Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Simone ha preso posto sulle sue gambe a metà serata, più o meno.
Il suo profumo dolcissimo riempie le narici di Manuel, il nasino di Simone pressato contro il suo collo. Petto contro petto, Simone gli circonda I fianchi con le ginocchia, le gambe piegate a riposare sul divano.
È tanto calmo e tranquillo che Manuel crede stia dormendo.
Poi, quel nasino freddo comincia a strofinare contro il suo collo, le ginocchia di Simone si stringono, le labbra si schiudono umide contro la pelle di Manuel.
"Simò, che fai?"
"Manu, lo vuoi fare l'amore con me?"
"Simò, hai visto quanta gente c'è?"
"Ma non ci guarda nessuno Manu".
Manuel gli stringe forte la vita con un braccio, eppure non riesce a fermare l'oscillare delicato dei fianchi di Simone, il volto del piccolo ancora contro il suo collo.
"Ti prego Manu, ti prego, mi sento così vuoto, ti voglio così tanto".
Manuel ringhia.
Stringe più forte la presa, comincia a trascinare Simone sulle sue cosce, "Qua vuoi esse' scopato, mh? Vuoi saltare davanti a tutti sul cazzo mio? Così facciamo vedere di chi sei, o no Simò?"
E Simone annuisce contro il suo collo, respira forte forte a labbra aperte.
"E invece no, che io la roba mia non la divido con nessuno. Adesso fai il bravo e vieni così, zitto zitto, n'te fai senti' da nessuno. Poi ti porto a casa e ti scopo per bene, finché non ce la fai più, va bene amore?"
