I'm holding on for a dear life.

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8.

«Eddie! Eddie fermati

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«Eddie! Eddie fermati.» Lo rincorro fino a quando mi manca il fiato e devo fermarmi immediatamente, cos'ha al posto dei piedi? È incredibile! «Voglio solo parlarti Eddie, dove diavolo vai?» Si nasconderà sicuramente nella foresta per sfuggire ai poliziotti che vedranno cosa è accaduto a quella povera ragazza.

Non gli daranno pace, lo etichetteranno come l'assassino, il mostro di Hawkins che appartiene alla setta dell'Hellfire quando in realtà non sanno che è solamente un gioco da tavolo, non c'è nessun tipo di rituale dietro o robe simili, ma quando lo capiranno sarà troppo tardi e Eddie sarà già in prigione per omicidio.

Non sono riuscita a raggiungerlo, è troppo veloce per i miei gusti e io non ho il fisico adatto per corrergli dietro.
«Dove stai andando di bello Emily?» La stessa voce di prima, la stessa sensazione di brividi lungo la schiena e di terrore, perché continuo a percepirla sopratutto quando sono nervosa o triste? È come se mi seguisse, non capisco perché continua a tormentarmi. «Pensi che io non sia realmente qui non è vero? Emily?»

La sento dietro le mie spalle, mi giro lentamente e vedo il volto di Billy in lontananza che si avvicina sempre di più a me, io indietreggio di pochi passi e finisco con il cadere per terra senza riuscire a rialzarmi.

«Non puoi scappare sempre dalle tue responsabilità Emily, non hai già fatto in passato questo errore? Non mi hai già lasciato morire?» I suoi occhi sono cupi e privi di ogni emozione, il suo corpo è ricoperto di sangue come se qualcuno gli avesse strappato il cuore dal petto.
Non è il Billy che ricordo, non è la persona con cui ho parlato mesi fa.

«Tu non sei reale, tu non sei Billy!» Chiudo gli occhi cercando di scappare da quella figura, dalla sua freddezza e dal dolore che ha riportato dentro di me, riaprendo una ferita che tento di chiudere ogni giorno. «Tu sei morto e io devo accettarlo, tu non sei più su questa terra e devo farmene una ragione.»

Ogni parola, ogni singola frase che pronuncio mi spezza il cuore.
Se fosse realmente qui di fronte a me lui saprebbe cosa dire, saprebbe come consolarmi perché è di Billy che stiamo parlando e non di qualcuno che finge di essere lui solo per giocare con i miei sentimenti.

«Se solo sapessi come si è sentito quella notte, se solo potessi provare un minimo di sofferenza di quella che ha provato lui quella sera quando è stato ucciso.» Il suo volto cambia completamente forma diventando a poco a poco quello di un essere non umano, il corpo bruciato e privo di pelle, gli occhi chiari ma allo stesso tempo privo quasi delle pupille.

«Lui era debole perché tu hai lo reso in quel modo, perché lo hai abbandonato nel momento in cui aveva più bisogno di te. Sei una persona senza cuore Emily, ma non preoccuparti so già cosa fare con te.»

Cerco di scappare via ma il mio corpo viene riportato esattamente al punto di prima, le sue mani afferrano il mio collo per poi sbattere il mio corpo contro un albero. I rami si attorcigliano contro di me e non riesco più a muovermi, sono bloccata e senza una via d'uscita da questo luogo che non ha più l'aspetto della città di Hawkins.

Assomiglia più all'inferno, dal cielo rosso e privo di ogni essere vivente, è come se tutta la felicità e l'amore fossero stati spazzati via. Non c'è niente qui che mi ricordi le cose belle che ho trascorso durante la mia vita, è tutto particolarmente triste.

«Pensi ancora che io non ci sia? Nessuno verrà a salvarti, nessuno questa volta sentirà la tua mancanza e ti assicuro che non sentirai nemmeno la mancanza di quel posto che chiami casa.»

Cosa può saperne lui di cosa mi mancherà? Questo essere non sa nemmeno lontanamente cosa mi manca realmente all'interno della mia vita, mi manca la gioia, la felicità di poter avere degli amici, l'amore che non ho mai provato, poter tornare indietro e cambiare le cose sarebbe un miracolo ma purtroppo non potrò mai realizzarlo.
Ma posso continuare a lottare per ciò in cui credo e nemmeno lui riuscirà a togliere la speranza che c'è in me, nessuno può farlo perché solo io sono l'artefice del mio destino.

«Non questa volta, questa volta sarò io stessa a porre fine alle mie sofferenze.»
Chiudo gli occhi cercando di immaginare a come sarebbero andate le cose se avessi convinto Billy a tornare in se stesso, se lui e Max avessero potuto finalmente fare pace e avrebbero cominciato a volersi bene come solo due fratelli possono fare, i momenti passati insieme a loro sono le uniche cose a cui posso aggrapparmi e sperare che possano aiutarmi a uscire da questo incubo.

«Sto combattendo per la vita, per la mia vita.»

𝐔𝐧𝐝𝐞𝐫 𝐘𝐨𝐮 |𝐄𝐝𝐝𝐢𝐞 𝐌𝐮𝐧𝐬𝐨𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora