Rifiuto 🌸

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•○●°Vic°•○•

《Non puoi parlare sul serio! TU...tu sei mio padre cazzo!》 sbottai furiosa 《Vittoria, le parole!》 mi brontolò come se fossi ancora la sua piccola bambina capricciosa 《Io non farò mai una cosa simile!

Il bambino è di Dan non di quel viscido di Filippo e non...》 mi interruppe dando un pugno alla spalliera del letto, rimasi sotto shock non lo avevo mai visto comportatasi da matto in tutta la mia vita, aveva totalmente perso il senno della ragione 《Tu hai una laurea? Hai un lavoro? Hai una casa? Hai dei soldi? Hai un compagno?》 gridò ad ogni domanda infida proprio come lui, continuai a guardarlo senza parole.

Non avevo la laurea ma mi bastava dare l'ultimo esame per averla, non avevo un lavoro ma la scuola elementare si era dimostrata disponibile ad assumermi, non avevo una casa mia ma credevo che questa potesse accogliere anche il mio fagiolino dato le sue innumerevoli stanze inutilizzate, avevo i soldi che mio padre mi versava settimanalmente sul conto e qualcosina ero riuscita a mettere da parte ma purtroppo non avevo un compagno, un padre per il mio piccolo amore 《Se non vorrai accogliere tuo futuro nipote, me ne vado così tolgo il disturbo》 risposi duramente e mi alzai dal letto per iniziare a fare i bagagli, non sarei rimasta un secondo di più in questa famiglia senza un briciolo di cuore!

La risata spettrale di mio padre mi fece accapponare la pelle, se ne stava seduto sul bordo del mio letto mentre con gli occhi di lince percorreva ogni mio movimento 《Avevo immaginato una reazione simile da parte tua, per questo ho provveduto a bloccare il conto corrente che utilizzavi e a disattivare la sim del cellulare che io stesso pago ogni dannato mese!》 il mondo mi crollò sulle spalle, mio padre era arrivato così a tanto? Solo perché non voleva fare brutte figure con la stampa e con la gente?
Scossi la testa e il mio corpo tremò per l'ennesima delusione da parte di uno degli uomini che più amavo e stimavo, non riuscivo ancora a crederci.

In silenzio continuai a fare i bagagli senza neppure degnarlo di uno sguardo, mi era crollato il mondo e con lui anche mio padre, l'uomo che avrebbe dovuto difendermi dal mondo intero, l'uomo che avrebbe dovuto starmi vicino soprattutto dopo tutto quello che mi era accaduto nei mesi precedenti.
Lui sbuffando uscì dalla mia camera sbattendo la parta alle sue spalle e scossa da milioni di pensieri e paure iniziai a piangere a dirotto, mi aveva appena strappato via il cuore dal petto.

Poche ore più tardi mi ritrovai con la mia valigia in mano davanti al portone di casa di Elia, ero andata direttamente da lui perché abitava ad un passo da me e perché Lilla era ancora dal fratello con la sua famiglia, suonai il citofono e ad aprirmi venne Teresa, sua madre e il suo sguardo di compassione mi fece intuire che lei sapeva già che cosa era accaduto 《Ciao piccola》 sussurrò rimanendo sul ciglio della porta 《Ciao Teresa, posso entrare?》 i suoi occhi scesero dalla mia spalla fino ad arrivare alla valigia che stringevo forte 《Mi dispiace tesoro, tua madre mi ha chiamata e mi ha fatto promettere di non ospitarti da noi, così saresti tornata a casa...》 altro colpo al cuore, Teresa per me era come una zia, mi aveva vista crescere insieme a suo figlio, come poteva dirmi una cosa simile? 《Ma...》 venni interrotta dalla voce squillante di Elia 《Mamma è il mio pacco di Amazon?》 sentii i suoi passi e poi lo vidi affacciarsi da dietro la spalla di sua madre 《Farfallina! Credevo fosse il corriere》 rise per un secondo e poi accorgendosi della tensione tra me e sua madre e i miei occhi lucidi per le innumerevoli lacrime scostò sua madre e mi raggiunse abbracciandomi 《Che succede qui?》 ringhiò voltandosi verso Teresa, lei le spiegò tutto e finalmente mi fecero accomodare nel salone di casa 《Teresa io non ho idea di che cosa le può aver raccontato mia madre, il fatto è che sono in dolce attesa, di un uomo che amo ma pare che sia sparito dalla faccia della terra》 strabuzzò gli occhi, si portò la mano al cuore e si commosse 《Povero tesoro, tua madre mi aveva solo detto che a causa del tuo rapimento stavi vivendo un momento di ribellione e che per tenerti al sicuro avrei dovuto respingere la tua richiesta》 si asciugò le lacrime.
Raccontai ad entrambi tutto, senza omettere nessun dettaglio e rimasero pietrificati 《Non mi sarei mai aspettata una cosa simile da tuo padre e tua madre》 disse Teresa soffiandosi il naso 《Beh, sinceramente neppure io》

Teresa ci lasciò soli e andò a preparare del tè e colsi il momento di intimità per fare la mia richiesta ad Elia, non ero andata da lui per chiedere di essere ospitata 《Ho bisogno di un piccolo prestito, voglio andare a cercare Carldan ed ho il biglietto già pagato, sai quello che m i hanno regalato ieri sera alla mia festa, però non ho soldi per poter vivere, ti prometto che ti darò tutto fino all'ultimo centesimo!》 Elia si alzò dal divano e mi venne ad abbracciare dolcemente 《Farfallina, tutto quello che vuoi! Però ad un solo patto...》 disse allontanandosi per guardarmi dritto in faccia 《Certo, tutto quello che vuoi》 risposi emozionata 《Io ti darò tutti i soldi che ti serviranno, però verrò con te! Non ti permetto di fare la piccola esploratrice nelle tue condizioni》 allungò il braccio e mi carezzò la pancina 《Non voglio costringerti a farmi da badante tesoro, io...》 mi tappò la bocca con due dita 《Sono io che voglio venire, non mi stai obbligando di fare niente, per me sei la mia piccola sorellina ed io ti proteggerò in ogni istante della mia vita》 scoppiai a piangere per la gioia e lo strinsi forte a me, per me Elia era il fratello che mi ero scelta era un tassello fondamentale della mia vita 《Eccomi ragazzi, volete dello zucchero, miele o limone?》Teresa ci raggiunse con un vassoio colmo di biscottini e tè fumante

《Mamma, ti avviso che a breve io e la mia Farfallina ci faremo un bel viaggetto!》

《Mamma, ti avviso che a breve io e la mia Farfallina ci faremo un bel viaggetto!》

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NO NAME - Un cuore al centro del mirino IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora