"Li faccia entrare!"
Sentiamo dire dall'altro lato della porta da una voce dura e seria.
La signora ci apre la porta e noi entriamo. Chiude la porta alle nostre spalle.
"Prego, sedetevi. In cosa posso esservi utile?"
Ci chiede senza alzare gli occhi dal computer.
"È un piacere rivederti, Julius!"
Afferma Leo.
Julius si blocca di colpo e alza gli occhi per guardarci. Sorride. Si alza e ci viene incontro.
"Leonardo! Il piacere è mio. Scusatemi, ma ero intento su un caso!"
Afferma.
Lui e Leo si abbracciano.
"Spero ti ricorderai di lei, Caroline."
Dice Leo indicandomi.
"Caroline? Quella Caroline? La tua migliore amica?!"
Esclama Julius, stupito, guardandomi.
"Sì, proprio lei."
Dicce il mio amico.
"Sei bellissima, Caroline!"
Dice Julius rivolgendosi a me.
Sorrido imbarazzata.
Mi stringe la mano.
"Prego, sedetevi pur!"
Afferma Julius indicando due sedia di fronte alla sua scrivania.
Ci sediamo. Lui si siede davanti al computer.
"In cosa vi posso essere utile, ragazzi? Immagino non siate qui per una visita di cortesia."
Dice.
"Esatto, hai ragione. Ti deve chiedere una cosa!"
Dice Leo indicandomi.
"Dimmi pure, ti ascolto!"
Mi dice Julius guardandomi.
"Allora, è da alcuni giorni che, un numero sconosciuto, mi invia smile sorridenti e, una volta, mi è arrivato un bigliettino via posta con la stessa faccina."
Spiego.
"Non sei la prima con questo tipo di caso. Pensi di sapere chi è questo probabile sconosciuto?"
Mi chiede ancora.
"Penso si tratti del mio, ormai ex, fidanzato."
Dico.
"Non per essere invadente, però, mi dovresti raccontare un po' di questo ex fidanzato. Come si chiama e perché vi siete lasciati?"
Mi chiede.
Annuisco e gli racconto per filo e per segno la mia mostruosa storia con Alexander.
"Mi soiec molto per quello che ti è successo, credimi. Mi faresti vedere un attimo il numero di questo sconosciuto? Lo dovrei segnare e mandare ad un mio amico che potrebbe scoprire di chi si tratta."
Mi spiega.
Gli do il mio telefono.
Segna il numero su un foglietto.
"Perfetto, ti ringrazio, Caroline. Entro due giorni, massimo tre, il mio amico potrebbe scoprire chi si cela dietro questo numero sconosciuto. Ti contatterò. Ho segnato anche il tuo numero di telefono."
Mi dice.
"Ok, non sai quanto ti sono grata!"
Affermo sorridendo.
Ricambia il sorriso.
"Tranquilla, è stato un piacere aiutare una cara amica di mio cugino!"
Afferma Julius.
Saluta Leo e ce ne andiamo.
"Non lo ricordavo così gentile!"
Affermo.
"Sì, quando lo hai conosciuto ancora non faceva questo lavoro, ti ricordo anche che lo hai conosciuto 7 anni fa e ha iniziato a lavorare 4 anni fa."
Mi spiega Leo.
"Ah, giusto. Comunque sia, grazie mille, sia a te sia a Julius."
Dico.
"Shhh, non dirlo neanche. Sono o non sono il tuo migliore amico?"
Mi chiede sorridendo e facendomi l'occhiolino.
Ridacchio.
"Certo che lo sei!"
Dico.
"Non vedo l'ora che scopra di chi si tratta."
Dico ancora sospirando.
"Vedrai che tra due giorni ti arriverà una sua chiamata e ti informerà, tranquilla. Se si tratta di Alexander, che cosa farai?"
Mi chiede Leo preoccupato.
"Sinceramente, non lo so. Non so proprio come comportarmi se dietro questo numero si nasconde lui. Sono agitata e preoccupata, Leo. Non puoi capire quanto."
Affermo guardando, dal finestrino, il panorama.
"Lo so, baby, lo so. Ti ricordo che, quando tu e quel mostro vi siete lasciati, io ti sono sempre stato accanto e, nel vederti soffrire così tanto, anche io soffrivo. Mi è dispiaciuto tanto, tantissimo, e lo sono tutt'ora, credimi."
Mi dice il mio amico accarezzandomi dolcemente la spalla sinistra.
"Dai, ci fermiamo in centro a mangiare qualcosa. Pago io!"
Dice ancora Leo.
Annuisco.
"Pago io però."
Dico.
Mi guarda in cagnesco.
"Non ti azzardare, cara mia."
Dice serio.
Alzo leani a mo' di resa.
"Va bene, va bene, fai quello che vuoi."
Dico.
"Così mi piaci."
Dice Leo sorridendomi.
Ricambio il suo sorriso.
Di fermiamo in una panineria in centro e ordiniamo due panini che, dopo una ventina di minuti, ci vengono serviti. Tra chiacchiere e risate li mangiamo.
Leo va a pagare.
Torna dopo qualche minuto.
"La prossima volta offro io."
Dico seria.
"Ok, va bene. Sarà l'unica volta in cui ti permetterò di pagare!"
Dice lui.
Alzo gli occhi al cielo.
Continuiamo a parlare quando mi arriva una chiamata. Prendo il telefono e vedo chi è. È Brad. Rispondo.
*Inizio chiamata*
Io: "Hey, buongiorno!"
Brad: "Buongiorno piccola, sei a casa?"
Io: "No, sono fuori con Leo. Mi ha accompagnata a fare una commissione importante."
Brad: "Ah, va bene. Allora, passo nel pomeriggio."
Io: "Certo, va benissimo. A dopo!"
Brad: "A dopo, piccola!"
*Chiamata terminata*
"Chi era?"
Mi chiede Leo curioso.
"Era Brad."
Dico.
Annuisce.
"Dai, ti accompagno a casa!"
Afferma Leo sorridendomi.
Ricambio il sorriso.
"Sei il migliore, Ciccio!"
Affermo abbracciandolo.
Ricambia.
Saliamo in macchina e torniamo a casa. Dopo avermi lasciata a casa mia e avermi salutata, se ne va.
Entro in casa e tolgo le scarpe mettendole dentro la scarpiera.
Prendo il telefono eando un messaggio a Brad dicendogli che, se vuole, adesso può passare. Risponde affermativamente.
Dopo quaranta minuti di attesa, qualcuno bussa al portone. Vado ad aprire e mi ritrovo davanti Brad.
Lo faccio accomodare.
Lo abbraccio e poi lo bacio. Ricambia sia l'abbraccio sia il bacio.
"Buon pomeriggio, piccola!"
Mi dice sorridendo.
"Buon pomeriggio a te!"
Affermo sorridendogli.
Giusto, mi ricordo del disegno dell'altro ieri che non gli ho più dato.
"Ti devo dare una cosa. Aspetta, la vado a prendere!"
Affermo correndo in un'altra stanza. Dopo aver trovato il suo ritratto, torno in salotto.
Glielo porgo. Lui lo prende e lo osserva. Poi, inizia a guardare me e torna a guardare il disegno.
"Lo...lo hai fatto tu?"
Mi chiede con gli occhi spalancati.
"Certamente, è per te, consideralo come un regalo!"
Dico.
"Io...non so che dire, piccola, davvero. È stupendo! Ti ringrazio con tutto il cuori."
Esclama regalandomi uno dei suoi fantastici sorriso.
"Figurati, mi fa piacere che ti sia piaciuto."
Affermo ricambia do il suo sorriso.
Prende il mio viso tra le sue mani e mi lascia un dolce bacio sulle labbra.
"Ti amo, piaccola mia!"
Afferma.
"Anche io, amore!"
Dico.
"Che facciamo?"
Chiedo.
"Guardiamo un film?"
Propone Brad.
"Ci sto, ottima idea."
Dico
Ci sediamo sul divano e accendo la TV. Vado su Netflix e iniziamo a guardare un film. Il film in questione è "Pretty Woman", con Richard Gere e Julia Roberts. Uno dei miei film preferiti. Mi piace moltissimo il finale. Beh, finale a sorpresa direi.
Finito il film, spengo la TV.
"Ti è piaciuto?"
Mi chiede.
"È uno dei miei film preferiti."
Rispondo.
"Sai giocare a Scopa?"
Gli chiedo.
"A dir la verità, non ci so giocare."
Mi dice.
"Tra quello, ti insegno io. Un attimo, vado a prendere le carte!"
Dico.
Mi alzo e vado vicino ad un mobile. Apro il secondo cassetto, partendo dall'alto, e le trovo. Torno a sedermi sul divano e distribuisco le carte dopo averle mescolate. Gli elenco le regole più importanti e iniziamo a giocare. Devo dire, che ha imparato in fretta per essere la prima volta che gioca a Scopa, però, ho vinto io.
"Non sapevo fossi così forte a Scopa!"
Afferma.
Mi gratto la nuca imbarazzata.
"Lo dice sempre anche Leo. Diciamo, che quando ero piccola ci giocavo sempre con i miei genitori."
Affermo.
"Io, invece, mai."
Dice.
Sorrido. Ricambia.
Facciamo altre partite e, quando arrivano le 19:45, mi alzo e metto a posto le carte da gioco.
Apparecchio la tavola e preparo la cena.
"Cosa prepari?"
Mii chiede Brad alle mie spalle.
"Lasagne bolognesi, una delle specialità italiane. Ti piaceranno, ne sono sicura!"
Affermo.
Dopo mezz'ora, la cena è pronta. Porto i piatti a tavola e iniziamo a mangiare.
"Sono buonissime, brava."
Mi dice.
"Grazie, sono felice che ti siano piaciute?"
Dico arrossendo leggeente.
Finito di cenare, sparecchio la tavola e vado sul divano sedendomi al suo fianco.
Appoggio la testa sul suo petto e mi lasciò coccolare.
"Sai, sono felice di averti conosciuta."
Afferma.
"Anche io, ho apre desiderato conoscerti ed ora è successo."
Dico.
Mi lascia un bacio tra i capelli.
Restiamo in questa posizione per una decina di minuti. Poi, Brad si alza.
Lo guardo interrogativa.
"Devo tornare a casa."
Dice.
"Ah, va bene."
Dico.
"Puoi restare, se vuoi!"
Dico.
"No, recherei troppo disturbo, tranquilla!"
Afferma.
Avrei preferito che si fermasse a che a dormire.
Lo accompagno alla porta. Lo saluto con un bacio e se me va.
Vado in bagno e faccio una doccia veloce. Poi, vado a letto.
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I Will Always Love You❤️ ~Brad Pitt~
RomanceCaroline è una giovane attrice che recita nei ruoli delle comparse nei film. Il suo migliore amico è Leonardo DiCaprio, che considera come un fratello. Un giorno, riceverà una e-mail e, da quel momento in poi, la sua vita cambierà per sempre. Cosa s...