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Londra, anno 2013

"Esci da qui" Esclamò uno degli uomini una volta arrivati, buttando Louis fuori dal furgone.

"Ok ok, basta che vi calmate" disse il liscio, alzandosi in piedi. Due uomini andarono da lui e lo presero per le braccia, incominciando a camminare, trascinando Louis con loro. "Ragazzi, siete molto gentili, ma, vedete, ieri sono stato scopato per la prima volta, e vi ringrazierei molto se magari andaste giusto un po' più lentini" uno grugnì e puntò la pistola sulla schiena di Louis, invitandolo ad andare ancora più veloce "oppure mi minacciate ed aumentate il passo, ok, capito"

"Sta zitto" ringhiò uno degli uomini.

In quel momento si unirono a loro altre persone, insieme a Cody "Cody, amico mio, dove mi state portando?" Chiese Louis al ragazzo.

Cody gli sorrise e lo salutò "Ciao, ti stiamo portando nella sala delle torture" rispose.

Lousi unì le sue labbra ed annuì, nel mentre che gli altri lo trascinavano "carino, sembra molto amorevole" disse "non è che che magari prima avresti, che so, un paio di scarpe? O una maglietta? Mi sto proprio congelando"

"No, mi dispiace" rispose il ragazzo "ma, hey, ora si entra, comunque. Dentro fa caldo"

Louis venne portato dentro un grande capannone, e successivamente dentro una stanza, con delle catene che pendevano dal soffitto, ed un tavolo al lato, con molti oggetti appuntiti sopra.

Gli levarono le manette, solo per essere, però, ammanettato a quelle catene subito dopo, con le braccia sorrette da esse in alto.

Louis restò in piedi ed ammanettato a non fare niente per qualche minuto. Aveva la pelle d'oca per colpa del freddo che c'era. Fuori c'era la neve, e lui era in mutande. Certo, dentro faceva più caldo che fuori, ma non c'era poi questo grande cambiamento.

Dopo qualche minuto, la porta della stanza venne aperta, e la figura di una persona che Louis conosceva molto bene fece il suo ingresso "Ciao Louis, da quanto tempo, eh?"

Lousi fece un finto sorriso ed annuì "più o meno da quando ti ho fatto il culo l'ultima volta, no Klaus?"

L'uomo, Klaus, rise e guardò le manette che tenevano Louis bloccato con un ghigno "ti piacciono? Le ho comprate apposta per te" Chiese ironicamente, indicandole.

Louis alzò lo sguardo in alto verso quelle cose di metallo che lo bloccavano, e fece di sì con la testa "belle, ma di solito a me piace ammanettare le persone, non essere ammanettato" rispose "però sono carine. Hanno quel design molto realistico. Molto da anno duemiladieci"

"Già" annuì il ragazzo, prendendo un coltello, ed avvicinandosi al liscio "ti starai chiedendo il motivo per il quale ti abbiamo preso, suppongo, no?"

"No in realtà" rispose Louis scuotendo il capo "so già il motivo. Sei uno psicopatico"

"Beh, hai ragione" disse Klaus alzando le spalle, "però, no, non solo per quello" Esclamò, facendo strisciare la lama del coltello sulla pelle di Louis, senza però tagliarla "il fatto, è che ora, grazie al tuo caro ragazzo, abbiamo tutte e sei le gemme del tempo, ma.." si fermò, facendogli un piccolo taglio sul pettorale sinistro, facendolo grugnire dal dolore "ma... non posso usarle se non ho una cosa abbastanza potente da riuscire ad usare il potere delle gemme, senza uccidermi, no?"

"Io direi che potresti provarci, comunque" Esclamò Louis "fai un tentativo, magari non muori"

Klaus rise e scosse la testa "ho fatto qualche ricerca e ho scoperto che Des Styles ha creato il macchinario perfetto, ed indovina dove ho scoperto questo macchinario si trova?"

"Prova a cercarlo nel tuo culo, magari lì riesci a trovarlo"

Klaus fece un piccolo ghigno, e fece un altro segno sulla pelle del ragazzo "No, si trova nella base dei GDT" continuò, facendo un altro taglio "quindi mi stavo chiedendo... saresti così gentile da dirmi la locazione precisa della vostra base? Mi farebbe davvero piacere"

"Oh, certo, non ti preoccupare" rispose Louis, e Klaus sorrise "allora, vai sempre dritto, fino a quando non ti ritrovi a fanculo. Poi devi girare a destra alla via 'fottiti', e poi alla rotonda prendi la seconda uscita. Ti dovresti poi ritrovare sulla via chiamata 'coglione', noi siamo sulla sinistra"

"Pensi di essere divertente?"

"Penso di essere molto divertent-" Louis si dovette fermare quando Klaus gli fece un altro taglio, questa volta molto più profondo e più grande, sul suo braccio. "Cazzo"

Klaus prese il volto del liscio tra la sua mano, arrabbiato "questa è l'ultima possibilità che avrai. Dimmi dov'è la vostra base, o inizio con le cattive"

"Credo opterò per la seconda opzione, grazie mille" rispose Louis a tono.

Klaus grugnì e lasciò andare il suo viso "guarda in alto" il liscio fece quello che gli venne detto, e vide che attaccato al soffitto c'era un soffione, uno di quelli che si usano per la doccia. "Hai bisogno di lavarti per caso?"

"Stai dicendo che puzzo?" Chiese il liscio. Klaus alzò le spalle, e cliccò un pulsante. Appena lo fece, dell'acqua bollente uscì dal soffione e cadde su Louis. "Porca troia" Esclamò Louis per il dolore ed il bruciore, mentre l'acqua continuava a cadere, e lui continuava ad urlare.

"Non avevi detto di avere freddo?" Scherzò l'altro, avvicinandosi al ragazzo, il quale continuava ad urlare per il dolore. L'acqua non era così bollente da fare troppi danni, ma di sicuro lo era abbastanza da portargli molto dolore. "Vuoi dirmi dove posso trovare i tuoi amichetti, adesso?" Louis strinse i denti, cercando di non urlare, e scosse la testa. "Te la sei cercata te allora" disse Klaus, spingendo un altro bottone.

Adesso, dal soffione non usciva più acqua calda, ma acqua gelida, che fece urlare Louis dal dolore.

"Dimmelo Louis" disse Klaus, e Louis scosse la testa "tanto lo troveremo lo stesso, quindi perché fare così tanto il duro? Aiutaci a risparmiare del tempo, ed aiuta te stesso"

Klaus si avvicinò a Louis, e, non appena fu abbastanza vicino, il liscio gli sputò dell'acqua bollente che aveva rinchiuso in bocca da prima, facendogliela andare negli occhi.

L'uomo urlò dal dolore, portandosi i palmi delle mani sugli occhi, nel mentre che Louis rideva "fottiti" esordì con un piccolo ghigno.

Klaus grugnì e gli diede un pugno in faccia, poi sulla pancia, e di nuovo in faccia, e ancora, ancora, e ancora.

Quando l'uomo smise di colpirlo, Louis sputò del sangue a terra, e si teneva in piedi solo grazie alle catene che lo tenevano in piedi. "Dimmi dove cazzo si trova quella base!" Urlò Klaus nel suo orecchio.

Louis strinse gli occhi da tutto il dolore che stava provando in quel momento, e girò la testa di poco, verso di lui. "Di nuovo, fottiti"

Klaus chiuse il gettò d'acqua, e Louis non seppe se esserne felice o no, perché ora stava morendo di freddo. L'uomo uscì dalla stanza, e torno poco dopo con un cavo elettrico in una mano, coperta da un grande guanto.

Lui si avvicinò al liscio con un ghigno "Sai cosa succede quando l'elettricità incontra un corpo bagnato?" Louis voleva rispondere con qualche battuta sarcastica, ma era troppo stanco per farlo. "Questo" si rispose da solo, appoggiando la fine del cavo allo stomaco bagnato di Louis, dandogli una forte scossa.

Quest'ultimo urlò nuovamente dal dolore, e Klaus continuò. "Vuoi parlare adesso?" Louis appoggiò la testa nello spazio tra la sua testa ed il suo braccio, guardò l'uomo e scosse la testa a mo di no. "Sai Louis, noi due passeremo un po' di tempo insieme, temo"

I Hate You Too || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora