capitolo 35

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Giulia.
(Tre giorni dopo).
Apro lentamente gli occhi, dove sono?
Mi sento tutta dolorante, io pensavo di essere morta, vedo tutto appannato, forse sono da qualche parte nell'aldilà e non lo so.
Poi dei passi mi risvegliano dai miei pensieri, sono in una stanza bianca, come in uno ospedale.
La porta si apre e mi lascio distendere chiudendo gli occhi.
Forse è il mio giudizio per sapere cosa farò dopo la morte, chissà.
I passi si avvicinano, qualcuno si mette a sedere di fianco a me, ancora non apro gli occhi, non voglio sapere chi è.
Sento sfiorarmi la guancia, come potrei non riconoscere quel delicato tocco.
Inizio a piangere, apro gli occhi lui è davanti a me, a bocca aperta.
-ti sei svegliata- Elia ha un viso così sciupato da quando ci siamo visti l'ultima volta -è tre giorni che aspetto-
Sto per alzarmi e mettermi seduta, ma i dolori allo stomaco me lo impediscono.
-stai giù- mi dice avvicinandosi.
Mi da un bacio sul collo, e io lo prendo tra le braccia.
-Pensavo fossi morta- dice tra un singhiozzo e l'altro -pensavo di averti persa per sempre-.
-saranno tutti felici di saperlo- dice giocando con i miei capelli.
Ma io voglio solo lui per adesso, gli altri aspetteranno.
-tua madre era preoccupatissima- sembra molto euforico -ha detto l'infermiera che devi immergerti nell'acqua d cristallo per curarti e levare le cicatrici- parla così veloce.
-calmo- dico con voce strozzata.
Lui mi guarda un po' confuso.
-scusa hai ragione, ma sono troppo contento vedi è che...-
-sshh- gli posò delicatamente il dito sulla labbra -tu parli sempre troppo, portami nell'acqua-.
-ma...-
-niente ma- dico debolmente -solo io e te-.
Mi leva la coperta di dosso e poi apre la porta, mi prende delicatamente in collo, mentre gemo dal dolore.
-scusa- chiede subito.
-gli altri?- chiedo.
-sono tutti tornati, siamo soli-.
Che sollievo senza nessuno intorno.
-principe- una voce femminile ci chiama dal corridoio.
Elia si gira e davanti ci troviamo l'infermiera che ha assistito anche Gloria.
-Oddio- freme -si è svegliata, me lo dovevi dire subito- si rivolge ad Elia in tono di rimprovero -dove la porti?-
-nell'acqua di cristallo - risponde prontamente.
-se voi due non foste così affiatati, ve lo impedirei, ma andate pure-
Elia sorride, mentre io faccio coindolare le mie gambe sotto il suo braccio.
Percorriamo tutto il castello fino ad arrivare ad una porta bianca e grande.
Quando entriamo, una grandissima vasca è posta al centro, ed è tutto arredato con diamanti e cristalli brillanti, persino le statue a forma di leone poste hai lati della vasca sono di diamante, un aria calda mi sfiora il viso.
Sembra un enorme bagno con solo una vasca e accappatoi posti lateralmente ben piegati e profumati.
-tu non ti reggi in piedi vero?-mi chiede dolcemente.
Io faccio cenno si no mentre vestita mi appoggia dentro la vasca, l'acqua calda mi fa rilassare, mentre Elia apre due rubinetti facendo uscire la schiuma.
-questa è una sorgente reale- mi spiega -l'acqua di cristallo ha un potere smisurato, cura e ringiovanisce, a seconda di come la vuoi usare, non è una cosa che tutti possono avere, poi si mantiene sempre calda a temperatura d'uomo-.
Si leva la maglietta, il suo fisico ancora così perfetto.
-adoro quando ti mordi il labbro- sorride.
Mentre io arrossisco, non me n'ero accorta.
Piano piano si leva i Jeans e li piega appoggiandoli su un tavolo trasparente, io sento che le forze riprendono possesso di me e i dolori alleviare, mi levo la maglia e il reggiseno poggiandoli fuori dalla vasca, lui nudo entra dentro l'acqua, poggiandosi vicino a me, mi sfilo il resto rimanendo senza vestiti, mi passa una mano sulla pancia.
-come stai?- mi chiede accarezzandomi anche la guancia.
-molto meglio- rispondo rilassata
-sento che il dolore è andato via, anche alle gambe-.
-dove ti ha colpita?- mi chiede avvicinandosi sempre di più.
-alla coscia e alla pancia- rispondo fissando lo nei suoi occhi verdi e limpidi -dov'è ora lui?- .
Uno sguardo amaro gli si forma sul viso - nelle segrete del castello, rinchiuso-
Sorrido, perché sono contenta della vittoria.
Monto sopra di lui, sulle sue cosce facendo uscire metà corpo dall'acqua, poi lo bacio appoggiando delicatamente le mani sul suo viso, quest'acqua fa miracoli, mi sento davvero meglio, anzi come se non avessi avuto niente.
I nostri baci si fanno appassionanti, ma sempre delicati, mentre lui posa le sue mani sul mio sedere.
-entro?- chiede mordendomi il labbro.
-non vedo cosa aspetti-.
Gemo di piacere, era tanto che non avevamo un momento romantico come questo , i movimenti delle sue mani sulle mie cosce si fanno più intensi, mentre ci baciamo, poi mi bacia il seno, finalmente con Elia, finalmente tutto è finito.

Oltre lo sguardo: figlio della fiammaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora