°•○●Marco●○•°○
Non riuscivo ancora a credere alle mie orecchie "Ehi capo, Ice e tuo padre sono stati uccisi" questa frase mi rimbombava nel cervello da settimane e settimane
"Li ha fatti fuori lo stesso cecchino che ha ucciso Greg" avevo le budella ribaltate ed ero accecato dalla voglia di vendetta.Di mio padre non mi era mai importato niente, era un drogato ubriacone, una feccia inutile e rivoltante ma di Ice, mio cugino maggiore, mi importava e come!
Per me era speciale e in un modo tutto nostro ci dimostravamo affetto, tra di noi ci correvano solo tre anni di differenza ma venivo sempre considerato come il cugino indifeso e aveva sempre un occhio di riguardo nei miei confronti.
Fisicamente eravamo gli opposti, lui alto moro e con gli occhi azzurri tendenti al bianco mentre io non ero altissimo e neppure più di tanto bello, i miei riccioli tendenti al rossiccio non mi avevano mai fatto impazzire e anche fisicamente non avevo una muscolatura possente come quella di Ice, avevo dei banali occhi marroni e una barbetta leggermente incolta, ma il mio punto forte era che ero nato con il braccio destro paralizzato a causa di una complicazione durante il parto e mia madre morì pochi istanti dopo avermi messo al mondo.
Mio padre non me lo aveva mai perdonato, come se la colpa fosse la mia oltretutto! Mi guardava sempre con disprezzo e superficialità. Era riuscito a rendere il mio handicap peggiore di quel che era, mi sentivo giudicato proprio da chi doveva difendermi, da chi doveva più di tutti comprendere la mia difficoltà fisica dato che lui aveva un problema alla gamba e non riusciva a camminare senza il suo fidato bastone, un vero stronzo.Per quanto riguarda Ice, lo odiavo e ammiravo allo stesso tempo.
Lo odiavo solo perché ero geloso, mio padre aveva scelto lui e non me, era partito dall'Italia con Ice e suo fratellino Greg lasciandomi crescere come un lupo solitario "Per qualche assurdo motivo sei sangue del mio sangue Marco, riuscirai a cavartela" disse mio padre chiudendosi la porta di casa alle spalle ed era grazie a quell'uomo schifoso se ero cresciuto con la rabbia nelle vene, un dolore lancinante che mi ribolliva dentro come lava ardente, avevo la costante sensazione di essere un peso per lui.
A quell'epoca ero troppo giovane per capire, non avrei mai immaginato che mio padre fosse un pazzo mafioso tra i più ricercati e temibili del mondo ed ero cresciuto con l'idea di non essere abbastanza per lui, sorrisi al fottuto ricordo delle notti passate a telefono con Ice, aspettava che mio padre si addormentasse per chiamarmi di nascosto e bisbigliando mi raccontava delle loro avventure omettendo sempre le parti violente o le estorsioni che gli faceva fare quando non era neppure maggiorenne, povero cugino.
Ingenuamente lo invidiavo, con le sue storie ero cresciuto sognando avventure che io non avrei mai potuto vivere con loro e solo crescendo avevo capito che non mi aveva mai fatto avvicinare alle loro merdate solo perché voleva tenermi lontano da mio padre per proteggermi, cosa che non era riuscito fare con suo fratello Greg, morto troppo presto.
Dovevo rendergli giustizia, potevo accettare la morte di quello zoppo di mio padre, in realtà mi avevano fatto un favore ma non avrei mai accettato la morte di Ice e di Greg. Quel cecchino aveva i giorni contati, lo avrei trovato e gli avrei restituito il favore.
In questi mesi mi ero informato su tutta la vicenda, avevo mandato i miei uomini ad ispezionare da cima a fondo la casa di Ice e avevo scoperto grandi cose, sapevo che avevano progettato di fare fuori quel cecchino ricattandolo con la morettina che ho visto in tv, la ragazzina era a piede libero ma ancora per poco.
L'unico lato bello del mio allontanamento dalla famiglia era proprio il fatto che nessuno sapeva dalla mia esistenza, negli anni la mia rabbia si era trasformata in forza e anche se non avevo l'uso del braccio destro, avevo imparato a difendermi e ad attaccare, gestivo un'azienda di smercio di armi e fatturavo così tanti soldi che non sapevo che farmene, non ero ben piazzato politicamente come mio padre e Ice, ma tutti in Italia mi temevano e adesso era giunto il momento di farmi conoscere anche all'estero.
Temete amici, il cugino italiano sta arrivando...
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NO NAME - Un cuore al centro del mirino II
ChickLitSecondo volume del romanzo: NO NAME - Un cuore al centro del mirino 🔞 📊Classificato al primo posto in: 🥇#Arm 🥇#Militari ©️ Questa opera è pubblicata direttamente dall'autore tramite la piattaforma di Wattpad e l'autore detiene ogni diritto dell...