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Innamorarsi è bello, ma,
rimanere innamorati della stessa persona
nonostante le infinite complicazioni
è meraviglioso.


𝑨llungai il braccio ed afferrai il mio cellulare dal comodino, scoprendo che fossero ancora solo le 02;30 di notte.

Mi lasciai scappare un sospiro e mi voltai, tornando con lo sguardo su Can, sdraiato su un fianco col viso rivolto verso di me.

Dormiva tranquillamente ed aveva l'aria serena, priva di tormenti, dubbi, paure.

Avrei fatto qualsiasi cosa pur di vederlo sempre così.

Perché in fondo quando si ama una persona non si vuole niente altro che la sua felicità, giusto?

Lo guardavo e sentivo al tempo stesso, una fitta al cuore quando pensavo a tutto quello che aveva passato.
Non bastava il dolore che aveva provato, nel rivedere suo padre, si ci era messo anche Will nel mezzo, a peggiorare le cose.

Come se non avessimo già abbastanza pensieri o problemi.

Cautamente, allungai un braccio e gli accarezzai il viso, accennando un sorriso.

Dovevo ammetterlo, per un attimo, avevo temuto il peggio ieri.
Per un attimo, avevo davvero creduto che lo avrei perso definitivamente.

Rivedere suo padre lo aveva sconvolto molto, sembrava aver perso completamente la lucidità.

Ma che avrei fatto se fosse accaduto?
Mio Dio, non riuscivo più ad immaginare la mia vita senza di lui.

Sarebbe stata del tutto inutile.

Era lui la mia vita adesso.

Con un sorriso mi avvicinai, accucciandomi al suo petto, ascoltando i battiti del suo cuore mentre ancora gli accarezzavo delicatamente il viso, contornato da una folta barba.

Se solo avessi potuto fermare il tempo e restare lì con lui per sempre...

Non desideravo altro.
Mi bastava quello per essere felice.

«Non riesci a dormire?» mi chiese ad un tratto, con voce roca, mentre il suo braccio mi stringeva a sé, avvicinandomi a lui ulteriormente, alzai il viso, ritrovandomi il suo, molto più vicino di quanto pensassi, il suo naso sfiorò il mio.

«No...» confessai, «Mi dispiace» mormorò, «Probabilmente è colpa mia...» disse ancora, fissandomi, aggrottai la fronte, perplessa, «Colpa tua?» gli chiesi, «Ti ho turbata con tutti quei discorsi ed il mio malumore...per non parlare di quello che è successo oggi» mi rispose, quasi sorrisi, «No, non è così...» replicai, rincuorandolo.

Mi aveva turbata questo sì, ma avevamo accantonato tutto poi.
La questione sembrava essersi risolta.

«Tu... Sei l'unica che ha sempre creduto in me...» mormorò ad un tratto, fissandomi ancora, «E questo per me, significa molto, non lo dimenticherò mai» continuò, a quelle parole sorrisi, «Come potevo non credere in te? Ho intravisto sin da subito che uomo incredibile sei...» gli risposi, lui sorrise e si avvicinò, cingendomi di nuovo la vita con un braccio, «Non so perché ma... mi sono sentito diverso già dal primo momento in cui ti ho vista...» confessò.

Potevo dire lo stesso.

Can mi aveva stravolto completamente nell'esatto momento in cui il suo sguardo aveva trovato il mio.

«Ma ho paura» confessò ancora, «Ho paura di rovinare tutto, sbraitare per nulla, trovare un pretesto per litigare... O mettere in dubbio quello che abbiamo per una sciocchezza!» continuò, lasciandosi scappare un sospiro, «O peggio ancora, deluderti» disse infine, «Non accadrà» gli risposi seriamente, «Mi troverai comunque al tuo fianco in quel caso, te l'ho già detto, io non vado da nessuna parte!» replicai immediatamente, rassicurandolo.

𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐨𝐧 𝐘𝐨𝐮 || Can YamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora