«‹‹La prima cosa che ricordo è il buio.
Un buio che mi avvolgeva come un onda che ti porta via, lontano da tutto. Ma al tempo stesso come era come un abbraccio di una madre che culla dolcemente il figlio.
Un buio che mi faceva sentire al sicuro e protetto da qualunque cosa.
Sembrava essere la cosa per cui ero nato. La cosa per cui avrei lottato contro tutti pur di averlo se non lo avessi avuto. La cosa che più riusciva a descrivermi e a descrivere la mia anima.Rimasi in quel buio più totale circondato dal niente per molto tempo, anche se non so bene per quanto. Lì ogni singolo momento sembrava potesse durare un eternità.
Non so cosa successe dopo, so solo che inizia a sentire una forza che mi spingeva verso qualcosa. Un qualcosa che non vedevo. Un qualcosa da cui avrei voluto scappare il più veloce possibile, ma da cui non potevo fare altro che esserne attratto.Sembrava non finire più questo avvicinamento ad un nulla e pian piano iniziai a godere di questa situazione. Iniziai a volere che non finisse mai.
Eppure sapevo che più tempo passava e più le cose sarebbero andate male.
All'improvviso un fiammella si accesa sopra la mia testa. E iniziai a sentire delle voci tutte intorno a me. Voci che sembravano incitarmi a uscire.
Ma uscire da cosa? Dov'ero finito e perché ci ero finito?
Di lì a poco lo scoprii.
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Ricordi
RomanceSTORIA A TEMATICA GAY. *"Allora non ho un figlio." Cosa ci può essere di peggio di sentirsi dire dalla persona che ti ha cresciuto che non vai bene così come sei?* Questa è la storia di un ragazzo, un po' timido, riservato, amante della lettura, all...