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«ℳa tu... non ascolti mai la musica quando sei in auto?» chiesi a Can, voltandomi verso di lui, lo vidi sorridere, «Dipende...» mormorò, scrollando le spalle, tenendo lo sguardo rivolto alla strada, «Da?» chiesi, tenendo lo sguardo fisso su di lui.

Aveva una felpa nera, abbastanza larga, sotto dei pantaloni scuri con delle scarpe dello stesso colore.
I capelli, come al solito, erano legati in un codino e la barba sfatta, non curata come al solito.

Mi sembrò particolarmente bello in quel momento.

«Dipende dal mio umore» mi rispose Can, accennando un sorriso, «Sul serio?» chiesi sorpresa, «E' davvero così strano per te?» chiese di rimando, divertito, «Se io potessi, ascolterei musica in ogni momento...» riposi, scrollando le spalle, tornando con lo sguardo rivolto verso il finestrino, «E musica sia allora...» concordò lui, accendendo poi la radio, sorrisi ma non mi voltai.

Aveva di nuovo fatto una cosa carina per me.

Le note di Too much love will kill you dei Queen cominciarono a risuonare all'interno dell'abitacolo e non potei non sorridere, «Amo questa canzone!» esclamai, Can si voltò e sorrise, «Sul serio?» mi chiese poi, fissandomi ancora, «Non credi sia stupenda?» chiesi di rimando, «Stupendamente triste» precisò, con un sorrisino, palesemente divertito.

Era davvero bello così vederlo così sorridente...
Avrei voluto vederlo così più spesso.

«Io trovo sia una canzone bellissima...» affermai, «Oh andiamo, è parecchio deprimente...» disse lui ridendo, «Se mettessimo qualcosa di più allegro?» propose poi, fissandomi, mentre fermava l'auto al semaforo, «No! Non ti azzardare!» gli risposi, puntandogli un dito contro, per poi canticchiare, voltandomi verso il finestrino,lui rise e scosse il capo divertito.

Quella era forse la prima volta in cui lo vedevo così sereno...

«Comunque in un certo senso è vero...» disse Can ad un tratto, aggrottai la fronte e mi voltai, «Che intendi?» gli chiesi, «Conosci il testo no? Hai sentito cosa dice? Il troppo amore ti ucciderà, è vero...» rispose Can, annuendo, con l'espressione seria, distogliendo lo sguardo dal mio, «Si, forse in un certo senso è davvero così...» concordai.

Ed io in primis lo avevo provato sulla mia pelle.
Avevo amato Brad con tutto il mio cuore, ma non era bastato, quindi si, l'amore non portava solo gioia e felicità, era anche capace di deluderti, ferirti, distruggerti addirittura.

Ma non per questo avrei rinunciato all'amore.

Non vi avrei rinunciato mai.

«Dovremmo organizzarci e avere le idee chiare qualora mia madre cominciasse a fare domande....» affermò Can ad un tratto, fissandomi un momento, io annuì prontamente, «Si, dovremmo...» concordai, «Tu... Che cosa le hai detto di preciso, riguardo noi?» gli chiesi, voltandomi completamente verso di lui, sistemando la cintura.

Noi.
Dio, era tutto così strano....

Pensare a me e Can, come un noi mi imbarazzava fin troppo.

«Le ho detto che stiamo insieme da un mese...» rispose, fissandomi per un breve istante, «Un mese? Io sono qui da... Quando? Appena due settimane? Forse nemmeno!» replicai alzando le mani, «Poco importa, diremo comunque un mese» ribadì lui, alzai gli occhi al cielo ma non dissi nulla.

Sapevo che insistere non avrebbe porta6 a nulla, ormai avevo imparato a conoscerlo, sapevo che caratteraccio avesse certe volte...

«Le diremo che sei la migliore amica di Emma, quindi questo è vero...» disse lui, voltandosi verso di me, io annuì, «E diremo anche, che lavori nel mio locale...» aggiunse poi, «Quindi in pratica non è tutta finzione...» affermai, accennando un sorriso, sentendomi leggermente più sollevata, «No, non lo è. Stiamo solo fingendo di... Si, di stare insieme...» precisò lui, fissandomi di nuovo per un istante.

𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐨𝐧 𝐘𝐨𝐮 || Can YamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora