Capitolo 3

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Elia.
Quando lei si è addormentata, sono subito venuto via, ho preso il vestito suo e l'ho messo a lavare, ho tolto più tracce possibili.
Sono appena le 3 e mezza, le ho mentito, le ho detto che erano tutti a casa, invece ho portato solo lei.
Ho avvertito gli altri, ma penso che adesso siano davvero a casa.
Quando arrivo faccio attenzione a non svegliare nessuno,non voglio andare a letto, voglio pensare.
Quando mio padre ha ucciso Marcus, il padre di Luca, non si è avuta più sua notizia, penso che stia aspettando, per la sua vendetta, Luca è così, aspetta sempre il momento giusto.
Non l'ho detto nemmeno a Giulia di questa cosa, solo Raffa e Pippo lo sanno.
Nonostante siano passati sei lunghi mesi, questa sensazione mi rigira nella mente, a volte mi toglie anche il sonno.
Decido lo stesso di andare a letto, tanto sono abituato a dormire poco.
Quando mi sveglio, penso subito che mi dovrei allenare, sono appena le 7, mi vesto in tuta e vado nella palestra.
La cosa che più mi turba è anche la visione che ho avuto, nessuno lo sa, ma penso sia arrivata l'ora di dirlo a nonna, lei mi aiuterà.
Dopo un'ora buona di allenamenti chiamo mia nonna.
-pronto?-
-Ehi nonna, sono Elia, ho bisogno di parlarti-
-ma certo, vieni in biblioteca adesso che non siamo ancora aperti, almeno staremo più in pace-
-ok a tra poco-
Attacco in fretta, mi lavo veloce e alle 8 e mezza sono alla biblioteca.
-buongiorno nonna-
-hai un aspetto terribile- dice strana.
-lo so, ieri ho dovuto. Fare parecchie cose-
-cosa ti turba, si vede che sei uno che si lascia mangiare dai suoi pensieri notturni-
-è per via di Luca nonna,penso che tornerà-
-immaginavo, ma questo può solo continuare ad allenarti con Filippo e Raffaele, sicuro che non c'è nient'altro?-
-in effetti si- sospiro lentamente prima di parlare, sono spaventato da questa cosa, ma anche affascinato, quindi non so da dove iniziare.
-quando mi hanno messo nel macchinario, ho visto il Grande Drago del Soffio-
Mia nonna mi guarda sbigottita, come se non se lo aspettasse.
-ragazzo era l'ora- si limita a dire.
-che cosa?-
-si, era l'ora che i poteri venissero fuori, diamine sei il figlio della Fiamma-
La guardo strano.
-tu lo sapevi- affermo infine.
-si, ma non potevo dirtelo-
-perché?- dico mentre sbatto le mani sul tavolo, -quante cose mi dovete nascondere ancora eh?-
-calmo, non possiamo rivelare certe cose-
-va bene, adesso cosa dovrei fare?- chiedo scocciato.
-è difficile, ma devi usare la tua potenza e concentrarla tutta nella tua mente, ed evocherai il tuo drago interno, e avrai poteri superiori-
-bene, come devo fare per allenarmi?-
-ci alleniamo insieme la notte , quindi fatti trovare alle 2 sveglio-
-va bene- mi limito a dire, poi mi alzo turbato e me ne vado.
Sono appena le nove, adoro l'aria mattutina, mi fa sentire vivo.
Poi decido di chiamare Giulia.
-amore?- ha la voce ancora addormentata.
-buongiorno, come stai?-
-bene diciamo, se non fosse per il mal di testa e comunque mi ricordo tutto-
-è un buon inizio, sei sola?-
-si i miei e tornano alle 4-
-tra poco sono da te ciao-
Attacco contento di rivedere Giulia sana, sono ancora un po' sudato per gli allenamenti di stamattina, quindi corro a casa di Giulia.
Arrivato, busso e lei mi apre.
-buongiorno- l'abbraccio dolcemente.
-hai una brutta faccia amore che hai?-
-lo so, non ho dormito stanotte-
Lei mi prende la facce tra le sue mani delicate.
-perché ?-
Esito prima di rispondere, cerco di sostenere il suo sguardo, poi lo distolgo.
-per te ero in pensiero- mento in parte.
-solo questo?- so che non mi crede, perché con la mano mi alza il mento e mi costringe a guardala negli occhi.
-si- deglutisco lentamente, non voglio che lei si metta di nuovo in pericolo, parlandogli dei miei e pensieri.
-mi stai mentendo, ma adesso non sto bene, quindi ne riparliamo-
Non rispondo, tengo la testa giù, poi mi viene in mente un'idea strepitosa.
Prendo Giulia, tra le mie braccia, affondo la testa nel suo collo, poi gli sposto i capelli e ritorno a guardarla.
-ti va di fare la doccia insieme?- le chiedo dolcemente.
La vedo arrossire, quanto è dolce la vorrei prendere a morsi.
-tranquilla, solo il bagno-
-va bene- dice insicura, mentre mi bacia.
Così ci dirigiamo verso il bagno, accendiamo l'acqua, nonostante sia giugno è sempre bello fare il bagno con la tua ragazza.
Io mi inizio a levare la maglia e poi prendo lei seduta sulla vasca, gli levo la maglia e lei si leva i pantaloni, poi iniziamo ad amoreggiare è un momento bellissimo.

Oltre lo sguardo: figlio della fiammaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora