Capitolo 14

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Ieri Baris ha trascorso tutta la giornata in casa con me e quando è andato via, in serata, mi sono sentita vuota, persa, sola.

Per non pensare ho preso i miei acquerelli e ho iniziato a dipingere, come sempre le mie colline, i miei cipressi, il cielo grigio degli ultimi giorni che ho trascorso lì.

Era da tempo che non trascorrevo un'intera giornata in compagnia di una persona così .....così...umh, così completa: bello, intelligente, divertente, intuitivo, per nulla noioso, altruista, protettivo, dolce, a volte testardo, amante della cucina, gran divoratore di libri quasi quanto me, sensibile e ...dispotico, sì dispotico, ma ognuno di noi ha un lato spigoloso,

Stamattina vado in ufficio un po' prima, devo recuperare molto arretrato e poi non mi va di trovare già tutti lì, preferisco entrare presto e chiudermi a lavorare nel mio ufficio. Appena arrivo, trovo Baris poggiato con una spalla al portone e con due cioccolate fredde di Starbucks in mano: quando mi vede sorride e viene verso di me porgendomi la cioccolata, "gunaydin tatlim", dice in un sussurro. 

Io prendo la cioccolata e gli sorrido; "anche a te" ma..... "Si, ho capito, hai detto che non vuoi che si sappia in ufficio e per ora va bene, come vuoi tu",

Lo ringrazio con lo sguardo e ci avviamo in ufficio, a quest'ora vuoto.

Entro nella mia stanza, poso la cioccolata sulla scrivania e mi spoglio della giacca mentre Baris mi gira intorno e mi sorride sempre.

"Che hai?" gli chiedo sorridendo, e lui dice che gli piace vedermi sorridente e rilassata, "se questo è l'effetto che ti faccio" e mi bacia all'improvviso.

"Baris" quasi urlo e indietreggio, "avevamo detto che..."

"Ok, ok, non arrabbiarti, scusa, ci ho provato, ne avevo bisogno per iniziare la giornata".

Che fetente, come un brigante durante la giornata cerca di rubare piccoli momenti di noi, una carezza, un sorriso, ogni scusa è buona per chiamarmi nel suo ufficio o per venire nel mio e a fine giornata mi ritrovo una confusione di fascicoli sulla scrivania.

Barbara entra all'improvviso per chiedermi di andare via insieme e si accorge della confusione sulla scrivania: "Madonna, che è successo qui? Possibile che oggi hai affrontato tutta questa mole di lavoro? Perché non mi hai chiamata, ti avrei aiutata volentieri. Avevo immaginato avessi molto da fare in realtà perché ho visto Baris più volte venire con del lavoro per te"

Io la guardo e candidamente le dico: "Veramente? Non credo sia venuto poi tanto, c'erano un po' di pratiche in sospeso ma credo ...."

"Tatlim, andiam...oh, scusa sei impegnata! Ciao Barbara, come va? Hai finito la giornata?" "Eh si, Baris, ero venuta per questo da Lara, per andare via insieme"

"Certo Barbara," subito rispondo, "il tempo di chiudere il pc e sono pronta",

"Ma Lara, non abbiamo finito, ero venuto a chiederti se potevi trattenerti oltre l'orario per terminare del lavoro!"

"Ancora lavoro, Baris? Guarda già cosa ha sulla scrivania la mia amica! Lasciala divertirsi un po' stasera".

"Divertirsi, in che senso scusa?"

Io li guardo entrambi e mi viene da ridere ma cerco di trattenermi.

Poi arriva Giacomo e l'aria si fa subito tesa: "Ciao belle, siete pronte?"

"Pronte per cosa?" subito rispondo e vedo lo sguardo di Baris incupirsi.

"Per andare a fare baldoria, dai, usciamo insieme e andiamo a divertirci in qualche locale, andiamo a bere qualcosa e poi vediamo cosa ne esce".

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