1.
Si respira un'aria nuova qui nella cittadina di Hawkins, mia madre dice che da quando è successo quel che è successo al centro commerciale molte cose sono cambiate, le persone cercano di dimenticare ciò che è accaduto perché è troppo triste e macabro da ricordare.Un ragazzo è stato trovato morto al suo interno, il suo nome era Billy Hargrove e mentirei se dicessi che appena ho saputo che si trattava proprio di lui non ho sentito un vuoto dentro di me, come se una parte della mia anima fosse morta assieme a Billy quella notte.
Lui era il mio migliore amico, o meglio lo eravamo prima che diventasse completamente un'altra persona prima della sua morte. Max mi aveva avvertito che qualcosa era cambiato in lui, non riconosceva più il fratello e questo la faceva stare peggio del previsto. Io avevo persino provato a parlare con lui, a chiedere cosa gli passasse per la testa in quel periodo...
Mi aveva risposto in malo modo, dicendo che dovevo farmi gli affari miei e lui era libero di poter fare o dire tutto ciò che voleva, io non dovevo intromettermi e basta perché era per il mio bene, in un modo o nell'altro lui aveva cercato di proteggermi da un male più forte di tutti e due.
Solo che la mattina dopo ho perso ogni speranza perché tutti i notiziari parlavano della sua tragica morte, di come Hawkins piangeva per la scomparsa di un suo cittadino.
Io non credevo a quello che dicevano, provavo a credere in cuor mio che fosse tutto uno scherzo e invece mi sbagliavo.
Billy non c'era più e le ultime cose che ci siamo detti non sono state per niente belle, io avrò questo rimpianto per il resto della mia vita e nessuno mi aiuterà a superarlo.Ho chiuso i rapporti con sua sorella perché non potevo continuare a guardarla negli occhi e non provare un senso di colpa verso di lei, verso le parole che ho detto a suo fratello prima che andasse via per sempre.
Ma forse dovrei ricominciare a vivere per davvero e non rinchiusa in queste quattro mura, dovrei aprire le finestre e far entrare la luce del sole dentro la mia stanza una volta per tutte.
Dovrei solo tornare quella di prima, ma come? Non sono più la stessa persona di mesi fa, mi chiudo in me stessa per paura di ferire chi mi sta intorno.«Aprire gli occhi è il primo passo, alzarsi dal letto il secondo e provare a guardarsi allo specchio senza spaventarsi del riflesso è il terzo.» Mi alzo lentamente strofinando con le dita le palpebre degli occhi, mi bruciano in modo fastidioso ed è dovuto sicuramente al fatto che la notte scorsa ho pianto e bevuto più del normale.
Mia madre ormai non ci fa più nemmeno caso, non entra quasi mai nella mia camera se non per chiedere cosa voglio per pranzo o per cena.
Non è il tipo che si preoccupa di come stanno i figli, sennò non sarei in questo stato da vegetale.«Ho bisogno di fare una doccia fredda e lunga, potrei pure dormire in questa vasca e tanto chi se ne accorgerebbe.» Mi spoglio dei vestiti della sera prima e apro il getto d'acqua lasciando che l'acqua riempia l'interno della vasca in pochi minuti.
Oggi è il primo giorno di scuola e non so ancora se ci andrò, ritornare in quel posto mi mette i brividi e non so se è una buona idea, rivedrò sicuramente Max... Non so come reagirà lei e sinceramente non posso aspettarmi di certo un'accoglienza tranquilla, sono scomparsa negli ultimi mesi senza farmi sentire e c'è l'avrà con me.Bene, la vasca si è riempita.
Posso farmi un bagno tranquillo per circa mezz'ora e poi deciderò se andare a scuola o meno, prima però devo rilassarmi per schiarirmi le idee.~
Scendo di sotto per capire se c'è ancora qualcuno in casa e trovo solo mio fratello Brad che guarda la tv mentre mangia i suoi cereali al cioccolato con un sorriso da idiota sopra il viso, tutto il contrario di come sono io insomma.
«Buongiorno sfigata, hai dormito bene? Mamma e papà mi hanno detto di riferirti che se non ti presenterai a scuola non ti daranno più i soldi per le sigarette.»
«Puoi anche mandarli a quel paese da parte mia Brad? Non ho bisogno delle loro banconote per comprare del fumo, posso anche usare il mio fascino per ottenerlo gratis.» Brad mi guarda in modo interrogativo ma poi fa finta di nulla, i miei genitori vogliono avere il controllo su tutto e giuro che non sopporto affatto questa cosa.
«Allora ci andrai a scuola? Non voglio vedere ancora mia sorella che si dispera per una persona che è morta mesi fa, devi rassegnarti una volta per tutte Emily. Lo capisci? Non fai altro che distruggerti fumando e bevendo, non sei più una bambina.
Billy è morto e tu devi accettarlo.»Vorrei che smettesse di parlare, vorrei che non avesse mai aperto bocca su di lui. Riaprendo ferite che ho cercato di ricucire per tutto questo tempo in sua assenza, non c'era bisogno che mi ricordasse per chi mi sono ridotta in questo modo.
Non doveva nominare Billy, non doveva farlo.«Tu non sai un bel niente Brad, non sai cosa provo quando sono sola la notte e rivedo il suo volto, vorrei solo che sparisse per sempre dalla mia mente! Vorrei non provare questo dolore perché non riesco più a sopportarlo.» Brad si alza dalla sedia velocemente venendo verso di me, mi stringe tra le sue braccia mentre io cerco di non scoppiare a piangere per l'ennesima volta.
«Non voglio vederti soffrire, sono tuo fratello Emily lo capisci? Non è facile stare nella stessa casa e comportarsi da estranei, non hai più parlato molto da quando lui non c'è più e non pensi che sia ora di cominciare a farlo?»
Se solo fosse vero, se solo potessi ricominciare a sfogarmi con qualcuno e dire quello che penso senza paura, forse tornerei a essere me stessa.«Un giorno ci riuscirò, ma per adesso ho bisogno di uscire da questa casa e di tornare a respirare.» Mio fratello mi sorride prima di lasciarmi andare verso la porta, la richiudo alle mie spalle sospirando e trattenendo a stento le lacrime. Brad sembra l'unica persona a cui interessa sul serio come sto, non so se essergli grata o meno visto che è cominciato a interessargli troppo tardi.
Raggiungo la fermata del bus dove ci sono già molte persone che lo aspettano, riconosco alcuni miei compagni che fanno finta di non vedermi come immaginavo e tra quelli che stranamente anche Max, non in mezzo a loro anzi è con le cuffie e ascolta della musica e probabilmente non vuole che qualcuno la disturbi.
«Emily ma sei tu? Oddio ma è passato un secolo dall'ultima volta che ti ho visto, stai bene?» È la voce di Vicky, una ragazza che ho conosciuto l'anno scorso ma che si è dimostrata subito molto dolce e sincera nei miei confronti, anche adesso che non smette di fissare il modo in cui sono vestita che è a dir poco discutibile.
«Hey io si, più o meno. Si va avanti, è passato tanto tempo lo so e boh non so perché continuo a balbettare come una stupida, sarà che l'ultima volta che ho detto più di due parole nella stessa frase è stato 8 mesi fa.»
Vicky appoggia una mano sopra la mia spalla e mi sorride dolcemente, credo che gli faccio un po' pena e per questo mi sta consolando, non so come prenderla sinceramente.
«Oggi è il primo giorno di scuola, io suonerò nella banda della scuola ci credi? Sono al settimo cielo, per la cronaca oggi si terrà una specie di discorso di bentornati a scuola e bla bla, spero che parteciperai.» Accenno un si con la testa e finalmente il bus arriva a salvarmi da questa imbarazzante discussione che sembrava non avere una fine, ogni tanto la fortuna gira dalla mia parte.
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𝐔𝐧𝐝𝐞𝐫 𝐘𝐨𝐮 |𝐄𝐝𝐝𝐢𝐞 𝐌𝐮𝐧𝐬𝐨𝐧
FanfictionIl mondo è in rovina, nessuno può salvarci dalla fine. Io per prima non so cosa fare, a chi chiedere aiuto, a chi rivolgermi per sapere come comportarmi per l'imminente fine del mondo. Ma forse non tutto è stato già scritto, forse è solo una mia imp...