La mattina dopo mi svegliai ancora seduto per terra. Era domenica e come mai avevo voglia di rimanere in camera mia, ma mia madre continuava a insistere e alla fine l'accontentai.
"So che può essere duro, ma è la cosa migliore da fare per stare meglio."
Mi disse mia madre.
"E da cosa dovrei stare meglio?"
"Non fare finta di niente, lo sai bene."
"E se io non volessi stare meglio?"
La provocai.
"Non iniziare. Sarà difficile, ma insieme ci riusciremo."
Mi disse accarezzandomi la guancia.
"Io non vengo lo sai."
"Oramai è deciso e tu verrai."
A quella frase le spostai la mano e uscii.
Non riuscivo a crederci. Eh in quel periodo non credevo a niente. Per la prima volta avevo una persona speciale con cui parlare e loro ci volevano separare.
Mi incontrai con Andrea in un parchetto pubblico.
"Durante la notte ho pensato molto e, non so. Non voglio lasciarti, ma non so cosa fare. Mi sento impotente."
"Non so cosa pensare. Non si erano mai comportati così. Non li riconosco più, soprattutto mia madre."
"Tutto?"
Disse Andrea dopo un lungo silenzio.
"Non mi sento molto in vena."
"Non è in questi momenti che si ci dovrebbe sostenere? E quale metodo migliore di questo."
"Ahah. Sei proprio strano.....Niente."
Gli dissi poco prima di baciarci.
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Ricordi
RomanceSTORIA A TEMATICA GAY. *"Allora non ho un figlio." Cosa ci può essere di peggio di sentirsi dire dalla persona che ti ha cresciuto che non vai bene così come sei?* Questa è la storia di un ragazzo, un po' timido, riservato, amante della lettura, all...