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- Casa per me,
è ogni posto dove ci sei tu.

𝑪on mio sommo dispiacere, il weekend era già giunto al termine.

Non avevo nessuna voglia di tornare alla vita di sempre, sarei voluta restare ancora lì, nello chalet, con Can, occupandoci solo di noi stessi, ma purtroppo sapevo che questo non era possibile.

Dovevamo già tornare alla vita di sempre.

«Ci torneremo il prossimo weekend...» mi rassicurò Can, accennando un sorriso, mentre prendeva la mia valigia dall'ascensore, annuì con un sorriso, «Promesso?» gli chiesi, fissandolo, lui sorrise ed annuì subito, «Si, te lo prometto amore» confermò.

Adoravo il modo in cui cercava di tirarmi su il morale e rendermi felice, avrebbe fatto qualsiasi cosa per me.

Come io per lui, d'aldronte.

«Sei sicuro di volermi accompagnare? Posso tornare da sola...» gli dissi poi, lui scosse il capo, contrariato, «No, voglio venire su con te» replicò, mentre lasciava che le porte si chiudessero.

«Emma mi farà sicuramente una bella ramanzina non appena mi vedrà! Sono scomparsa senza dirle nulla!» affermai, scuotendo il capo, dispiaciuta, mentre mi poggiavo con le spalle alla parete.

Non mi era proprio venuto in mente di avvisarla.

Mi ero lasciata sopraffare da Can ed il nostro weekend insieme che mi ero dimenticata di ogni cosa.

Weekend che avrei voluto non terminasse mai.

Mi sentivo come se fossi fisicamente lì, dentro l'ascensore, ma mentalmente, ancora allo chalet.

«Non devi preoccuparti di questo...» mi rassicurò Can, aggrottai la fronte e mi voltai verso di lui, «Avevo avvertito Scott riguardo la nostra piccola fuga...» mi spiegò, vedendomi perplessa, annuì e quasi sorrisi, «Come farei senza di te...» mormorai, lui sorrise e, una volta poggiata la valigia per terra, mi si avvicinò.

«Saresti persa...» disse, mentre infilava le mani tra i miei capelli, avvicinandomi a lui, «Completamente persa...» aggiunse mentre lentamente chinava il viso, sfiorò le labbra con le sue, prima di baciarmi.

Si, era vero, mi sarei sentita completamente persa.

Can aveva dato un senso alla mia vita.

Una volta al piano, le porte si aprirono.

Can afferrò la valigia e mi lasciò uscire per prima.

«Aspetta!» affermò, afferrando il mio braccio, tirandomi a sé prepotentemente contro il suo petto muscoloso, «Cosa c'è?» gli chiesi con un sorriso, «Amy, io ti amo, più di qualsiasi altra cosa» mi disse seriamente, mentre mi spostava una ciocca di capelli dietro l'orecchio, sorrisi di nuovo, «Tanto quanto io amo te» gli risposi, lui sorrise e chinò il viso, sfiorando le mie labbra con le sue, «Ti rendi conto di come mi hai ridotto?» chiese poi sotto voce, aggrottai la fronte confusa.

«Sono diventato dannatamente romantico a causa tua!» affermo facendomi ridere, «No, sei adorabile!» commentai, lui rise e scosse il capo, «Adorabile...» mormorò alzando gli occhi al cielo, «Si! È forse un problema?» gli chiesi divertita, «No, ma... nessuno ha mai detto che sono adorabile» mi rispose facendomi inevitabilmente ridere.

Sembrava divertito ed imbarazzato al tempo stesso.

«Cè sempre una prima volta» gli dissi, prendendolo in giro, lui scattò in avanti e mi strinse tra le sue braccia possenti, attirandomi a sé.

«Posso accettare qualsiasi cosa, ma non adorabile!» commentò, facendomi ridere di nuovo, «Perchê? Cosa c'è di male?» gli chiesi voltandomi, ritrovandomi il suo viso ad un palmo dal mio.

𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐨𝐧 𝐘𝐨𝐮 || Can YamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora