Capitolo 20

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Giulia.
Non avevo dubbi che Elia sarebbe tornato, ma lo vedo turbato.
Come avrà fatto ad arrivare fin qui da solo?
Io non credo ad una sola parola di quello che ha detto, che si è riposato e poi ha continuato, non è il tipo che si riposa.
Mi sta ancora nascondendo qualcosa, lo odio quando fa così, indagherò da sola stanotte quando controlleremo Luca.
Intanto i ragazzi ritornano.
-tra poco dobbiamo andare in riunione.- annuncia Elia sbuffando.
-perché adesso Luca controlla il castello ed è più forte di prima- continua Pippo.
-Gloria come sta?- chiedo ad Elia.
-ieri non ha ripreso i sensi durante tutto il viaggio- dice abbassando lo sguardo.
Nessuno parla per un po' di tempo, poi arriva Arthur e ci porta in una sala sono a quella per le riunioni nel castello.
-non c'è molto da dire e anche voi sapete bene che con la presa del castello Luca è molto più forte, è stato un colpo basso per noi, ma dobbiamo riprendercelo- dice girandosi sulla sedia nervosamente .
-cosa proponi?- chiese Elia nello stesso identico modo.
-un assalto, come il loro, ma più forte- ci guarda uno ad uno poi continua
-abbiamo una buona notizia, abbiamo già fatto ritirare due truppe nemiche da due frontiere, questo significa che solo Luca ci può distruggere e che siamo più forti militarmente, quindi mettetevi di impegno e trovare un modo per osservarli anche nei minimi particolari!- detto questo si alza e se ne va.
Noi rimaniamo in piedi per il saluto e quando è uscito dalla stanza Elia ci guarda in modo perplesso.
-lo siamo quanto te- commenta Zeke.
Io non so davvero cosa pensare di questa cosa, sono rimasta stranita anche io.
-mettiamoci subito a lavoro- propongo.
-si, giusto uccidiamo quello stronzo- Raffaele è molto furioso.
-allora facciamo che stanotte tutti insieme controlliamo i perimetri dell'esercito poi i migliori li prendiamo con noi per assalire Luca- propone Elia
-mentre io e te- dice indicandomi
-andremo nel bosco-.
-va bene- dice Zeke.
-andiamo ad allenarci noi?- chiesi Pippo.
-ottima idea- Raffaele si alza e si dirige verso la palestra gli altri lo seguono tranne Elia e Rebecca.
Elia mi bacia a stampo e poi mi abbraccia -ti voglio bene amore mio-.
Ricambio, è bello ogni tanto sentirselo dire così dolcemente.
-stasera ti va di fare il bagno insieme prima di andare nel bosco - gli sussurrò facendo attenzione a non farmi sentire.
Lui annuisce e poi se ne va salutando Rebecca.
-andiamo da Gloria?- chiedo.
-ottima idea sai dove è?- gli si legge in faccia che è sul punto di una crisi.
-si- rispondo.
Si trova nell'infermeria, nel primo salone, non è difficile arrivarci.
Gloria è sdraiata su un lettino, la trovo abbastanza bene, ha il suo solito colorito e non sembra in fin di vita.
-ha solo sbattuto la testa- ci spiega un'infermiera.
-quindi si riprenderà?- chiesi ansiosa.
-si certo tranquille-
Dopo essere state un'oretta buona con Gloria,i razzi ritornano, Raffaele e Pippo rimangono con Gloria, Zeke se ne va con Rebecca, ed io vado con Elia.
Entriamo in camera e subito ci spogliamo per fare il bagno, avevo una voglia matta di averlo di nuovo per me.
Entrammo nella vasca, lui sopra di me accoccolato tra le mie braccia, ci sarà un giorno in cui potremmo stare tranquilli senza paura di perderci in guerra?
Lo spero, perché la paura in questo momento è troppa, troppo l'orrore di poter perdere qualcuno che ami veramente.
Dopo aver amoreggiato per un po' nella vasca ci sciacquiamo e ci prepariamo per andare nel bosco.
-ancora uno- mi subloca di baciarlo.
-sei insaziabile- riprendo a baciarlo.
Fino a che mi stacco, lo prendo per mano e ci dirigiamo verso il bosco.
Anche se ancora non ho capito che cosa vuole fare.

Oltre lo sguardo: figlio della fiammaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora