E così sono nato.
Uscito da quel buio. Da quel silenzio. Da quel niente, che diventava un tutto. Uscito da quel luogo che tanto mi piaceva.Durante l'infanzia mi rintanavo spesso sotto le coperte e ci rimanevo per ore e ore. Non so proprio bene cosa facessi, solo che ci stavo bene. Mi faceva sentire come ritornato nel luogo da qui provenivo. Quando iniziai le elementari e, quindi, anche a imparare a leggere, passavo interi pomeriggi a leggere libri e libri.
Quando leggevo mi sentivo libero, felice, ascoltato, capito, vivo. Mi sentivo me stesso.Per i primi tempi andava tutto bene, ma quando andai in 5 elementare mia madre iniziò a preoccuparsi perché stavo sempre da solo, perché non facevo mai nuove amicizie, aveva paura che mi sentissi isolato. Così mi iscrisse a nuoto, sperando che così sarei cambiato.
Io non opposi resistenza, anche se non mi piaceva affatto.Fino a che, all'inizio della 1° superiore, non incontrai un nuovo ragazzo, mai visto prima, mentre stavo andando negli spogliatoi. Non so per quale motivo, ma da quando lo vidi e lui vide me, andai sempre in piscina molto volentieri.
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Ricordi
RomanceSTORIA A TEMATICA GAY. *"Allora non ho un figlio." Cosa ci può essere di peggio di sentirsi dire dalla persona che ti ha cresciuto che non vai bene così come sei?* Questa è la storia di un ragazzo, un po' timido, riservato, amante della lettura, all...