Somebody who loves me pt.2

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Tony's pov

Ci mettemmo a letto e ci accoccolammo.
Io mi misi con la testa appoggiata a metà fra il suo petto e il suo braccio e con un braccio intorno a lui e l'altro sotto il cuscino. Lui mi aveva circondato in un abbraccio e mi accarezzava i capelli.

"è la prima volta che vieni da me e rimani a dormire"

"è la prima volta che dormiamo insieme in generale"

"già"

"..."

"beh non è esattamente come se l'è immaginato Nat"

"assolutamente no"

"sono felice che tu sia qui"

"anche io, amo passare il tempo con te"

"e io amo te" Dissi io arrossendo un pò, non ero ancora abituato a dire quelle parole, almeno non quando avevano veramente quel significato.

"anche io ti amo" Mi disse tirandomi su il mento e lasciandomi un bacio sulle labbra. Menta. Quel bacio sapeva di menta, era molto dolce e le sue labbra erano morbide come sempre.

"dai, ora dormiamo che devi dormire tante ore per recuperare le ore sonno che perdi ogni notte"

"altri 5 minuti mamma"

"no, lo faccio per te"

"va bene mamma, notte"

"notte amore"

È giunto il momento che più temevo, il momento in cui io mi metto a dormire e il mio cervello mette in atto ricordi e storie dai più belli ai più brutti fino ad arrivare al momento in cui riemerge quello che mi ha fatto vedere Wanda.

~Nel sogno/ricordo~

Erano venuti gli amici di mio padre a casa, io avevo 6 anni e li conoscevo tutti molto bene.

Era tutto il giorno che aspettavo l'arrivo di zia Peggy e zio Sousa. Quando vengono a casa papà è sempre di buon umore e loro mi trattano sempre molto bene.

Zia si mette sempre a giocare con me con le macchinine e con le pistole e le faccio sempre vedere le mie ultime creazioni.

"ziaaaa" Dissi io saltandole addosso.

"ciao nipote preferito! Come stai campione?"Disse lei prendendomi il braccio, mi fece fare un giro tondo e poi mi rimise a terra.

"hey piccolo!"Disse zio aprendo le braccia dopo essersi piegato per permettermi di raggiungerlo con un abbraccio visto che non poteva muoversi molto a causa della ferita che aveva riportato come souvenir dalla guerra.

"ziooooooo"Dissi io tuffandomi nell'abbraccio.

Raramente ricevevo amore o segni di affetto da mio padre o da qualsiasi essere vivente quindi quando loro venivano e mi coccolavano ero il bambino più felice del mondo.

"Tony cos'hai sotto la camicia?" Disse Peggy una volta che ebbi sciolto dall'abbraccio con suo marito.

Mi scoprì la parte sospetta e scoprì un livido. Me lo aveva fatto mio padre stamattina lanciandomi qualcosa addosso.

Quando lo sfiorò emisi un genitore di dolore, faceva molto male quando entrava in contatto con qualcosa.

"è stato tuo padre?"Disse lei con una voce comprensiva che nascondeva la rabbia che stava crescendo.

"non l'ha fatto apposta"

"io dopo farò i conti con tuo padre ma tu mi devi dire perchè lo ha fatto"

"non sono abbastanza"

"ascoltami bene Tony, tu sei un bambino Intelligente, molto più intelligente anche di tutti quelli che conosco, compreso tuo padre! Quindi non credere mai a quello che ti dice e non diventare come lui, sei troppo dolce e prezioso per diventare come lui"

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