Visto che io non ho accettato per niente il fatto che la marvel ha ucciso un sacco di persone io invento una storia in cui tornano tutti indietro sia chi si è sacrificato sia chi è morto ucciso fa Thanos.<3
Stephen's pov
Era una serata tranquilla, come al solito qualche membro degli avengers rimasti si era riunito per ricordare i vecchi tempi e i vecchi amici.
Lo facevano molto spesso, questa cosa l'avevano cominciata dopo la battaglia contro Thanos quando si erano resi conto che era meglio affrontare il dolore tutti insieme per non rimanere schiacciati da esso.
Clint una volta trovata Yelena aveva deciso di far entrare anche lei nel gruppo visto che ne aveva bisogno quanto lui e avevano portato lì qualche volte anche alcuni dei nuovi supereroi per fargli capire che non è un gioco essere uno di loro, si perdono molte cose quando si fa quel lavoro, alcuni perdono anche tutto come Thor, Wanda e Peter.
Oggi erano venuti solo: io, Wanda, Yelena, Clint, Bucky, Sam, Thor, Peter, Rocket, la valkiria, Bruce e Kate.
"allora ragazzi, cosa vogliamo fare oggi? Iniziamo con l'ubriacarci o dal cioccolato?". Disse Sam cercando di alleggerire la serata.
"dalla cioccolata, sono ancora minorenne.". Disse Peter.
"dopo tutto quello che hai passato nessuno ti biasima se ti ubriachi Pet.". Gli dissi io mettendogli un braccio attorno al collo.
"già e poi vorrei che tu ci raccontassi di nuovo delle tue varianti, quello che lo produce da solo fa uscire le ragnatele anche da altri posti?". La solita Yelena con le sue domande strane.
"no, solo dai polsi a detta sua ma io non ne sono così sicuro. Ragazzi, non sapete quanto sono felice di poterne parlare con voi e che voi mi ricordiate. Non smetterò mai di ringraziarti signora Maxinoff!". Disse abbracciandola. Wanda essendo l'unica a ricordarsi di lui aveva deciso di fare un'altro incantesimo per permettere agli avengers di ricordarlo per aiutarlo ad affrontare il dolore.
Wanda ricambiò l'abbraccio di Peter stringendolo di più a se, lo aveva praticamente adottato, come tutti noi d'altronde:"non mi devi ringraziare, tu mi hai permesso di farti da mamma, non sai quanto questo sia importante per me, e poi chiamami Wanda"
Peter si commosse a queste parole e disse: "ti voglio bene mamma."
Gli occhi di Wanda iniziarono ad inumidirsi, gli lasciò un bacio sulla fronte e poi rimase con il viso parzialmente affondato nei capelli del ragazzino: "anche io, piccolo mio"
Era una scena bellissima e noi ce la stavamo godendo in silenzio, come se potesse trasmettere a tutti gioia.
Purtroppo quel momento fù interrotto da qualcuno che bussava alla porta.
Ci scambiamo degli sguardi confusi e poi io e Bruce ci dirigiamo alla porta con Clint alle nostre spalle.
Gli avengers che non erano venuto avevano tutti da fare quella serata.
Ci avviciniamo e ci prepariamo ad affrontare chiunque sia dietro a quella porta. Buono o Cattivo.
Apro la porta e non credo ai miei occhi.
C'erano due persone che sembravano della nostra età ma una sapevo di certo che era molto più vecchia di noi. La persona a destra era leggermente più alta del suo compagno, aveva i capelli neri lunghi fino alle spalle un pò boccolosi sistemati all'indietro e gli occhi azzurri, portavano entrambi una camicia bianca, dei pantaloni marroni e una cinta con una sigla che non mi soffermai a leggere, il suo compagno invece aveva i capelli grigi corti con un ciuffo, i baffi grigi e gli occhi azzurri.
Uno mi era familiare e l'altro invece no.
Quella persona a volte era stata molto spesso un nemico ma questa volta percepivo che lui non fosse venuto con cattive intenzioni, anzi, questa volta era venuto per portarci grande gioia.
"tranquilli ragazzi, ci possiamo fidare di loro, lo percepisco."
"sicuro Stephen? Non ho dei bei ricordi legati a quell'emo."
"tranquillo Clint, questa volta sono venuto veramente con buoni propositi, sono venuto a riportarvi quello che sperate ogni notte di riavere."
"dubito che tu possa farlo, quello che rivoglio indietro non potrò mai riaverlo perchè è morta sacrificandosi per una stupida pietra gialla."
"pensavo mi conoscessi meglio, io posso riportarla da te e infatti..."
"hey ragazzi, come mai ci mettete tanto? Vi stiamo aspettando per il cioccolato e poi vi state perdendo Wanda e Peter che..."
Mi girai e vidi Thor, aveva appena superato tutti i lutti che aveva subito e stava superando anche quello più recente. Gli cadde dalle mani una bottiglia di birra che io feci in tempo a teletrasportare su in tavolo lì vicino.
Iniziò a tremare e delle lacrime gli scesero sul viso, anche il ragazzo dai capelli neri nel vederlo inizio a piangere.
"n-non può essere..."
"l-lo so io..."
"n-non è divertente ragazzi io..."
"Thor lui è reale. Non ti stiamo facendo uno scherzo.". Dissi io dolcemente. Sapevo che quello era un brutto colpo per lui."
"i-io l'ho visto morire, quel bastardo lo ha ucciso davanti ai miei occhi, ho visto il suo cadavere! Non se lo aspettava. E non è tornato per tipo sei anni... l-lui non..."
"Thor, sono io, sono reale..."
"no... non... io..."
"si invece"
"L-Loki?"
Author's space:
860 parole
Lo so questo capitolo è più corto ma volevo lasciare un pò di suspense, rende tutto più interessante no?
Ditemi se vi piace la storia e se trovate qualche errore così lo correggo.:)
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One-Shots marvel
Proză scurtăpiccole storie su ship e non della marvel partorite dalla mia mente totalmente a caso o quando vedo delle fanart su pinterest ship lgbt, se non vi piacciono non leggetele<3