Mia sorella credeva di capirmi ma non era assolutamente così! Cioè in parte non lo era, perché quando aveva detto che secondo lei mi sentivo a pezzi aveva pienamente ragione ma non poteva giudicarmi così a sproposito. Non sapeva quanto avevo faticato per costruirmi un muro alto chilometri e chilometri con l'unico scopo di non far vedere a nessuno la mia anima tormentata, non poteva avere idea di tutte quelle relazioni che avevo dovuto rinunciare per costruirmi uno scudo intorno al cuore, in modo da renderlo inaccessibile a chiunque osasse anche solo provare per un istante a sfiorarlo con un dito, non sapeva che il lavoro interiore che avevo fatto con me stesso mi si era sgretolato tra le mani a causa di una bellissima ragazza amante degli orsacchiotti, beh...bellissima a dir poco, cazzo!
Non avevo mai sofferto per un amore impossibile, tutte pendevano dalle labbra ed ero sempre stato io il primo a dover mettere le distanze con le ragazze con cui mi vedevo, poverette adesso iniziavo a capirle.
Non avevo mai provato la sensazione logorante della gelosia e dell'invidia perché diciamocelo chiaro e tondo, ero geloso marcio di quello schifoso, traditore e viscido di Filippo! Lo invidiavo tantissimo, era riuscito a strappare un bacio al mio amore e a contrario mio lui non lo meritava, l'immagine delle loro labbra schiuse, carne su carne e pensare che erano le stesse labbra che avevano pronunciato la parola "ti amo" nei miei confronti. Il loro bacio mi stava tormentando da ore ormai, dovevo rimediare il prima possibile ad un probabile attacco di ira senza rimedio, di solito quando mi succedeva spaccavo qualsiasi cosa, ma stasera avrei scopato la biondina così duramente da cancellarmi dalla mente quell'immagine dolorosa, avrei riversato su Vivienne tutta la mia rabbia e la frustrazione.
《Credevo non venissi più》 cinguettò con fare sensuale e accattivante, era seduta sulla sua auto, la stessa che mi aveva scarrozzato fino a casa qualche ora prima, Vivienne indossava un banalissimo mini abitino succinto leopardato, le sue forme abbondanti erano strizzate in quei pochi centimetri di stoffa e i seni le stavano strabuzzando fuori dalla scollatura. Rossetto rosso fuoco e i capelli strinti in una coda alta, bella era bella, ma non era affatto il tipo di donna che desideravo al mio fianco, però per una botta e via era assolutamente la più adatta, perlomeno avrei risparmiato tempo tra presentazioni e corteggiamenti con una sconosciuta 《L'attesa aumenta il desiderio biondina》 le feci l'occhiolino e la vidi infuocarsi 《Sono anni che ti desidero Derek, anni che non faccio altro che fantasticare su di noi》 mi accigliai allarmato, che cazzo stava dicendo?
《Oh non fraintendermi, io intendevo dirti che per me sei il sesso in persona e...beh, ogni volta che mi masturbo penso a te, a quando mi sbattevi nel capanno di mio padre e solo a pensarci...》 che puttanella 《Tranquilla, per questa sera non dovrai masturbarti da sola, lo farò io per te》 le sue pupille si dilatarono e accese la macchina con assoluto bisogno di allontanarsi dal parcheggio di casa di mia madre.
《Arrivati! Questa è la casa di mio fratello Hagën, la usa solo per le vacanze e quindi per stasera è nostra》 bene, anche perché lei era una di quelle che a letto gridava come una gallina sgozzata e avere una casa per noi era più rassicurante 《Tu abiti ancora con la tua famiglia?》 non che ci fosse niente di male ma alla nostra età mi sembrava strano 《Oh no, abito con la nonna, sai non è sicuro lasciarla sola di notte, spesso combina guai assurdi》 sorrisi e scesi dall'auto seguendola fino all'interno di casa di suo fratello.
Era piccola ma accogliente ed era tutto quello che notai, sinceramente in questo momento non mi interessava un cazzo degli arredamenti, ma di sbattermela e liberarmi di questa oppressione che avevo nel petto da troppo tempo ormai.
《Vuoi qualcosa da bere?》 si e mille volte si! 《Quello più forte che hai》
Mi fece accomodare su un divanetto a due posti, accese la musica di sottofondo e mi portò direttamente una bottiglia di bourbon.
Una sorsata tira l'altra e in men che non si dica mi trovai ubriaco fradicio, erano anni che non perdevo la lucidità in questa maniera.
La testa era già più leggera, l'alcool stava iniziando a fare il suo dovere 《Basta bere》 mi tolse il bourbon di mano e si mise a cavalcioni sopra di me iniziando a strusciarsi sulla mia asta a risposo, le sue tettone mi rimbalzavano sotto il naso 《Scopami Derek》ansimò mentre con un ringhio strinsi un lembo di quel vestitino e lo strappai di scatto, rimase totalmente nuda, la guardai con la mente offuscata, i capezzoli turgidi puntavano dritti alle mie labbra e la sua fighetta bionda non la smetteva di strofinarsi sopra al mio cazzo che piano piano stava prendendo vigore, la spinsi e cadde a terra guardandomi con gli occhi spalancati 《Inginocchiati e succhiami il cazzo, devi meritartela la scopata》 sorrise e senza dire una parola fece come le ordinai, inginocchiandosi sotto di me.
Le sue lunghe dita con lo smalto presero a carezzare la mia lunghezza, Vivienne evidentemente sconvolta dalla grandezza del mio attributo rimase impietrita leccandosi le labbra di gusto 《Ti è cresciuto dell'altro, già era enorme quando eravamo ragazzini, ma adesso...cioè wow!》 non volevo che parlasse, se volevo ascoltare qualcuno sarei rimasto a casa mia, le sorrisi forzatamente e prendendola per i capelli la strattonai ad un millimetro dalla mia punta 《Adesso ti scoperò la bocca e lo farò senza pietà, ti va bene?》 mosse la testa su e giù, brava Vivienne! Aprii la bocca e lo prese tutto fino alla gola rischiando di affogare.
Soddisfatto le presi il viso con entrambe le mani e tenendole ferma la testa iniziai a spingermi con violenza e bisogno nella sua boccuccia facendole venire più e più volte i conati di vomito
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