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𝒞ontrollai l'ora sullo schermo del mio Iphone tirando poi un sospiro di sollievo, avrei finito il turno tra soli dieci minuti.

Finalmente.

«Cena, mercoledì sera?» mi chiese Will, avvicinandosi, gli sorrisi e scossi leggermente il capo, «Ma non eravamo rimasti che saremmo andati alla festa insieme domani sera?» gli chiesi di rimando, fissandolo a mia volta, «Si, ma non è la stessa cosa...» replicò lui immediatamente, «Lo so questo...» mormorai annuendo, «Allora cosa? Perché non sei convinta Amy?» mi chiese lui, confuso, sospirai e scossi il capo.

«Te l'ho già detto, temo che tu ti aspetti troppo da me... E onestamente, non credo di essere pronta per un appuntamento...» confessai, fissandolo, lui aggrottò la fronte confuso, «Non è quello che voglio in questo momento...» aggiunsi, lui restò a fissarmi in silenzio, visibilmente confuso.

In fin dei conti era la verità.

Per via della confusione che avevo in testa, una cena romantica con Will non era quello che volevo.

Dovevo farglielo capire senza ferire i suoi sentimenti.
Non potevo e non volevo dirgli chiaramente che non mi piacesse, non in modo così sfacciato. Lo avrei ferito di più.

«Amy...» mi richiamò Can, ad un tratto, mi voltai e lo vidi venirmi incontro, «Mi serve un favore!» mi disse ancora.

Fu quasi un sollievo il fatto che mi chiamò e mi salvò da quell'imbarazzante conversazione con Will, nonostante fossi ancora confusa per quello che era successo prima.

Comunque dovevo chiudere quella storia una volta per tutte.

«Ti dispiace? Stiamo parlando... Non può aspettare?» gli chiese Will, scocciato, voltandosi verso di lui, «No, non può aspettare!» replicò Can, inchiodandolo con lo sguardo, Will sospirò e si ammutolì, incrociando le braccia al petto, poggiandosi di schiena al bancone, scuotendo il capo contrariato.

Restando però lì con noi.

«Cosa c'è Can?» gli chiesi, inclinando il capo, «Devi farmi un favore...» mi pregò fissandomi, aveva l'aria così seria, mi fece quasi preoccupare, «Dimmi e vedrò che posso fare...» mormorai annuendo, lui prese un respiro profondo e mi si avvicinò ancora, «So che sembra pazzesco...» esordì, alzando le mani, lo fissai in silenzio, aggrottando la fronte, «Vorrei che fingessi di essere la mia ragazza per i prossimi tre giorni...» affermò poi, fissandomi, Will scoppiò a ridere, scuotendo il capo incredulo, «C-Come?» gli chiesi in un sussurro, incredula mentre il mio cuore perse un battito

Avevo sentito bene?

Mi aveva davvero chiesto una cosa del genere?

«Sei l'unica che può farmi un tale favore... Non te lo chiederei altrimenti!» affermò Can, scuotendo il capo, lo fissai in silenzio, confusa ed allibita, «E tutte quelle ragazze che ti corrono dietro? Non ce n'è nemmeno una che va bene?» gli chiese Will, fissandolo, «No, non c'è!» ringhiò Can, voltandosi verso di lui, fulminandolo con lo sguardo, «Un momento...» mormorai, mentre mi passavo una tra i capelli, «Io non... Non capisco perché mai dovrei fare una cosa del genere... Perché proprio io?» gli chiesi poi.

Dio, era assurdo.... Come potevo fare una cosa del genere?

«Will, ci lasci soli?» gli chiese Can, voltandosi verso di lui, che sbuffò, «Sappi che non finirà bene!» mi rispose, puntandomi un dito contro, prima di allontanarsi, Can scosse il capo e tornò con lo sguardo su di me, «Mia madre verrà in città domani, per il compleanno di Scott...» mi disse, «E... si aspetta di conoscere la ragazza con la quale le ho detto di avere una frequentazione...» aggiunse, passandosi poi una mano tra la barba, quasi imbarazzato, «Per quale motivo le hai detto una cosa del genere?» gli chiesi allibita, «Lo so che ti sembra assurdo ma è una storia lunga...» mi rispose lui, «Puoi solo farmi questo favore?» mi chiese poi, di nuovo, sospirai e mi morsi il labbro incerta.

𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐨𝐧 𝐘𝐨𝐮 || Can YamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora