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Simone è dipendente dagli abbracci.
Va in giro con i suoi maglioncini giganti e morbidissimi e la sua cosa preferita è inglobarci anche Manuel mentre il più grande sta facendo le cose più disparate.
Così, gli spunta alle spalle mentre Manuel cucina, o lava i denti, o è distratto da qualsiasi altra cosa, e l'avvolge tra le sue braccia, facendosi piccolo piccolo contro il suo corpo.
Ama anche sederglisi in braccio, con la punta del naso che piano strofina contro la pelle del suo collo, ogni tanto lasciandovi qualche bacio sporadico, ma soprattutto inspirando il suo profumo, affondando le mani tra i ricci di Manuel, intrecciando le loro dita.
Manuel, di contro, porta sempre le loro mani intrecciate alle labbra, bacia il dorso di Simone, il polso delicato, ricambia sempre i suoi gesti affettuosi, ma il modo in cui maggiormente dimostra affetto è viziando il più piccolo.
E forse è per un interiorizzato senso d'inadeguatezza, o forse un senso di colpa che ancora lo consuma, ma Manuel ama, adora viziare Simone.
Che sia un semplice cornetto caldo comprato la mattina soltanto per lui, un maglioncino nuovo e morbidissimo, una piccola margheritina rubata dal giardino, Manuel vive per quel sorriso dolce e imbarazzato che ogni volta illumina le guance del più piccolo.
Ha per lui poi le più disparate attenzioni, gli scosta la sedia, apre per lui la portiera dell'auto, si cura di rimboccargli le coperte ( e gli lascia senza lamentarsi la maggior parte del letto, ché Simone oltre ad essere un gigante è anche dispotico mentre dorme, e ruba quasi tutto il materasso)
E poi ama lavargli i capelli, e lo fa ogni volta che può.
"Manu, ma così ti bagni tutta la maglia"
"E la cambio, no?"
E Simone, già nella vasca, si sporge verso l'alto sorridendo. Manuel s'abbassa verso di lui, gli bacia la punta del naso prima d'afferrare lo shampoo.