Memories.

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5.

La strada verso casa, è questo il momento più bello della giornata

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La strada verso casa, è questo il momento più bello della giornata.
Puoi decidere se camminare in modo lento o veloce, dipende da quanta fretta hai per ritornare.
Io per esempio sto camminando lentamente, assaporendo la leggera brezza che scompiglia i miei capelli e persino il mio cuore.

Siamo ancora all'inizio della scuola, mancano "pochi" mesi alla maturità e non ho ancora avuto la prova di quella gioia che si sente sapendo che presto tutto finirà, ma come faccio a sapere se prima o poi riuscirò a sentirlo pure io? È assurdo ma tornare in quelle quattro mura ha acceso qualcosa di nuovo in me, qualcosa di inaspettato.

Poi però ripenso a quanto invece mi farebbe bene andare dalla psicologa e parlare su come sto, sui sogni che faccio o meglio gli incubi che da un paio di notti vagano indisturbati attraverso la mia mente.

A volte ho paura di chiudere gli occhi e di rivedere il volto di Billy che mi rimprovera di non essergli stata vicino, di non aver fatto in tempo.
Mi rimprovera di non averlo aiutato quella notte e che l'ho lasciato morire perché io stessa lo desideravo, quando non è affatto così. Non ho mai augurato la morte a qualcuno e tanto meno avrei cominciato con lui.

«Magari dovrei solo mettere una pietra sopra tutta questa storia, lui non vorrebbe vedermi soffrire. È sempre stato etichettato come il cattivo della storia, Billy era solo tremendamente fragile e questo lo ha ucciso, interiormente ed esteriormente.»
Mi fermo vicino alla piscina dove lui lavorava e ripenso a quell'estate che dovevamo passare insieme, aveva appena accettato il lavoro da bagnino e sapeva l'effetto che faceva sulle ragazze, lo usava quasi sempre a suo favore ma penso che in cuor suo molto in fondo sperava di trovare la persona giusta.

Flashback.

«Penso che questo lavoro mi darà parecchio da fare in estate, devo essere ogni giorno qui e sono libero solo il pomeriggio sul tardi. C'è Heather che mi da il cambio.» Billy sistema la canottiera bianca che mette di solito e prende il cambio per dopo. «Oh dai Emily, non essere esagerata. Ci sarà Maxine a farti compagnia quando non ci sarò, alla fine scommetto che la stronzetta è più simpatica di me.»

«Oh puoi ben dirlo, senza alcun dubbio! Tua sorella lo è eccome, almeno lei non abbandona la sua migliore amica per fare un lavoretto da quattro soldi.» Ovviamente lo prendo in giro, sono felice se avrà qualcosa da fare invece che stare sempre in casa a fare palestra o uscire per sbronzarsi, avrà qualcosa di meglio.

«Tu verrai a farmi visita ogni tanto vero? So che non ami stare in piscina ma fai uno sforzo almeno per me, ci sarà da divertirsi già lo so.» Oh si Billy, vedere le ragazze sbavarti dietro è un vero spasso. «Non lavorerai questa estate vero?»

«Billy no, non ho intenzione di passare il resto delle mie giornate chiusa in un ufficio a stampare documenti e robe simili. È ridicolo, mio padre non può pretendere che lo faccia sul serio se poi non mi da almeno un centesimo per lo sforzo.»

«Che pretenziosa, beh sappi che sei la benvenuta semmai dovessi cambiare idea. Intendo come aiuto bagnino, ma non ti divertiresti quindi lasciamo perdere.» Billy sta per andarsene quando lo raggiungo subito per aprire la porta e salutarlo. «Non sono abituato a dirlo ma ti voglio bene Emily, promettimi che penserai veramente a cosa vorrai fare questa estate.»

«Te lo prometto rompiscatole, e tu giurami che non ti caccerai nei guai.» Billy tende a litigare spesso con le persone che non la pensano al suo stesso modo, cosa che io non tollero per niente e quindi puntualmente finisce che devo fermarlo io stessa.

«Sono i guai che cercano me, io non faccio nulla di sbagliato.»
Lo saluto con un abbraccio e chiudo la porta, non sapendo che quella sarebbe stata l'ultima conversazione prima del suo repentino cambiamento d'umore.

Fine Flashback.

I ricordi fanno più male degli schiaffi, perché non puoi riviverli e non puoi tornare indietro per aggiustare i tuoi precedenti sbagli. Puoi solo immaginare cosa sarebbe potuto accadere se solo ci avessi provato, ma è il destino che decide non di certo tu.

«Ma nella mia testa io e lui siamo ancora insieme, non è successo nulla e in questo momento mi sta aspettando a casa sua per prendere in giro le nuove matricole e per ridere e scherzare come non mai, ma chi non conosceva Billy non poteva nemmeno immaginare la splendida personalità che riservava solamente a pochissime persone. Mi ritengo fortunata ad aver avuto la possibilità di poter essere sua amica, la prima persona che gli ha rivolto la parola quando è arrivato a Hawkins e l'ultima che gli ha detto di volerlo più vedere per il resto della sua vita.»

Non me lo perdonerò mai e poi mai, è uno di quei traumi da cui non puoi uscirne fuori.
È un tunnel senza via d'uscita e più lo percorri più sai che non finirà mai, è questo cosiddetto tunnel è chiamato anche "depressione."

Non posso continuare a stare davanti questo posto, mi porta troppa tristezza e alla fine non c'è nulla da guardare oltre una piscina vuota e le sdraio capovolte a causa del vento.

Guardo l'orario sopra il mio orologio e sono le 14:30, segno che sono in ritardo per il pranzo e mia madre me ne dirà sicuramente quattro, spero che però questa volta Brad non acconsenta a tutto quello che dicono quei due.

𝐔𝐧𝐝𝐞𝐫 𝐘𝐨𝐮 |𝐄𝐝𝐝𝐢𝐞 𝐌𝐮𝐧𝐬𝐨𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora