Guance rosse 🌸

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Avevo il morale a terra.
Il fatto che io stessa durante il rapimento avevo avuto la fortuna di uscirne viva mi faceva pensare che la fortuna non bussasse mai due volte consecutive.

Temevo seriamente per la vita del mio amato Elia e la colpa era solo la mia, lo avevo messo io in questa situazione <Bimba non tormentarti ti prego> sussurrò dolcemente Carldan poi si avvicinò e mi strinse con il suo prezioso fare protettivo, mi sentivo vuota con la mente annebbiata tra i mille pensieri negativi e non era assolutamente da me, ma questa volta non riuscivo a trovare un pensiero positivo in tutta questa oscurità.
<Forse devo avvisare la famiglia di Elia...> pensai a voce alta <Assolutamente no amore> si scostò lentamente e mi prese il viso tra le mani incollando i suoi splendidi e magnetici occhioni verdi nei miei <È presto, non abbiamo ancora una pista e se i media scoprono dell'accaduto rallenteranno il ritrovamento, se non peggio...> se non peggio?
Il corpo divenne un fascio di nervi e mi riempii di brividi per il panico che mi si stava insinuando nelle vene <Oh...va, va bene...>

Carldan mi lasciò ancora una volta a casa senza di lui perché voleva andare ad ispezionare di nuovo la camera in albergo e aveva un conoscente che forse poteva sbloccare il cellulare di Elia, perlomeno avremmo scoperto i suoi ultimi spostamenti, le chiamate e gli ultimi contatti telefonici con cui aveva avuto a che fare.

Toc-Toc

Sobbalzai dal letto per lo spavento, Annette fece capolino dalla porta di camera e con una delicatezza estrema mi chiese se poteva entrare, ovviamente le risposi di si, sorrise dolcemente e si sedette al mio fianco <Piccola, immagino che in questo mento qualsiasi parola o gesto non allevieranno il tuo dolore e le tue paure, però ricordati che mio figlio non permetterà mai e poi mai a nessuno di far del male a chi ama> le sue parole erano vellutate come calde carezze e per qualche istante riuscirono a placare la mia angoscia, le sorrisi sinceramente <Ha ragione Signora Annette, però mi creda ho veramente tanta paura> dissi con la voce rotta <Ti prego di darmi del tu, porti in grembo mio nipote o chissà, un'altra nipotina magari> sorrise con gli occhi emozionati <E anche se così non fosse per noi saresti stata comunque un membro della famiglia, erano anni che non vedevo mio figlio così> si asciugò una lacrima caduta da un angolo dei suoi dolci occhioni <Tu sei speciale per lui e lo sei anche per me, ho capito fin da subito che avevi un'anima d'oro> mi commossi e senza neppure pensarci un secondo di più l'abbracciai forte a me.
Vidi le sue guance riflesse nello specchio diventare rosse...già rosse...oh cavolo!

<Forse ho capito! Devo subito chiamare Carldan> Annette mi guardò confusa, ah già non sapeva che avevo cambiato nome a suo figlio <Hem intendevo a suo figlio> in men che non si dica lo chiamai e gli raccontai dell'incontro in aereoporto con il ragazzo dai capelli rossi e che effettivamente ora che ci ripensavo aveva tutta l'aria di un incontro progettato nei minimi dettagli.

Che ingenua!
Perché non ci avevo ancora pensato?

Dopo neppure un paio d'ore Carldan tornò a casa <Amore come state?> chiese indicando la mia pancia con il mento <Io così e così, il nostro fagiolino molto bene> sorrisi, ancora non mi sembrava vero, aveva accettato di diventare padre ed ero più che sicura che sarebbe stato un padre eccezionale, si chinò e mi dette un dolce bacio <Buone notizie, entro domani avremmo il cellulare di Elia sbloccato, ma adesso sediamoci e raccontami tutto e per tutto intendo tutto tutto di quel ragazzo che avete conosciuto all'aeroporto>
Presi un lungo respiro e mi feci forza per ricordare qualsiasi cosa in ogni minimo dettaglio.
Il suo sguardo da dolce e amorevole cambiò, diventando affilato e concentrato, gli si leggeva negli occhi che stava analizzando ogni mia singola parola ed io, contro ogni legge della natura lo stavo amando sempre di più.

Il suo sguardo da dolce e amorevole cambiò, diventando affilato e concentrato, gli si leggeva negli occhi che stava analizzando ogni mia singola parola ed io, contro ogni legge della natura lo stavo amando sempre di più

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NO NAME - Un cuore al centro del mirino IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora