19° Capitolo

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Non ne potevo più.
Nessuno era veramente la persona che avevo conosciuto. Mia madre se ne fregava di cosa volessi io, mio padre tradiva mia madre e non aveva un po' di orgoglio, i miei vecchi amici non facevano altro che prendermi in giro.
Tutti quelli che conoscevo mi avevano mentito, io non gliene fregavo niente a loro.
Tutti eccetto uno. L'unica persona con cui avevo piacere di stare e di cui avrei avuto nostalgia. L'unica che mi ha mostrato quanto io possa valere per lei.
La mattina dopo mi svegliò mio padre.
"Tranquillo per domani, partiamo il pomeriggio, ma oggi dovrai rimanere a casa."
"Ok, grazie lo stesso."
Non riuscivo a crederci e impaziente lo dissi ad Andrea.
La giornata passò molto lentamente e l'unico motivo per cui non litigai con mia madre è stato il fatto che sono stato sempre in camera mia.
La sera, dopo cena, andai da Andrea.
"Ciao"
Mi disse venendo ad accogliermi alla porta con un bacio.
"Ciao."
"Pronto per domani?"
Mi chiese Andrea in senso ironico per sdrammatizzare.
"Quasi, manca solo una cosa, o meglio una persona. Tu."
Gli risposi con uno sguardo perso nel nulla.
"Ti va di fare qualche gioco da tavola? Ne ho una valanga nello stanzino."
"Certo."
Gi risposi un po' sollevato.
Fu la mia serata più bella, soprattutto perché avvenne tutto senza che fosse prestabilito.


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