Tra me e Kyungjae è finita dopo tre anni di continui tradimenti da parte sua, di tira e molla che mi facevano solamente crollare ogni volta e quando ha finalmente detto che non ero niente per lui.
Ci sono stato male, certo. Ero innamorato di lui, è stato il mio primo amore ma ai tempi ero troppo ingenuo per capire che era un amore a senso unico.
Tuttavia, nonostante quello che provavo, lui non è mai riuscito a farmi sentire come mi sento ogni volta che sono con il plurimilardiario egocentrico.
Kim Taehyung. Decisamente un uomo che si sente un dio, che guarda tutto dall'alto in basso ed è convinto di essere migliore di tutti gli altri.
«Sembri pensieroso.»
Lo guardo, mentre beve il suo cappuccino e scuoto la testa. «Tutto bene.»
«Allora...davvero tu e Taehyung avete una relazione?»
La sua voce è infastidita, così inclino la testa di lato. «No, ma ci stiamo frequentando.»
Ridacchia, «lui sembra prenderla piuttosto seriamente.»
Kyungjae e Taehyung, non sono poi così diversi. Se vogliono ottenere una cosa, sono disposti a fare di tutto pur di ottenerla.
Entrambi si sentono superiori a tutto il resto del mondo.
Forse, è per questa somiglianza che non so sono piaciuti da subito.
A meno che, il motivo non sia io.
«Penso che ci tenga a me» rispondo, facendo spallucce. Però, le mie parole escono come una frecciatina che lui afferra subito visto che mi fa un sorrisetto.
«Guarda che anche io, ci tengo a te.»
«Sì, Kyu, certo» rispondo, roteando gli occhi e schioccando la lingua. Se davvero ci tenesse a me, non mi avrebbe tradito per tutto il tempo in cui siamo stati insieme. «Sei cambiato in modo così notevole, piccolo.»
«Non chiamarmi "piccolo"» dico, subito.
Si lecca le labbra, appoggiando le braccia al petto. «Perché? Ti piaceva quando stavamo insieme.»
«Ho accettato di parlarti, perché credevo che saremo potuti essere amici e dimenticarci di tutto il resto che abbia vissuto. Però, credo di essermi sbagliato. Tu non cambierai mai.»
Faccio per alzarmi, ma lui afferra il mio polso e si mette in piedi. «Mi dispiace. Voglio solo sistemare le cose, perché tu mi manchi da morire.»
Appoggia le mani sulle mie guance, per guardarmi negli occhi. «Dico sul serio, Kookie. Ho bisogno di te.»
Niente. Assolutamente niente. Non sento nulla.
Non provo né odio, né amore...o rabbia o tristezza. Non provo nulla.
Non arrossisco, non sento il mio cuore battere all'impazzata e non sento quella sensazione allo stomaco terribile ma anche confortante.
«Perché non proviamo a ricominciare?»
Mi allontano e lo guardo negli occhi. «Perché io non sento più niente per te. Provo solo indifferenza.»
Indosso la giacca e metto la sciarpa, per uscire dal café e tornare a casa.
«C'è qualcun altro?»
Sospiro e lo sorpasso.
«Ti sei innamorato di quello stronzo megalomane?»
Mi fermo, sgranando gli occhi. Innamorato di lui?
«È così, non è vero? Pensi che lui non ti ferirà? Lui non è meglio di me, Jungkook. Faresti meglio ad aprire gli occhi.»
Scuoto la testa ed esco dal locale, sentendo l'aria pungente di dicembre che mi colpisce il viso.
Tengo le braccia al petto, mentre cammino lungo il marciapiedi.
Non mi sono innamorato di lui. Andiamo, chi sarebbe così stupido da amare un tipo del genere?
So bene di provare qualcosa per lui, ma non è amore. Non potrebbe mai essere.
Voglio dire, sono così cretino da innamorarmi come un ragazzino che non sa niente della vita.
Taehyung, non è un uomo da amare.
Scendo le scale, per raggiungere la metropolitana.
Entro nel treno e afferro il palo, per tenermi stretto.
Alzo gli occhi e per poco non urlo.
La sua faccia e un fumetto del cazzo che dice:"unisciti alla Elektra Corporation!"
Che cazzo.
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STRIP
FanfictionJungkook è tutto ciò che un ragazzo di vent'anni non dovrebbe essere: uno stripper. Lo è da quando era un ragazzino, per aiutare la sua famiglia che vive nei problemi economici da quando il padre è morto. Lui è sicuro di sé, arrogante, testardo e...
