The upside down.

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25.

Vedo Eddie tuffarsi dentro il lago senza esitazione, mi giro verso Dustin ma sembra scomparso via anche lui dal nulla

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Vedo Eddie tuffarsi dentro il lago senza esitazione, mi giro verso Dustin ma sembra scomparso via anche lui dal nulla.
Cosa devo fare adesso? Dovrei seguire Eddie? Perché il mio istinto mi dice di farlo ma ho paura di non riuscire a nuotare, di rimanere sott'acqua per non so quanto tempo per via dell'oscurità che mi potrebbe risucchiare completamente.

Mi ha chiesto di aspettarlo, ma come farò a restare tranquilla se ci siamo solamente ritrovati adesso? Non posso abbandonarlo, non posso rimanere ancora qui senza di lui.

Mi avvicino al lago e provo prima a entrare i piedi e poi piano piano il corpo, è gelida e io detesto l'acqua fredda perché mi paralizza completamente.

Mi guardo intorno per vedere se riesco a capire dove effettivamente Eddie si è tuffato, ma questo lago è immenso!
La barca è rimasta nello stesso punto di prima e forse proprio al di sotto troverò il portale di cui abbiamo parlato prima.

«Forza e coraggio Emily, tu puoi farcela e c'è la farai anche questa volta.» Prendo un forte respiro e immergo completamente la testa sott'acqua, provo ad aprire anche gli occhi ma mi è impossibile visto che non riesco a muovermi per via del freddo.
Se mollassi proprio adesso non sarebbe affatto una cosa buona, devo riuscire a vedere chiaramente dove si trova il portale del sotto sopra.

«Se lo desideri con tutta te stessa, c'è la farai.» La voce di Billy, riesco a sentirla ancora e spero solamente che non sia la mia immaginazione questa volta. «Io credo in te Emily, tu puoi fare qualsiasi cosa!» Se solo fosse davvero al mio fianco sarei capace di combattere una guerra, sarei in grado di essere me stessa.

Provo a nuotare lentamente verso una luce rossa che proviene dal fondo, cerco di avvicinarmi ma è come se si allontanasse sempre di più. Eddie e gli altri saranno sicuramente dentro quell'orribile posto, io devo raggiungerli, al costo di morire per arrivarci.

C'è l'ho quasi fatta, sto trattenendo il respiro per non so quanti minuti e mi sembra davvero assurdo che lo sto facendo solo per arrivare da Eddie, giorni fa non avrei nemmeno mosso un dito per lui e invece eccomi qui.
A combattere contro la mia stessa fobia solo perché non voglio più stare lontana da lui per troppo tempo, questa è la volta buona che non sbaglio.

Ecco la parete rossa o meglio il portale che è molto più piccolo di quanto immaginassi, riesco a farmi trasportare dentro il sotto sopra atterrando precisamente su una sorta di pavimento o qualcosa del genere.

«Eddie? Steve?» Provo a chiamarli per alcuni secondi ma non ho nessuna risposta, forse sono andati semplicemente più lontano di quanto immaginassi. «Ragazzi! Dove siete?!» Cammino cercandoli ancora, dove possono essersi cacciati?

In lontananza vedo il corpo di qualcuno che si dimena contro degli strani mostri che hanno tutta l'aria di essere dei pipistrelli, ma quello è... Steve?

Corro subito in suo aiuto prendendo la prima cosa che trovo tra le mie mani cioè una mazza da baseball, scaccio via quello che sta stringendo il suo collo visto che stava per soffocarlo e per fortuna lo libero subito.

Continuo ad attaccare altri pipistrelli ma più ne uccidiamo, più sembrano arrivarne altri per farci a pezzi.

«Lasciali a me Emily.» Steve ne uccide un paio prima che entrambi ci giriamo verso Nancy, Robin e Eddie che corrono verso di noi per porre fine alla vita di altri pipistrelli. «Stavo per essere ucciso da questi stronzi, vi rendete conto che stavo per metterci le penne su questo dannato posto?»

Eddie butta la pala per terra girandosi verso di me con un'espressione sorpresa, non si aspettava che avrei avuto il fegato di seguirli qui sotto e posso capirlo visto che sono una tale fifona.

«Alla fine non mi hai aspettato.»

«Preferivo aiutarti, ho già tentato di aspettarti una volta e sei scomparso per ore e ore. Non farò lo stesso errore Eddie, adesso cosa facciamo qui?» La prima cosa che mi viene in mente è quella di cercare Vecna, ma è come cercare un ago in un pagliaio.

Potrebbe essere ovunque e potrebbe anche attaccarci quando vuole, siamo nel suo habitat adesso e non ci metterà ancora molto per farci fuori.

«Andiamo dove ci portano i piedi no? Magari troveremo qualcosa di interessante lungo il tragitto, anche le nostre case chi lo sa.» Non so perché ma ho come il presentimento di essere già stata qui, forse in uno dei miei incubi e ricordo anche questo cielo ricoperto da nuvole dal colore rosso come l'inferno, mette i brividi solo a guardarlo.

«Steve stai bene? Forse dovresti curare le tue ferite.» Nancy si offre di aiutarlo visto che ha perso molto sangue, così strappa alcuni pezzi del suo vestito per fasciargli l'addome.
Ha delle ferite davvero profonde e spero che bastino quelle a fermare un'eventuale emorragia.

«C'è parecchia tensione nell'aria non ti pare Emily? Cioè guarda quei due, sembra di stare nel loro film e noi siamo quelli che lo guardano in attesa del finale.»

«Eddie non credo ritorneranno insieme, in fondo lei sta con Jonathan e difficilmente quando hai qualcuno in testa puoi provare un sentimento forte per un altra persona, è rarissimo.»

«Per questo tu non riesci a provare delle emozioni? Perché hai amato qualcuno in passato e non riesci più ad aprire il tuo cuore non è così?» So benissimo dove vuole andare a parare, ma era diverso con Billy perché poi ho accettato che tra noi non poteva funzionare, quindi non so se realmente lo amavo o era solo una cotta da adolescente.

«Mi spieghi perché finiamo sempre a parlare dei miei sentimenti? Vuoi sul serio forzarmi a provare qualcosa per te? Non ho intenzione di illuderti Eddie, ma tra me e te non funzionerà mai e te l'ho già spiegato.» Vedo come i suoi occhi diventano più lucidi dopo aver detto queste cose, ma non posso amare una persona come lui perché in circostanze come queste so che uno dei due potrebbe perdere la vita e il dolore sarebbe atroce.

«Non ti sto forzando affatto, vedi che non mi ascolti? Ti ho solo chiesto perché ti comporti in questo modo! Continui a fissarmi come se fossi Eddie lo svitato come tutti gli altri, quando ci sono state quelle poche volte che invece mi hai guardato in modo diverso e forse avevi visto chi era realmente Eddie Munson.
Ma adesso mi stai dicendo che tra me e te non funzionerà mai, hai per caso visto già il futuro? Perché vorrei sapere cosa accade dopo tutto quello che stiamo passando adesso!»

Mi allontano da lui perché non posso sentire altro, non posso continuare a guardarlo e a sentire il mio cuore battere così forte. Mento a me, mento a lui su quello che provo e lo sto facendo per salvarlo da chi sono realmente, ferirei l'unica persona di cui mi importa sul serio e non voglio.

Proprio come ho fatto con Billy, con le parole più cattive che ho mai pronunciato solamente perché non era più quello di prima.
Il risultato? L'ho perso per sempre e non so se mi perdonerà mai per tutto.

Improvvisamente tutto intorno a noi comincia a muoversi come se un terremoto stesse smuovendo le fondamenta della terra, cado atterrando proprio tra le braccia di Eddie.
Mi stringe vicino al suo viso e giuro di poter sentire il suo respiro vicino al mio collo, infatti involontariamente lo sfiora con le labbra provocando ancora di più quei brividi che prima non avevo.

«Un terremoto? Sul serio?» Robin interrompe il momento mentre ci aiuta ad alzarci di nuovo, anche io penso che è stato davvero strano sopratutto perché improvviso.

«Io temo che lui sappia che siamo qui, questo era un segno ragazzi.»

𝐔𝐧𝐝𝐞𝐫 𝐘𝐨𝐮 |𝐄𝐝𝐝𝐢𝐞 𝐌𝐮𝐧𝐬𝐨𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora