Chapter 13

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*Pov's Caroline*
Mi sveglio alle 09:15. Faccio colazione, mi lavo e mi vesto. Accendo il telefono e il computer per vedere se ho messaggi o e-mail. Sul computer non mi è arrivata nessuna e-mail. Sul telefono, invece, c'è un messaggio.
*Inizio chat*
Da "Diana❣️":
"Carollll! Come va? Ti devo dire una cosa!"
A "Diana❣️":
"Hey, tutto bene. Tu? Dimmi pure!"
Da "Diana❣️":
"La partenza è rimandata a domani mattina presto, quindi, penso che arriverò lì per la sera tardi. Ci vediamo giovedì, che ne dici? Magari chiedilo pure a quel tuo amichetto!"
A "Diana❣️":
"Oh ok, certo, dopo glielo chiedo, vai tranquilla!"
Da "Diana❣️":
"Ok, conosci anche qualcun altro che potrebbe uscire con noi?"
A "Diana❣️":
"In realtà sì, ma non penso posso o voglia venire, come dire, è abbastanza di tendenza qui!"
Da "Diana❣️":
"Uh, e chi è?"
A "Diana❣️":
"Preferisco non dirtelo perché se no ho paura di una tua strana reazione!"
Da "Diana❣️":
"È qualcuno che conosco?"
A "Diana❣️":
"Può darsi! Dai, io ti lascio, ciau!😘😘"
Da "Diana❣️":
"Ok, però sono curiosa lo stesso. Ciau💘"
*Fine chat*
Potrei chiedere a Brad se può uscire con noi, cioè con me, Diana e, probabilmente, Leo, però, non so se è una buona idea. È troppo famoso.
Potrei invitare anche Lucy.
Sto per scrivere un messaggio a Lucy, quando qualcuno bussa alla porta.
Apro. Mi ritrovo davanti Lucy.
La faccio entrare.
"Lucy, stavo pensando proprio a te!"
Esclamo accomodandomi, vicino a lei, sul divano.
"Non pensavo di poter essere oggetto dei tuoi pensieri!"
Dice lei.
"Domani viene una mia carissima amica dall'Italia, Denise, ci siamo organizzate per uscire giovedì. Mi stavo chiedendo se ti andasse di venire con noi. Puoi?'
Le chiedo.
"Certo che posso!"
Risponde.
"Perfetto, dopo lo chiedo anche a Leo! Poi, volevo chiederlo anche a Brad, però, non so se è una buona idea!"
Dico.
"Secondo me, ci dovresti provare. Mai dire mai, potrebbe accettare!"
Mi incita Lucy.
"Magari domani o stasera gli mando un messaggio!"
Dico.
Annuisce.
"Come mai sei venuta qui?"
Le chiedo.
"Ti devo chiedere una cosa!"
Dice.
"Sono a tutte orecchie, dimmi pure!"
Affermo.
"Ho bisogno del tuo aiuto per scegliere il colore delle pareti della mia nuova casa!"
Mi dice.
"Uh, va bene. Però, avrei prima bisogno di vedere la casa, se non è un problema, e devi dirmi che mobili vuoi mettere. Bisogna scegliere un colore che si adatti a tutto!"
Affermo.
"Oh ok, allora, andiamoci ora!"
Dice lei.
Saliamo in macchina e, dopo una lunga ora di viaggio, arriviamo a destinazione.
"È questa la casa?"
Le chiedo indicando una villetta bianca.
"Sì, è quella!"
Risponde.
"È bellissima!"
Dico.
Entriamo e mi fa vedere tutte le stanze, che sono completamente vuote.
Mi dice quale dovrebbe essere il salotto, quale la cucina, quali i bagni e quali le camere. Mi spiega anche come vorrebbe arredarla.
"Secondo me, le pareti ti conviene farle alternate tra bianco, panna, grigio e avorio!"
Affermo.
"Così, si abbinano all'arredamento!"
Dico ancora.
"Sai, è una buona idea!"
Dice.
Mi abbraccia. Ricambio.
"Sei un'ottima amica, sono contenta di averti conosciuta!"
Afferma.
"Ma non devi dirlo neanche! È stato mio il piacere!"
Dico.
Saliamo in macchina e torniamo verso casa.
"Che ne dici se ci fermiamo a mangiare da qualche parte?"
Propone Lucy.
"La trovo una buona idea!"
Dico.
"L'Old Wild West, ti piace?"
Mi chiede.
"Come può non piacermi? Poi, fa parte di una catena italiana!"
Affermo.
"Allora ne conosco uno nelle vicinanze, ci fermiamo lì!"
Dice.
Dopo cinque minuti, arriviamo all'Old Wild West. Ci sediamo ad un tavolo.
Si avvicina a noi un giovane cameriere.
"Buongiorno ragazze, cosa prendete?"
Ci chiede gentilmente.
"Io prendo una Mississippi Beef!"
Dico.
"Io una Sioux Beef!"
Dice Lucy.
Il cameriere segna tutto su un telefono e va in cucina.
Tra chiacchiere e risate, arrivano i piatti. Mangiamo tutto.
"Mmmh, che bontà!"
Esclamo.
"Eh sì, tutto buonissimo!"
Dice Lucy.
Poi, pago io e torniamo a casa.
"Guarda, io vado nella dependance, devo fare delle cosette!"
Dice Lucy.
"Oh, va bene! Ci vediamo!"
Affermo.
Se ne va.
Se lo chiedessi già ora a Brad? Ma sì, dai. Oggi o domani che cambia? Niente.
Lo chiamo.
*Inizio chiamata*
Io: "Ciao! Come stai? Tutto ok?"
Brad: "Ciao Carol! Sì sì, tutto bene, tu?"
Io: "Alla grande, grazie!"
Brad: "Posso sapere il motivo di questa chiamata?"
Io: "Oh, ehm...certo, ne hai tutto il diritto! Praticamente, domani sera, si trasferisce qui una mia carissima amica, che viene dall'Italia, e, dopodomani, cioè giovedì, vorremmo uscire, ho già chiesto ad una mia amica se può venire e ha detto di sì. Vorrei chiederlo anche a Leo. Ti andrebbe di venire con noi? Se ti senti obbligato, puoi anche rifiutare."
Brad: "Mi farebve veramente piacere venire con voi. Sì, dai, ci sarò!"
Io: "Ok, benissimo!"
Brad: "Già che ci siamo, domani pomeriggio continuiamo a studiare il copione?"
Io: "Ma certo! Da me o da te?"
Brad: "Come preferisci!"
Io: "Allora facciamo da te, ho la casa tutta disordinata!"
Brad: "Ok, va bene. Sempre stesso orario?"
Io: "Scegli tu, a me non cambia niente!"
Brad: "Allora, facciamo alle 17:00, ok?"
Io: "Perfetto! Ci vediamo domani, allora!"
Brad: "A domani!"
*Chiamata terminata*
Ok, perfetto. Anche lui può venire.
Oh cavolo! Devo andare a casa di Leo, vero!
Mi entro un paio di scarpe e vado.
Busso e mi fa entrare.
"Hey, bellezza! Stavo per perdere le speranze, sai. Ti sto aspettando da stamattina!"
Esclama Leo.
"Hey, Lello. Scusa, mi sono ricordata solo ora che dovevo venire da te!"
Affermo.
"Sei perdonata. Dai, entra!"
Dice.
Entro.
"Vuoi un bicchiere d'acqua? Sei tutta sudata, hai corso?"
Mi chiede.
"Sì, lo voglio un bicchiere d'acqua. Ho corso, sì!"
Dico.
Mi dà l'acqua. Bevo tutto d'un sorso.
"Allora, di cosa mi vuoi parlare?"
Gli chiedo sedendomi sul divano.
Si siede a che lui.
"Ti volevo fare sapere com'è andata ieri, no? E poi ti devo dire anche un'altra cosa, non penso che questa la prenderai bene!"
Dice.
"Parti dalla notizia positiva, ti prego. Penso di aver capito qual è l'altra!"
Dico sospirando e ripensando a quello che mi ha detto ieri.
"Ok, allora, praticamente ti ho detto che ieri sarei uscito con Kate, giusto?"
Chiede.
Annuisco.
"Bene, allora, siamo usciti, abbiamo fatto alcuni giretto e ci siamo seduti su una panchina del parco qui di fronte casa. Abbiamo parlato del più e del meno e, tra risate, prese in giro e lunghe chiacchierate, Kate ha appoggiato la testa sulla mia spalle ed io ho appoggiato la mia mano sul suo fianco. Puoi immaginarti la scena. Abbiamo continuato a parlare. Poi, mi ha detto di essere felice di avermi conosciuto. Io le ho detto che lo ero anche io. Mi ha fatto un bacio sulla guancia e poi uno sulle labbra, che ho ricambiato volentieri. E niente, abbiamo passato una buona mezz'oretta in quella posizione e, arrivata l'ora di andare ognuno a casa propria, io l'ho accompagnata. Ci siamo salutati sotto casa sua con un bacio ed un abbraccio!"
Mi spiega euforico.
Lo abbraccio.
"Non puoi capire come sono felice per te, Leo!"
Affermo.
Ricambia l'abbraccio.
"Però, stai pure tranquilla che non smetterò mai e poi mai di abbracciarti, stanne certa!"
Dice.
Gli do un bacio sulla guancia.
Sorride. Ricambio.
"Ah, giusto. Dopo ti devo chiedere una cosa. Però, dimmi prima l'altra cosa!"
Affermo incupendomi.
"Ok, va bene. È arrivato, quell'essere è arrivato. Per ora, sta alloggiando a casa del suo migliore amico, però, è qui nelle vicinanze!"
Mi dice.
Non dico niente.
"Hey, devi essere forte, baby!"
Dice per consolarmi.
"Lo so, lo so che devo essere forte, ma come cavolo faccio dopo tutto quello che mi ha fatto quello, eh?!"
Esclamo alzandomi dal divano infuriata.
Si alza anche Leo.
"Devi stare calma, ok?! Ci sarà un modo per stargli alla larga!"
Afferma.
"Leo, io ti stimo, ti adoro, ti voglio bene. Però, non puoi capire questa situazione mi faccia male. Io sembro essere una ragazza, una donna, forte, intraprendente, coraggiosa, ma non lo sono. Sono debole ed indifesa, non ho nessuno al mio fianco che mi possa proteggere. Non ho un fidanzato perché ho paura. Ho paura che mi faccia del male. Ho paura che ferisca i miei sentimenti!"
Esclamo.
Mi prende per le spalle e mi scuote leggermente.
"Carol, Carol. Respira e tranquillizzati. Non è vero che non hai nessuno, hai me, hai Brad, hai noi. Ti prometto che ti proteggerò sempre, sempre, va bene? Non devi perdere le speranze. Hai un futuro davanti, un futuro da costruire con l'uomo della tua vita. Con l'amore della tua vita. Non sei da sola. Troverai l'amore della tua vita, quello veroz quello che non ti ferirá mai. Sì, sarai anche debole, ma indifesa non lo sei. Ma perché dico questo? Non sei affatto debole, sei forte. Non perdere le speranze, Carol, me lo prometto?"
Mi chiede.
Sono commossa per tutte questa parole.
Lo abbraccio, anzi lo stritolo.
"Sì, Leo, te lo prometto. Ti voglio bene!"
Esclamo.
Ricambia l'abbraccio.
"Anche io ti voglio bene, sorellina!"
Afferma.
"Non sono tua sorella!"
Dico.
"Non sarai mia sorella di sangue, ma ti considero mia sorella. Quindi, sì, sei mia sorella!"
Dice.
"E va bene, fratello!"
Affermo.
Ci sorridiamo a vicenda.
Ci riserviamo sul divano.
"Mi dovevi chiedere qualcosa, se non erro!"
Dice
"Ah, sì, giusto. Praticamente, domani sera arriva una mia cara amica dall'Italia, si trasferisce qui. Giovedì ci siamo organizzate per uscire. Ho chiesto a Lucy e a Bard se possono venire, hanno detto di sì. Tu puoi?"
Gli propongo.
"Certo che verrò, e me lo chiedi anche!?"
Esclama.
"Va benissimo. Allora, ti, anzi vi, farò sapere tutto, l'orario e il posto d'incontro, nei prossimi giorni!"
Affermo sorridendo.
Ricambia il sorriso.
"Certo, aspetto tue notizie allora!"
Dice.
"Sì. Io vado!"
Dico alzandomi.
"Sicura? Non vuoi restare?"
Chiede.
"Se per te non è un disturbo, resto!"
Dico.
"Tu un disturbo? Ma va'!"
Dice.
"Eh va be', resto, allora!"
Dico.
Ci mettiamo a parlare del più e del meno.
Ne frattempo, si sono fatte le 19:30.
Prepariamo insieme qualcosa da mangiare. Dopo aver finito di mangiare, ci mettiamo sul divano a vedere un film. Alla fine del film, mi alzo e cerco di tornare a casa mia.
Mi blocca per un braccio.
"Resta a dormire, facciamo un pigiama party!"
Afferma.
"Come i vecchi tempi?"
Chiedo.
"Come i vecchi tempi!"
Risponde.
Sorrido.
"Va benez hai vinto. Però, non ho un pigiama!"
Dico.
"Ti dò una mia maglietta!"
Dice andando in camera sua.
Dopo qualche secondo scende con in mano una maglia talmente lunga che a me funge da abito.
"Vado in bagno e la metto!"
Dico avviandomi verso il bagno.
La metto.
Torno in salotto.
"Dormiamo qui?"
Chiedo.
"Ho preparato i lettini per il campeggio, se per te va bene!"
Dice Leo.
"Va benissimo, vaste che si dorme!"
Dico.
Ci sdraiamo.
"Buona notte, Lello!"
Affermo sorridendo.
"Buona notte, Ciccia!"
Afferma ricambiando il sorriso.
Ci addormentiamo.

I Will Always Love You❤️ ~Brad Pitt~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora