«Fratellone!»
Stringo gli occhi, sentendo Saeyoung scuotermi. «Andiamo! Svegliati!»
«Che cosa vuoi?» Sospiro, coprendomi il viso con le mani, mentre mi metto seduto.
«Guarda che è quasi mezzogiorno, non devi andare in ufficio?»
La guardo, trovando mia sorella con le gambe incrociate sul letto e uno chignon disordinato sulla testa mentre mi guarda come si guarda qualcuno senza alcuna speranza.«Sì, ma non ci vado» rispondo, prendendo il cellulare dal comodino. «Wow, è questo il vantaggio di essere il CEO?»
Si alza e appoggia le sue mani sui suoi fianchi, inclinando la testa di lato. «E tu? Non sarebbe il caso di trovarti un lavoro?»
Aggrotta le sopracciglia e tira fuori la lingua.Mi metto davanti a lei e le appoggio una mano sulla testa. «Andiamo a fare colazione.»
Appena ci sediamo al tavolo, lei mi guarda con uno sguardo preoccupato.
«Cos'è successo?» Domando.
«La mamma mi ha chiamato questa mattina, per dirmi che vuole che incontri Cha Seokmin la prossima settimana.»
Appoggio la tazza, stringendo un pugno.
«Mi sembrava di essere stato chiaro.»
Sospira, «non voglio averci nulla a che fare. Ho rotto con Aaron da troppo poco.»
Allontana il piatto e scuote la testa. «Che cosa dovrei fare?»
«Niente, Sae. Non devi fare assolutamente niente.»Sorride. «Io e lui abbiamo deciso di rompere insieme ma...non riesco a smettere di pensare a lui.»
«Lo ami ancora?»
Mi guarda e annuisce, con gli occhi lucidi. «Sì.»Si massaggia le tempie, per poi chiudere le palpebre per qualche istante. «Devo andare al supermercato, ma mi sta esplodendo la testa.»
«Che ti serve? Te lo prendo io.»
Mi guarda e stringe la labbra, «non so se sia il caso, Tae.»
«Perché?»
«Mi servono degli assorbenti.»Mi gratto la testa, «non sarà così difficile.»
«Okay, ma non prendere quelli interni.»
La guardo, confuso. «Interni? In che senso?»
«Si vede che sei un uomo e che sei gay.»
«Scusami tanto, sai?!»
Ridacchia e appoggia una mano sulla mia spalla. «Sono quelli che si mettono dentro e per me sono troppo scomodi.»
«Quindi tu vuoi i pannoloni.»
Aggrotta le sopracciglia. «Pannoloni, tua madre» ribatte. «Il ciclo deve venirmi domani, quindi sarà meglio che li abbia in tempo.»Alzo le mani, annuendo. «D'accordo.»
[...]
Certo, che ce ne sono di tantissimi tipi.
Resto immobile davanti allo scaffale, mentre ricevo delle occhiate dalle donne che mi passano accanto.
Mi gratto la testa, tenendo le mani nelle tasche dei jeans.Appena vedo una ragazzina, avvicinarsi per prendere quello che stava guardando mi sembra di aver appena visto un'apparizione divina.
«Ehi, scusa - la chiamo e lei mi guarda - potresti aiutarmi?» Domando, indicando lo scaffale.
Ridacchia, annuendo. «Certo.»
Mi guarda meglio e inclina la testa di lato.
«Ma tu sei Kim Taehyung!» Esclama, mettendo le mani davanti alla bocca.
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STRIP
FanfictionJungkook è tutto ciò che un ragazzo di vent'anni non dovrebbe essere: uno stripper. Lo è da quando era un ragazzino, per aiutare la sua famiglia che vive nei problemi economici da quando il padre è morto. Lui è sicuro di sé, arrogante, testardo e...