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"Ma che cavolo hai combinato."
Ma l'esasperazione vola via in un secondo, quando Simone sposta gli occhioni lucidi su di lui, "... Mi sono fatto male".
Ancora in piedi, le mani sui fianchi, Manuel è colto da quello che quasi gli sembra un principio d'infarto da quanto quegli occhi gli scavano il petto, e si trova a chiedersi, per l'ennesima volta da quando conosce Simone, come possa un gigante del genere rinchiudere qualcuno di così piccolo e adorabile.
"Fammi vedere, sù", dice, e intanto s'abbassa e afferra lui stesso il polso di Simone, mostrando un palmo arrossato e gonfio, "Ce credo che te fa male, tutto sbucciato stai, famme vede'l'artra mano", che, manco a dirlo, sta come l'altra, se non peggio.
"Dobbiamo sciacqua' 'ste mani Simò" e tutto s' aspetta, tranne che Simone provi di botto a liberare i polsi dalla sua stretta,
"No!"
"Che è oh? Perché no?"
"... Perché poi brucia"
Adorabile. Terribilmente adorabile.
"Facciamo così, mo t'accompagno alla fontana, sciacquiamo 'ste mani, e poi te lascio n' bacino sulla bua, mh?"
