31° Capitolo

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"Oh, andiamo. Sei solamente confuso, non raccontare in giro queste menzogne."
Mi disse mia madre cercando di inventare una scusa per Azzurra.
"Non c'è bisogno di mentire. Non c'è niente di sbagliato nell'essere omosessuali, no?"
Disse Azzurra rivolgendosi serenamente a mia madre.
"Luca, vai in camera tua."
Mi disse mia madre al quanto scocciata.
"No, non ci vado."
Mi opposi.
"Luca. Vai!"
Insistette.
Andai nella mia nuova camera e mi misi ad ascoltare la musica per non sentire le grida dei miei genitori contro Azzurra.
Dopo circa un ora mi tolsi le cuffie ed andai verso il bagno.
"Non potete."
Disse Azzurra.
"Siamo i suoi genitori e possiamo benissimo fare quello che riteniamo giusto."
Ribatté mia madre.
"Si, ma questo non è giusto. Non potete costringerlo ad andare da uno psichiatra."
Si oppose Azzurra.
Rimasi scioccato. Avevano ancora intenzione di continuare con quella 'terapia'.
"Non dirmi che non ti ricordi com'è andata a finire con nostro fratello."
Disse Azzurra rivolgendosi a mio padre.
"Ti prego, non di nuovo. Sai bene che non ne voglio parlare."
Rispose mio madre.
"E invece ne parliamo. È stato proprio per questo motivo che si è ucciso."
Disse Azzurra.
"Se lo meritava, sapeva che nostro padre non lo avrebbe accettato, ma lo ha fatto lo stesso."
Rispose urlando più di prima.
"Non pensavo che potessi comportarti così."
Disse prima di scoppiare a piangere ed uscire di casa.


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