Il mondo è in rovina, nessuno può salvarci dalla fine.
Io per prima non so cosa fare, a chi chiedere aiuto, a chi rivolgermi per sapere come comportarmi per l'imminente fine del mondo.
Ma forse non tutto è stato già scritto, forse è solo una mia imp...
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«Stiamo solo cercando di scappare da qualcosa che è molto più grande di noi Brad, non posso spiegartelo adesso ma tu non dovrai dire nulla a mamma e a papà intesi?» Mio fratello mi fissa con uno sguardo interrogatorio e lo stesso fa con Eddie che nel mentre si guarda intorno, a cosa starà pensando?
«Come posso stare tranquillo se mi dici in questo modo? Non sono affatto sereno nel sapere che stai correndo qualche tipo di pericolo lo capisci? Sei mia sorella Emily, lo sai bene a cosa vai incontro se insegui gli svitati.»
«Hey attento a come parli, sarò anche svitato ma non sordo. Emily possiamo gentilmente muoverci? Non mi va di stare qui a farmi insultare dal tuo fratellino.» Eddie sembra su di giri, non mi sbagliavo affatto sul suo conto e di certo non le manda a dire.
«Si ma deve darci una mano lui per andarcene stanotte e per prendere del cibo sopratutto, credi che riuscirai a farlo Brad? Ti prometto che andrà tutto bene e tornerò a casa sana e salva, ma tu devi aiutarmi.» Brad sembra alquanto titubante dopo la mia richiesta e non posso biasimarlo perché lo sarei anche io, in fondo lui non ha mai mentito ai nostri genitori e forse sarebbe la prima volta che racconterebbe loro una bugia del genere.
«Va bene però fate in modo che nessuno vi veda, io adesso scenderò di sotto per prendere qualcosa da mangiare. Voi non fate ulteriori casini perché tra un po' torneranno sicuramente.»
Brad esce dalla mia stanza chiudendo la porta a chiave, forse per far intendere dai miei che non voglio essere disturbata e che magari sto passando uno dei miei soliti momenti "no."
«Hai una camera molto carina e se non fosse per i poster dei vari cantanti che vedo, direi che sei una di quelle ragazze che scapperebbe da uno come me.» Eddie continua a guardare le varie foto sopra il mio comodino, poi si ferma ai poster che prima aveva già sbirciato e poi ritorna a fissarmi con un sorriso. «Non mi sbaglio mai per quanto riguarda la prima impressione che ho sulle persone, con te direi che ho proprio fatto centro.»
«Che cosa intendi dire? Che assomiglio alle ragazze che ci sono a scuola che tu ritieni "perfettine?»
«Sto solo dicendo che se non fosse stato per la strana gita nella foresta tu probabilmente non mi avresti nemmeno guardato, sei troppo presa da te stessa per posare lo sguardo su uno come me. Sbaglio? Se non fosse così allora perché ci tieni tanto ad aiutarmi?»
«Chissà magari ho davvero una calamita per i casi umani così come dice mio fratello, può darsi che in un'altra vita aiutavo le cause perse, le anime oscure che cercano un aiuto dal cielo...»
«È la mia anima oscura che ti spaventa Emily?» Eddie si avvicina a me mentre provo a indietreggiare di qualche passo, ma finisco per appoggiare la schiena contro il muro della mia camera che in questo istante sembra essere diventata decisamente più piccola, a causa della sua presenza che mi mette a disagio. «Se è questo allora perché non scappi da me come fanno tutti? Perché non getti la spugna e lasci che sia il destino a fare il suo corso? Evidentemente c'è qualcosa che non mi stai dicendo.»