Capitolo 15

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Elia.
Sono stanco la riunione è durata due ore e mezza, la conclusione è stata quella di mandare truppe su tutti i campi di battaglia e sperare il meglio adesso che Luca ha la Fiamma, speravo in qualcosa di meglio, evidentemente dovrò fare di testa mia, stavolta nessuno mi dirà cosa fare e chi vuole mi appoggia sennò può sfanculizzarsi, voglio che la situazione si sistemi una volta per tutte.
-Ehi- Zeke mi saluta da lontano, sempre sorridente e allegro.
-Ehi amico- dico agitando la mano.
-come è andata la riunione?-
Faccio un sospiro profondo, non né ho molta voglia di parlarne.
-male, cioè nel senso, non sanno cosa fare, vogliono mandare truppe su tutti i campi di battaglia e anche sulla terra per controllare che non accada nulla agli umani, ma sinceramente non penso funzioni- dico senza riprendere fiato.
-hai provato a dire la tua?-
-si, ma non mi hanno ascoltato-
-parlamene ora no?- dice facendo le spallucce.
Prima che potessi parlare Raffaele e Pippo arrivano, unendosi a noi.
-Zeke andiamo a prendere un gelato al bar della città, almeno spiego anche a loro-
-spiegarci cosa?- dice Pippo evidentemente confuso.
-dai venite e basta - taglio corto.
Mentre andiamo gli spiego della riunione e di tutto quello che solo loro devono sapere.
-e cosa vorresti fare?- chiede Raffa mentre mangia il gelato.
-io dico che dovremmo affrontare Luca personalmente, cioè dovremmo irrompere nel suo territorio, un attacco a sorpresa e lui non se l'aspetterà e così lo friggiamo, ma ci vorrà tempo, prima dobbiamo studiarlo capite?- dico chiaro e tondo.
-è rischioso- commenta Pippo.
-si, ma molto astuto- ribatté Zeke.
-concordo con Zeke, dovremmo tentare penso che c'è la protesi fare- dice Raffa sicuro di sé stesso.
-bene allora propongo di lavoraci su e di studiare bene le loro mosse e come combattono, faremo questi controlli durante la notte per non essere visti-
Dico veloce e semplicemente.
Gli altri annuiscono senza ribattere, poi decidiamo di procurarci dei computer per analizzare il tutto e rifornimenti per la notte, spero solo che prima del mio compleanno sia tutto finito.

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- da quanto tempo non senti Giulia?- mi chiede Pippo.
-troppo tempo, non mi ha più scritto, sono preoccupato sinceramente-
-scrivile tu- mi consiglia.
Prendo il telefono e le mando un messaggio, ma mi sembra strano che lei non lo abbia fatto per prima.
L'attesa per arrivare alla notte è per tutti un agonia, sembra che duri anni, ed io sono in pensiero per Giulia, gli ho mandato il messaggio almeno due ore fa, ancora non mi risponde e nemmeno è entrata Whastapp.
Mentre usciamo sui balconi, dietro la mia camera, a fumare, decido di chiamare Giulia.
Niente ha il telefono spento, sono davvero preoccupato, ho la testa troppo piena di pensieri, che la sento scoppiare.
- Dai vediamo, chiamo Rebecca lei saprà dirmi qualcosa di lei - dice Zeke notando il mio evidente nervosismo.
-grazie amico- sorrido.
-pronto Rebe, c'è Giulia con te?-
Zeke mi sorride e mi passa il telefono.
-pronto?- dico timidamente.
-Elia, amore, scusa, ma mio padre mi ha preso il telefono è una storia un po' lunga da raccontare.-
Sento la sua voce strana, come se mancasse qualcosa in lei, devo fare venire le ragazze qua, ci potrebbero aiutare sono intelligenti ed io potrei parlare con lei e risolvere.
-Giulia, ma non verresti qua stanotte?- chiedo ansioso di aspettare un si allegro.
-non lo so, ora vedo, sento i miei e e ti faccio sapere va bene?-
-ma va tutto bene?-
Sento la sua voce che trema dietro il telefono.
-si ora vado ciao-
-Giulia aspetta, ma dove...?-
Troppo tardi ha già buttato giù.
-cerca di stare tranquillo va bene?- mi appoggia Raffaele.
Annuisco senza parlare, sono evidentemente preoccupato.
-pensiamo prima a risolvere la questione di come faremo ad irrompere nel quartiere generale di Luca? - dico infine.
-possiamo iniziare adesso no? Sono le 8- dice Zeke.
-non è prudente, io dico di aspettare che tutti dormano e ci mettiamo subito a lavoro- interviene Raffa.
-ottima idea- mi affretto a dire.
-allora scendiamo giù per la cena e poi facciamo finta di andare a letto verso le dieci e io direi di darci appuntamento verso mezzanotte qua nella tua stanza ok?- pianifica Pippo.
-ottimo, perfetto allora scendiamo- .
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Dopo cena mio padre ci ha fatto un discorso su i campi di battaglia e quindi abbiamo trascorso un po' più di tempo senza dare nell'occhio.
Dopo di che siamo rientrati ognuno nella sua stanza.
Io sto pensando a Giulia, quella ragazza che mi ha fatto impazzire.
Chissà cosa gli passa per la testa adesso, poi è anche un vampiro, come farà a contenersi?
La paura che venga scoperta mi assale e non riesco a pensare più a niente.
Poi mi addormento e mezzanotte arriva prima di quanto mi aspettassi.
I ragazzi arrivano di soppiatto, bisbigliando qualcosa tra loro.
Ci sediamo intorno al tavolino vicino alla grande finestra.
Accendiamo i computer e ci prepariamo per la notte.
-guardate qua- rompo il silenzio dopo 40 minuti.
-cosa?- si affrettano a dire incuriosito gli altri.
-ho trovato il modo di accedere alle loro video camere, loro lavorano di notte, come stiamo facendo noi, di questo passo ci faranno fuori uno ad uno, ci studiano, guardate qua- indico un punto nello schermo dove siedono almeno 10 persone a dei computer dove le nostre truppe sono i protagoniste.
-ci osservano la notte- commenta Zeke.
-esatto e se non ci muoviamo siamo morti- ci fa notare Raffele.
-dobbiamo intervenire, distruggere quei posti e possiamo farcela, ricordate pochi, ma buoni- dico.
-continuano a sorvegliarli- Zeke si mette seduto alla postazione e continua come gli altri a ricercare, sarà una lunga notte.

Oltre lo sguardo: figlio della fiammaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora