Mi rigiro nell'enorme letto dell'hotel. Sono troppo scombussolato da quanto successo questa sera, per riuscire a dormire.
La luce della camera di Taehyung, è accesa quindi suppongo che nemmeno lui ci riesca.
Sta nevicando, così sorrido appena. Ho sempre adorato la neve, i miei fratellini sono nati mentre nevicava.
Tutto questo, mi si ritorcerà contro. Ne sono sicuro, però non m'interessa.
Mi alzo dal letto e busso alla sua porta.
Appena la apre, sospira. «Dimmi.»
Si allontana, lasciandomi entrare.
Indossa dei pantaloni della tuta e non ha la maglietta. Mi chiedo come faccia a non avere freddo, ma poi mi rendo conto che io ho solo una maglietta addosso.
«La tua stanza è più spaziosa della mia» dico, guardandomi attorno.
«Credo che siano uguali.»
Si siede sul divano, sorseggiando un bicchiere di qualche alcolico sicuramente molto costoso e mi guarda. «Perché sei qui?»
Mi mordo l'interno della guancia e faccio spallucce. «Non riesco a dormire e mi annoio.»
I suoi occhi non la smettono di percorrermi.
Cammino verso di lui e sfioro la pelle del suo petto con le dita, mentre tengo i miei occhi nei suoi. Gli levo il bicchiere dalla mano, annuso l'alcolico e lo bevo. «Che cos'è?»
«Bourbon.»
Lo appoggio sul tavolo e mi sistemo, con le ginocchia ai suoi lati e con il fondoschiena sul suo pacco.
Appoggia le mani sui miei fianchi, mentre avvicino il mio viso al suo.
Passo la lingua sulle sue labbra e circondo il suo collo con le braccia.
Respiro pesantemente, poi porto la bocca al suo orecchio.
«Scopami» sussurro.
Mi guarda di scatto e ghigna. «Finalmente.»
Fa scontrare le nostre labbra, tirando su il mio corpo e facendolo scontrare con il muro.
Mugolo, stringendo i suoi capelli mentre le nostre lingue si scontrano.
Posa le labbra sul mio collo, stringendo le mie gambe attorno alla sua vita.
Ansimo, tirando le sue ciocche. Cammina verso il letto, senza smettere di baciarmi e si mette su di me.
Mi sfila la maglietta e passa la bocca sul mio corpo.
«Mh» mugolo, sentendolo stringere tra le labbra il mio capezzolo.
Continua a passare la lingua sul mio petto, fino all'elastico dei miei slip.
Alza gli occhi su di me, «apri le gambe.»
Appena lo faccio, bacia l'interno della mia coscia e sfiora il mio bacino.
Sfila, lentamente, il mio intimo facendomi impazzire.
Fa un sorrisetto, prima di passare la lingua sulla mia entrata facendomi gemere ad alta voce.
«Andiamo, bambolino, urla per me.»
Tiene le mani sulle mie cosce, mentre continua ad usare la sua bocca.
«A-ah! D-dio!» Butto la testa all'indietro, mentre stringo i suoi capelli con le mani.
Inarco la schiena, lasciando che la mia voce riempa la stanza.
Si alza e sputa su due dita, per poi metterle dentro di me. «Mh..»
«Sei già pronto per me» sussurra, sfiorandomi il collo con le labbra.
Toglie le dita, alzandosi dal letto e io lo guardo confuso. «Adesso, ti faccio vedere come funziona il mio mondo.»
Afferra i miei fianchi, facendomi girare a pancia in sotto.
«Dammi i polsi.»
Respiro pesantemente, mettendoli dietro alla mia schiena e lui, prontamente, li lega.
«Ora sta fermo, bambolino» sussurra, per poi tirare i miei capelli.
Strappa la plastichina del preservativo e poi entra in me, provocandomi un gemito acuto.
Sfiora la mia schiena con l'indice, poi stringe il mio fianco muovendosi con forza.
Appoggio la fronte contro al materasso, muovendo le mani dietro alla schiena.
«Ah! T-tae!»
«Sì, piccolo» sussurra, afferrando le mie anche con entrambe le mani.
Tira su il mio corpo, facendomi sedere su di lui.
Giro leggermente la testa, per guardarlo in faccia. Lui mi guarda con un sorrisetto soddisfatto, che ricambio mentre ansimo e gemo.
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STRIP
FanfictionJungkook è tutto ciò che un ragazzo di vent'anni non dovrebbe essere: uno stripper. Lo è da quando era un ragazzino, per aiutare la sua famiglia che vive nei problemi economici da quando il padre è morto. Lui è sicuro di sé, arrogante, testardo e...
