Finito di pulire uscimmo e andammo sulla spiaggia. Ci mettemmo a giocare a beach volley e, per quanto mi costi ammetterlo, Andrea vinse 5 a 1.
Smettemmo di giocare quando, tentando di prendere la palla al volo, caddi sulla sabbia.
"Ok, adesso basta."
Gli dissi ancora a terra.
"Non dirmi che il grande e valoroso Luca mi lascia vincere così."
Gli disse ironicamente.
"Sarò tutto quello che vuoi, ma io non ce la faccio più."
Gli dissi mentre si sdraiava affianco a me.
"Così siamo alla frutta."
Mi disse Andrea.
"Ma se siamo ancora all'antipasto."
Gli dissi tra le risate.
"E smettila di negare l'evidenza. Dopo pranzo te ne vai e non sai neanche dove. Non sappiamo per quanto tempo non ci potremo ne vedere ne sentirci. Non sappiamo neanche se ci rincontreremo."
"Hai ragione. Hai completamente ragione ed è per questo che sto cercando di passare questi ultimi giorni, queste ultime ore, questi ultimi momenti che passiamo insieme allegramente, perché voglio avere dei bei ricordi di noi due."
Gli dissi mentre mi mettevo seduto.
"Scusami, non so che cosa mi sia
pres..."
"Ssshh, non parlare."
Lo interruppi baciandolo.
"Tutto?"
Mi chiese.
"Niente."
Gli risposi.
"Tra tutte queste emozioni ci stiamo dimenticando di pranzare."
Mi disse Andrea.
"Ma guarda che sai proprio fissato con il cibo, prima con la frutta e adesso con il pranzo. Chissà dove lo metti tutto."
Gli dissi alzandomi in piedi.
"Potremmo anche passare direttamente alla tua partenza, sai?"
Mi disse ridendo mentre tornammo a casa sua.
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Ricordi
RomantikSTORIA A TEMATICA GAY. *"Allora non ho un figlio." Cosa ci può essere di peggio di sentirsi dire dalla persona che ti ha cresciuto che non vai bene così come sei?* Questa è la storia di un ragazzo, un po' timido, riservato, amante della lettura, all...