Oltre lo sguardo: figlio della fiamma

Capitolo 1

Elia.
Sono già in ritardo per andare al compleanno di Giulia, come sempre, penso che dopo sei mesi che sta con me, si sia abituata.
È il suo sedicesimo compleanno, il regalo è stato davvero difficile da trovare, se fosse stata una principessa sarebbe stato molto meglio, ma alla fine ho deciso, gli ho regalato un braccialetto di oro bianco, proviene dal mio mondo ed è davvero molto bello.
Sono le otto, dovevo già essere al ristorante, speriamo bene.
Così prendo il motore e mi avvio.
- Ehi, sono arrivato scusate il ritardo- dico con respiro affannoso.
-tranquillo ci aspettavamo che facevi tardi- urla Raffaele.
-diamine, ci provo sempre ad essere puntuale- ribatto.
-se certo, a volte sembri peggio di una femmina nel prepararti- ride Pippo.
Al tavolo saremo più o meno venti persone,dopo mangiato dovremmo andare a ballare.
-dove è Giulia?- chiedo stranito perché ancora non la vedo.
-è al bagno con le amiche- risponde Raffa.
Mentre aspetto che viene ordino una pizza margherita, poi la vedo che viene verso di me con le sue amiche, diamine è bellissima, i suoi riccioli marroni che gli cadono sulle spalle, e quel bellissimo vestito nero , né troppo lungo né troppo corto, è incantevole, davvero sembra una principessa.
Sono così attratto che non mi accorgo di essermi alzato e sono a bocca aperta.
-tutto bene?- mi risveglia Pippo.
-si- farfuglio.
Sento loro che ridono dietro di me, e mi giro per guardarli male, ma finisco per ridere anche io.
Poi Giulia viene verso di me, mi abbraccia forte e ricambio.
-scusa per il ritardo- dico.
-tranquillo ci sono abituata- mi sorride.
-dove andiamo dopo?- le chiedo.
-in discoteca, quella vicina ai gigli-
La faccio sedere vicino a me, oramai i miei a mici e le sue amiche siamo diventati un gruppo molto unito, nonostante quello che abbiamo passato.
La cena passa, veloce quasi che nemmeno me ne accorgo.
Poi dopo, avendo tutti o quasi tutti il motore, ci dirigiamo verso la discoteca, io porto Giulia, dato che lei ancora non ha il motorino,ma mentre andiamo prendo una piccola svolta verso una strada nascosta, ma sempre illuminata, la faccio scendere, parcheggio il motore e dal sotto sella prendo il braccialetto ben incartato.
-so che magari ti sembrerà troppo, ma a me piaceva molto regalartelo e poi ormai sei una principessa quindi...- non finisco in tempo che lei mi blocca e mi prende le mani.
-sarà bellissimo tranquillo- mi sorride.
Gli do la bustina incartata, lo scatta quasi con frenesia, poi prende il braccialetto.
-amore , è fantastico, davvero io non so come ringraziarti non potrei mai...- anche io non voglio che finisca il discorso, così la prendo e la bacio, è incredibile come lei sia cambiata, prima era insicura, adesso è decisa e forte.
Dopo essere stati un po' soli, ripartiamo verso la discoteca, gli altri sono già là.
-meno male, era l'ora- ride Rebecca.
-ditelo che avete messo la ciliegina sulla torta?- mi tira una gomitata Pippo.
-hahaha magari Pippo - rido, mentre Giulia mi guarda male.
-scherzo tranquilla eh- gli accarezzo la guancia.
Lei scuote la testa ridendo -andiamo- si limita a dire.
-Ehi però, davvero sono il dio della pazienza per certi versi, ti voglio davvero bene- gli dico mentre la guardo.
-lo so ed è per questo che anche io ti voglio davvero tanto bene- mi bacia a stampo.
Paghiamo l'entrata e ci ritroviamo dentro una sala, non molto grande, ma abbastanza ampia, e noi tutti ci buttiamo dritti al centro della sala, ci piace divertirci come matti.
E sono anche fortunato che non siamo ragazzi gelosi gli uni degli altri, così posso ballare anche con Gloria e Rebecca.
Dopo un po' mi butto verso il bar, con Pippo e Raffa, ci prendiamo due i tre bevute, e siamo arzilli, di nuovo ci buttiamo in pista, la serata sarà lunga sono a malapena le undici, quindi meglio andarci piano con le bevute.
Prendo Giulia da dietro, e lei fa un salto per lo spavento poi, iniziamo a ballare, è divertente vederla così, penso che abbia anche un po' bevuto, quindi la devo tenere sottocchio, stronzi di questo tempo è pieno.