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Ho trovato me stessa il giorno
in cui ho incontrato te.


«𝓐llora? Vuoi dirmi cos'è successo?» domandò Can, spazientito, mentre il suo sguardo rimaneva inchiodato al mio.

Sapevo che non si sarebbe arreso finché non gli avrei detto cosa fosse accaduto tra me e Will.

Ma in fondo, era giusto che sapesse.

«Te l'ho già detto...» gli risposi, per poi sospirare, «Lui si è arrabbiato perché crede che lo abbia illuso...» gli dissi ancora, con lo sguardo sbasso, «Cos'ha scaturito questo pensiero?» mi chiese lui, confuso, «Il fatto che io.... ti abbia baciato...» mormorai, mentre le guance andavano a fuoco per l'imbarazzo, mentre ripensavo ancora a quel momento.

Quella scena era lì, stampata nella mia mente e proprio non voler andare via.

«Non mi risulta tu debba dargli alcun conto!» replicò Can, con tono duro, molto infastidito, «Eppure lui si sente così e me lo ha detto chiaramente...» risposi, accennando un amaro sorriso, «Che intendi con questo?» mi chiese lui, immediatamente.

Dio, non lasciava proprio nulla al caso.

«E' stato solo un po' brusco... Tutto qui» commentai scrollando le spalle, «Amy, io voglio sapere esattamente che cosa ti ha detto!» ordinò lui, venendomi incontro, «Perché? Anche se te lo dicessi, a cosa porterebbe ormai?» gli chiesi, fissandolo, «Io voglio saperlo!» affermò lui, avvicinandomisi ancora, sospirai ed annuì, rassegnata.

Sapevo di non avere via di scampo.
Avrebbe solo insistito, com'era suo solito fare.

Avrei però omesso alcune cose.

Non gli avrei mai detto quello che Will pensava realmente su di lui. Non lo avrei fatto perché sapevo che lo avrei solo ferito.
Nessuno avrebbe mai voluto sentirsi dire una cosa del genere.

Non volevo che Can soffrisse per colpa sua, non lo meritava.

«Mi ha chiaramente sbattuto in faccia il fatto che fosse stato lui a chiedermi di uscire, mi ha fatto capire che è sempre partito tutto da lui... E che io, in realtà, non ho mai avuto nessun interesse nei suoi confronti...» spiegai, con lo sguardo basso, torturandomi nervosamente le mani, «Ti ha davvero dato la colpa per questo?» chiese Can, aggrottando la fronte, «Lui non... Non credo mi abbia proprio dato la colpa...» mormorai, confusa, lui rise e scosse il capo, «Però ti prego... Non dirglielo...» lo pregai, prendendo la sua mano, «Per quale motivo non dovrei dirgli nulla?» mi chiese, confuso e contrariato, «Fallo per me Can... Evita di complicare ulteriormente le cose...» gli risposi, fissandolo, «Perché mai dovrei permettergli di trattarti in questo modo e fargliela passare liscia?» mi chiese, tornando scuro in volto.

Il modo in cui mi trattava, il modo in cui si preoccupava per me mi lasciava sempre senza parole...

Era quasi ammirevole il suo modo di volermi proteggere.

«Ti prego...» mormorai, guardandolo, «Non è giusto» replicò, scuotendo il capo, «Lui non ha nessun diritto di parlarti in quel modo! Lui non è niente per te!» affermò ancora, molto contrariato, poggiai le mani sul suo petto e accennai un sorriso, «Infatti, hai detto bene! Lui non è niente per me...» mormorai, guardandolo, mentre i battiti del mio cuore acceleravano, Can sospirò, per niente convinto.

Di che cosa aveva paura? Che stessi mentendo?

«Ce ne dimentichiamo adesso, per favore?» gli chiesi, quasi pregandolo, «Odio il fatto che si sia rivolto a te in questo in modo» asserì, con lo sguardo serio, «Lo so...» mormorai annuendo, «Non posso e non voglio fargliela passare liscia. Non posso!» disse poi, scuotendo il capo, «Lo so, ma Will però è anche amico di Scott...» commentai, lui sorrise, «E allora? Che cosa me ne importa? Dovrei fare passaggio per questo?» mi chiese, spalancando le braccia, «Io non tollero questo suo comportamento nei tuoi confronti!» disse infine, serrando poi la mascella.

𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐨𝐧 𝐘𝐨𝐮 || Can YamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora