I'm here.

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13.

«Il corpo si è alzato in aria, le sue ossa hanno poi cominciato a spezzarsi

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«Il corpo si è alzato in aria, le sue ossa hanno poi cominciato a spezzarsi... Io sono scappato e l'ho lasciata lì, capite quanto è difficile per me dirvi queste cose? Emily ha visto ogni cosa, nemmeno lei riesce a dare una spiegazione a tutto ciò...»

«Siamo di fronte a un vero e proprio assassino, pensavo che il Sotto Sopra ci desse una vera tregua questa volta e invece non è così, chi pensate ci possa essere dietro tutto questo?» Steve ha nominato questo luogo "Sotto Sopra" come se fosse vero, solo io non ne ho mai sentito parlare fino a oggi e mi chiedo se centri qualcosa con la morte di Chrissy e di Billy.

«Eddie la gente crede che sei stato tu, hanno trovato Chrissy nella tua roulotte amico, capisci che la situazione non è delle migliori vero?»

«Amico lo so, lo so a cosa ti riferisci. Ma posso mai andare dalla polizia a dire quello che ho detto a voi? Non mi ascolteranno mai, mi prenderebbero per folle e sicuramente la situazione peggiorerebbe e basta.»

La gente continuerebbe a chiamarlo svitato, lo paragonerebbero al diavolo o altre stronzate simili. Perché sono tutti convinti che l'Hellfire sia una setta dove danno in sacrificio le persone, forse pensano che Chrissy è morta a causa di qualche strano rito satanico.

«Dobbiamo trovare una soluzione Dustin, dobbiamo trovare un posto più sicuro e spostarci da questa casa. Sono sicura che riusciranno a trovarci prima o poi, in fondo basta poco così come avete fatto voi no?» Max mi guarda per qualche secondo prima di darmi ragione insieme a Nancy e all'altra ragazza Robin.

«Invece io penso che è più rischioso uscire, fino a quando non sapremo cosa fare voi dovete restare qui. Magari senza farvi beccare dalla polizia, più che altro tu Eddie perché di Emily non credo si sappia qualcosa.»

«La mia famiglia sa che passerò alcuni giorni da Max, non sospettano nulla ed è questo l'importante. In fondo non aspettavano altro che uscissi da casa per un po'...»

Max si siede accanto a me con le sue solite cuffie e il registratore di cassette, ascolta la stessa canzone probabilmente da giorni perché l'avevo già notata l'altro giorno a scuola.

«So come ti senti, non devi aver paura di esternare i tuoi sentimenti. Non devi trattenerti ancora Emily, hai passato un periodo orribile a causa della morte di mio fratello, non siamo più riuscite a parlarne e questo mi dispiace davvero.»
Mi avvicino a lei per abbracciarla dopo moltissimo tempo, tra le braccia della mia migliore amica mi sento a casa proprio come quando ero insieme a Billy, su questo sono davvero simili.

«Mi dispiace di averti lasciata da sola in un momento del genere, non lo meritavi Max dico sul serio. Hai sofferto da sola per quasi un anno, io invece non riuscivo nemmeno a guardarti in faccia perché mi sentivo in colpa per non averlo fermato in tempo.» Max asciuga le lacrime che stanno scendendo sopra il suo viso, non sono riusciti a dirsi quanto si volevano bene in realtà fino a quando non sono stati separati del tutto.

«Mio fratello non ha mai amato qualcosa o meglio qualcuno, ma tu lo facevi sorridere e questo forse gli bastava. Non riusciva a confidarsi con me e nemmeno con mia madre, tanto meno con quello stronzo del mio ex patrigno... Però sapevo che c'era del buono in lui, sai com'è l'ho scoperto? Perché quando tornava a casa dopo essere uscito con te era di buonumore, sorrideva e diceva che era fortunato ad averti come amica solo quando si sentiva a suo agio per farlo.»

Steve ci guarda in modo confuso, forse lui ha avuto vari scontri con Billy e non crede sia possibile che uno come lui possa aver avuto realmente degli amici, o qualcuno che tenesse a lui più della sua stessa vita.

«Mi manca terribilmente, non so come andrò avanti di questo passo se ogni volta che parlo di lui scoppio in lacrime. Tu come fai a sopportare questo dolore? Come fai a conviverci?» Max non risponde e mi indica il suo registratore. «Intendi che è la musica che ti ha salvato dai brutti pensieri? Forse posso capirti, riascolto sempre la stessa canzone da quando lui non c'è più. Mi fa pensare a quanto fosse bella prima la mia vita, mentre adesso non trovo nessuna ragione per lottare.»

Mentre io e Max continuiamo a parlare, riesco a sentire lo sguardo di Eddie addosso. Non smette di giocare con i suoi anelli mentre ascolta distrattamente quello che Dustin gli sta dicendo, mi dispiace solo per lui perché quando si accorgerà che Eddie non lo sta ascoltando andrà su tutte le furie.

«Ma tra te e Munson c'è qualcosa? Perché non smette di fissarti, forse è solo protettivo o-»

«Non c'è assolutamente niente tra di noi, non voglio più aprire il mio cuore a una persona perché potrei solo deluderla ora come ora. Non sono più in grado di amare e tanto meno di farmi amare, mi definirei più sopportabile.»

«Anche se provassi solamente ad amare qualcuno finiresti con il donare il tuo cuore completamente, come hai fatto con Billy o sbaglio? So che tra voi non c'è mai stato niente oltre l'amicizia, ma tu sembravi così presa da lui e mi domandavo spesso se non ci fosse altro...»

Non amavo Billy in quel senso, ma se avessimo passato ancora più tempo insieme avrei voluto provarci.
Ma non era la persona giusta per le questioni di cuore, non è scattato in me quel sentimento nei suoi confronti ma forse è stato meglio invece di rovinare la nostra amicizia.

«Max un giorno potrò dire di aver amato una persona, ma non è ancora arrivato quel momento e mi limiterò solo ad aspettare.»

«Aspettare il principe azzurro mi sembra più una cosa da ragazzine ormai, siamo un po' cresciute per quello. Magari adesso aspetti solo il cattivo delle favole, considerando i tuoi gusti non mi sorprenderebbe.»

«Sei terribile Max Mayfield, mi sono mancate anche le tue battute squallide e tutto il resto, però non farti strane idee.»

«Però ammetto che non sareste male come coppia.» Ancora con questa storia? Perché tutti pensano che tra me e lui c'è seriamente un legame? Se potessimo tirarci dei piatti lo faremmo senz'altro, non c'è nemmeno tutta questa simpatia reciproca.

«Levatelo dalla testa, non accadrà mai Max. Adesso possiamo pensare a qualcosa di più serio? A come magari andarcene da qui senza essere scoperti?»

Eddie si avvicina a noi e mi da un pacco di patatine che aveva nascosto dentro la sua giacca. «Oggi hai la parlantina, è grazie a lei se riesci a spiccare due parole in più del normale?»

«Sei un idiota colossale, grazie per queste comunque.» Dico indicando le patatine, dovrei prenderlo come un gesto carino ma dopo quello che ha detto non lo credo più di tanto.

«Sempre pronta a fare complimenti Adams vero? In realtà te l'ho portato perché hai l'aria sciupata, volevo solo essere gentile e mi riesce male quando si tratta di te.» Alzo gli occhi al cielo, ha questa dote di farmi innervosire facilmente. «Però mangia ok? Non pensare a quello che ho detto. Come hai detto sono un idiota colossale, ma a me va bene lo stesso!»

Max al mio fianco si è goduta la scena con un sorriso sopra il volto, si gira verso di me inarcando il sopracciglio sinistro e mi sussurra all'orecchio:«Ha capito che la tattica è quella di sembrare insopportabile per essere attraente ai tuoi occhi, è astuto il ragazzo.»

𝐔𝐧𝐝𝐞𝐫 𝐘𝐨𝐮 |𝐄𝐝𝐝𝐢𝐞 𝐌𝐮𝐧𝐬𝐨𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora