Elia.
Ho la gola secchissima, ho gridato talmente tanto contro quella dannata carrozza che ho perso la voce, ma nulla sono partiti senza aspettarmi.
Inoltre l'aria calda del castello in fiamme non fa che rendermi tutto più difficile, non sono stato colpito fortunatamente, ma devo muovermi se voglia cercare di arrivare almeno al bosco.
So dove si stanno dirigendo tutto e se passerò dal bosco avrò un vantaggio sugli altri, ma Gloria pesa e mi rallenta, inoltre non sono al massimo delle mie forze.
Fortuna riesco ad arrivare sicuro al bosco, ora devo solo tagliare a nord per arrivare alla casa di sicurezza, dove solo noi ragazzi saremo portati.
Mentre mi inoltro nel bosco fitto, il quale conosco a memoria dato che ci ho cacciato per anni, non mi reggo più in piedi,i serve davvero un colpo di fortuna per arrivare alla Casa.
Prendo tutte le forze che ho e mi incammino verso est, coperto dall'ombra non dovrei essere visto.
Dopo due km circa, sento le forze abbandonarmi, sto resistendo più che posso, ma un dolore acuto alle gambe mi impedisce di pensare lucidamente ad una soluzione, quindi mi costringo a camminare, non credo di reggere, il sudore mi ha bagnato tutti quanti i vestiti, le gambe e le braccia non reggono, il dolore dei muscoli , mi fa cadere sulle ginocchia, appoggio Gloria in terra ancora priva di sensi e mi accascio senza fiato accanto a lei.
La mia vista si inizia ad offuscare e mi gira la testa, non so come farò ad arrivare dove sono gli altri.
Prima che riesco a chiudere gli occhi scorgo una figura dietro un albero, mi sale il panico, cerco invano di rialzarmi, ma niente non ci riesco, allora mi lascio cadere, non riesco più a sentire né a vedere.
Poco dopo, o almeno penso sia poco dopo, perché ancora è buio, ma non riesco a capire dove sono o meglio su chi sono!.
Sento il mio corpo scaraventato di qua e di là, come se stessi in groppa ad un cavallo.
Alzo la testa per vedere meglio, la testa mi fa malissimo e la gola non sta molto meglio.
-Ben svegliato principe- qualcuno parla con una voce rauca, ma gentile.
Solo alzando la testa capisco di ritrovarmi sopra ad un Centauro dei Boschi Bassi.
È così morbida la pelliccia del corpo.
-dormito bene?- riprende.
-quanto tempo mi stai trasportando?- chiedo senza rispondere.
-sono tre ore che porto te e la tua amica- risponde gentilmente.
-oh! Lei come sta?- chiedo.
Gloria è messa davanti a me con la testa appoggiata alla schiena del Centauro, ancora priva di sensi.
-non si è ripresa ancora, tu hai bisogno di cure- afferma poi seriamente.
-come ti chiami?- domando riducendo gli occhi a piccole fessure.
-sono Red- risponde -adesso riaddormentati che ti porto a destinazione- si gira e mi sorride.
Il buio mi impedisce di vederlo, ma ha delle braccia forzute, la pelle grigiastra e due corna in testa.
Non mi faccio ripetere due volte la proposta che mi appoggio sulla sua schiena e dormo.
Quando riapro gli occhi è mattino, presto direi, più o meno le 6.
-bene da qui puoi proseguire da solo-mi sveglia Red del tutto.
-non so proprio come ringraziarti, davvero hai fatto tanto- dico scendendo e inchinandomi.
-non devi è un piacere-
-una domanda! Come facevi a sapere dove dovevo andare?- chiedo inarcando il sopracciglio.
Lui ride semplicemente è poi sparisce tra i forti boschi salutandomi.
Ed io rimango qua a bocca aperta come un ebete.
Prendo Gloria in braccio e mi dirigo verso la casa alle mie spalle, è una seconda reggia, pochi la conoscono, è molto simile al mio castello se non fosse per la struttura più antica e villa.
Bussi al portone principale, la mia domestica Lilli, mi apre e con gioia urla per tutta la casa che il principe è tornato, mio padre mi corre incontro, insieme agli altri, milioni di domande mi offuscano la mente, mento a tutte, per adesso non voglio parlare del Centauro, ho una strana sensazione al riguardo.
Gloria viene portata dai paramedici nelle stanze di infermeria, spero per il meglio, lei è la mia migliore amica.
Saluto Giulia con un bacio a stampo, poi la prendo per mano e andiamo in una stanza qualunque, la struttura del castello fortunatamente è come l'altro è mi ci so orientare molto bene.
Ci infialiamo nel letto e riformiamo di nuovo mentre io penso allo strano accaduto di questa notte.
Quando verso le dieci ci alziamo, e andiamo nella sala comune, gli altri sono già lì.
-ciao ragazzi!- saluto.
-Ehi bello!- mi batte il cinque Raffa.
-Pippo, e voi due potete venire un attimo?- chiedo.
I tre si alzano senza dire niente, di loro mi fido, penso che gli racconterò tutto, magari escono fuori buoni risultati oppure negativi.
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Oltre lo sguardo: figlio della fiamma
VampireIl continuo di Oltre lo sguardo. I due ragazzi pensavano fosse tutto finito,ma lui vuole la sua vendetta,non si è arreso,il trono diventerà suo e nessuno glielo porterà via. Riuscirà Elia a tenersi Giulia per se? O sarà costretto a perdere qualcosa...