Capitolo 6

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Giulia.
-mi sta nascondendo qualcosa- dico seria a Gloria e Rebe.
-ci hai provato a parlare?- mi chiede Rebe.
-si l'ho fatto, ma non mi ha detto nulla di nulla-
-a me mi ha parlato Raffa di quello che ha Elia- mi dice Gloria.
-ne ha parlato con Raffaele e a me non ha detto nulla che sono la sua ragazza? Sinceramente adesso sono arrabbiata-
-si ma ha i suoi motivi- continua Gloria
-allora dimmeli-
Non ha uno sguardo particolarmente sicuro e prima di parlare esita un po'.
-pensano che Luca sia tornato- dice infine.
Io rimango un po' spiazzata, come ha potuto Elia non dirmi una cosa così importante.
-so che pensi che è stato uno stronzo, ma vuole lasciarti da parte, non vuole che tu entri di nuovo in guerra- abbassa lo sguardo.
-ma certo- grido -è uno stronzo, con la tua ragazza ne puoi sempre parlare, poi mi sembra che sia stata io a salvarlo è ancora porta i segni della frusta sulla schiena- sono agitatissima, sopratutto delusa da Elia, il mio ragazzo che mi nasconde tutte queste cose, rimaniamo in silenzio per un po' nessuno sa cosa dire.
-chiamalo- dice Rebecca rompendo il silenzio -sarà sicuramente sveglio, è solo mezzanotte-
Prendo il telefono e lo chiamo, ma nulla risponde la segreteria, riprovo un altro paio di volte, ma ancora nulla.
Così dato che Rebecca ci ha invitate a dormire da lei, decidiamo di metterci d'accordo per un'uscita con gli altri domani, io invece andrò a casa da Elia per parlare con lui.
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-dai sbrigati Gloria che facciamo tardi- urla Rebecca dalla camera al bagno.
-si ora arrivo- grida di rimando, mentre noi sbuffiamo.
Siamo in ritardo, dovevamo essere già alla piazza per incontrarci tutti.
Fortuna che finisce quasi in fretta e ci avviamo verso la piazza.
Dopo un quarto d'ora arriviamo,i ragazzi sono contenti di vederci, almeno così sembra.
-avete delle facce da zombie- dice Rebe.
Loro non rispondono anzi si guardano e basta.
-senti andiamo io e te dato che mi dovevi parlare- dice Elia senza nemmeno guardarmi in faccia.
Monta sul motore e mi fa cenno di montare, 5 minuti dopo siamo da lui.
Nessuno dei due parla, immagino che già sa cosa gli devo dire, a me mi sta già salendo la rabbia.
Entriamo in camera sua e poi chiude la porta, si leva il giacchetto e poi finalmente mi guarda in viso.
-dimmi- dice calmo, ma io lo vedo che è preoccupato.
-sei uno stronzo- gli grido.
Lui rimane un po' imbarazzato e non sa cosa dire.
-perché ancora non ti fidi di me? Sono la tua ragazza, io ti racconto tutto di me, e tu? Tu, mai nulla sempre il solito, era così difficile dormi di Luca?- grido.
-hai ragione scusa, volevo solo proteggerti- abbassa lo sguardo e sembra veramente dispiaciuto.
-mi sembra che sei mesi fa me la sia cavata bene- ribatto furiosa.
-Ehi calma, non ho detto che non te la sai cavare, ma non è sempre come la prima volta quindi per favore è già abbastanza difficile per me- è scocciato.
-ti dovrei lasciare stare? Allora ti lascio- dico veramente incazzata anche se ovviamente io non lo voglio.
-non ho detto questo- urla -dico solo che mi preoccupo di te, Luca ti può fare del male e non lo permetterò, sei sempre la solita-
-io? Allora quando ti è passata fammi un fischio, perché così io non ti voglio o iniziamo a parlare delle cose o è finita tra noi- adesso siamo faccia contro faccia tutti e due incazzati, ognuno per i suoi motivi.
-stronzona, ti spiego tutto, ma non azzardarti ad andare via- sibila sempre con la stessa faccia dura.
Poi si addolcisce, io invece rimango sempre cattiva, non voglio dargliele vinte, sennò ci prenderà l'abitudine.
-bene possiamo raggiungere gli altri- dico fredda.
-non vuoi più sapere nulla?- chiede strano.
-stasera vieni da me i miei sono di nuovo fuori per mia nonna che no sta bene- dico uscendo dalla sua stanza.
Lui mi segue senza voglia e sta anche borbottando qualcosa, lo ignoro e raggiungiamo di nuovo gli altri.
Siamo tutti quanti distesi sul prato,tutti bellini abbracciati tranne me ed Elia.
-ancora non avete fatto pace?- chiede Rebe.
-si deve ancora fare perdonare- dico guardandolo male.
Lui ricambia, ma in modo stranito senza capire.
E gli altri ridono, mentre Elia accenna solo un sorriso divertito, a volte adoro farlo patire come lui ha fatto con me e fa ancora.

Oltre lo sguardo: figlio della fiammaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora